La magnificenza di un giardino di storia e d’incanto: Antonio Paolucci racconta Villa Bardini e il grande antiquario Stefano
‘’Il complesso Bardini e la straordinaria collezione di opere d’arte raccolta nella sua vita da Stefano Bardini sono il grande regalo che il celebre antiquario ha fatto alla città e Firenze non deve dimenticarlo’’. Lo ha detto l’ex ministro dei beni culturali Antonio Paolucci nel corso della sua conferenza su ‘Villa Bardini: magnificenza di un giardino di storia e d’incanto’ che si è svolta in un Teatro Niccolini, gremito in ogni ordine di posti. Paolucci è stato presentato dai presidenti degli organismi promotori dell’ evento: Jacopo Speranza, Presidente della Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron, Umberto Tombari, Presidente della Fondazione CR Firenze, e Aureliano Benedetti, Presidente della Fondazione Biblioteche CR Firenze.
Il professore ha quindi ripercorso la storia del bellissimo complesso monumentale e del suo grande artefice, il grande antiquario Stefano Bardini che ha dato una spinta decisiva allo sviluppo del collezionismo moderno in Europa e negli Stati Uniti tra la seconda metà dell’Ottocento e i primi del Novecento. Ha quindi sottolineato il grande sforzo compiuto dalla Fondazione CR Firenze che nel 2000, avendola avuta in concessione dal demanio, ha avviato il grande progetto di ristrutturazione che ne ha consentito l’apertura al pubblico nel 2005.
‘’Siamo grati al professor Paolucci – ha sottolineato il presidente Speranza – per quanto ha fatto per favorire il recupero della villa e del parco e per la sua restituzione alla città. Il complesso Bardini è una parte importante della nostra storia e Paolucci ne fa parte a pieno titolo, assieme ai Presidente dell’allora Ente Cassa Lapo Mazzei, Alberto Carmi, Edoardo Speranza, che hanno condotto in porto l’operazione. Intendiamo valorizzare con maggiore energia questo luogo magico, facendolo conoscere e apprezzare dai fiorentini ancora di più di quanto lo è già’’.