La Lauda di Itala Mela nella basilica di San Miniato e le arie cameristiche nella villa di Cerreto Guidi. Mozart e Vivaldi con l’Orchestra di Toscana Classica

LA LAUDA E LE ARIE DA CAMERA

 Due appuntamenti con l’ISTITUTO CLEMENTE TERNI, associazione fiorentina di cultura e prassi musicale, sabato 30 settembre e domenica 1 ottobre 2017. 

Sabato alle ore 19, presso la Basilica di San Miniato al Monte (via delle Porte Sante, 34; ingresso libero; info 338 8963453), verrà eseguita la Lauda di Itala Mela, di Clemente Terni, cantata per contralto, tenore e basso con strumenti e percussioni (testi tratti da Itala Mela, In un mare di luce, Ed.Piemme 1999, fusi con la lauda Alta Trinità beata contentuta nel Laudario di Cortona, il più antico conservato, risalente al XIII secolo). Costanza Redini contralto, Gualtiero Spini tenore, Saverio Bambi basso, Patrizia Del Ciotto violino, Vaima Cavicchi flauti, Paolo Santarelli metallofono e percussioni, concertatore e direttore Fabrizio Bartalucci.

italamela
Itala Mela

 Itala Mela (Maria della Trinità; La Spezia 1905-1957) vive la prima giovinezza in assenza totale di fede. La conversione avviene a Genova, dove soggiorna per compiere gli studi universitari. Inizia così la sua straordinaria avventura spirituale, fonte di gioie ineffabili e di travagli estenuanti. Insegnante di lettere a Milano, poi nella città natale, deve presto abbandonare l’attività didattica per gravi motivi di salute. Per questa stessa ragione le è impossibile essere accolta in un monastero benedettino, secondo il suo fervido desiderio. Fa la professione come oblata benedettina a 29 anni. Per sostenersi impartisce lezioni private, ma al tempo stesso la sua casa diviene un centro di straordinaria attrazione per chi, di qualsiasi ceto o cultura, abbia necessità di conforto, sostegno, consigli. Sebbene arrivi a sera stremata dalla fatica e dalle sofferenze fisiche, dedica gran parte delle ore notturne agli scritti, molti dei quali ancora inediti, inspirati soprattutto al mistero dell’inabitazione trinitaria, che ne fanno una delle più elette mistiche italiane del Novecento.

E domenica alle 17 alla villa medicea di Cerreto Guidi (Via Ponti Medicei, 12, Cerreto Guidi, FI; ingresso  con offerta libera; info: istitutoclementeterni@gmail.com, 338 8963453), il tenore Saverio Bambi, il soprano Elisabetta Stringa e il pianista Paolo Vanzini presentano una ricca antologia di arie da Camera di compositori d’opera italiani da Caccini a Wolf Ferrari, passando per la «Giovane scuola». Dunque non la solita carrellata di arie d’opera famose, ma una scelta di composizioni vocali da camera che va dalle prime di Giulio Caccini (Roma 1550 c. – Firenze 1618) a quelle del novecentesco Ermanno Wolf-Ferrari (Venezia 1876-1948); in mezzo, musiche composte da Bellini, Donizetti, Rossini, Verdi, Puccini, Leoncavallo, Mascagni, Cilea, Giordano, Respighi e molti altri. 

Elisabetta Stringa
Elisabetta Stringa

Saverio Bambi ha debuttato nel 1984 come protagonista ne «L’importanza di esser Franco» di Castelnuovo Tedesco per la XXXVII Estate Fiesolana ed ha al suo attivo circa 90 ruoli tra primari e comprimari anche di autori contemporanei, alcuni in prima mondiale. Ha lavorato nelle stagioni di importanti enti lirici (Roma, Firenze, Genova, Verona, Trieste, Torino, Palermo, ecc.) e Festival (Maggio Musicale Fiorentino, Pucciniano di Torre del Lago, Arena di Verona, Operetta di Trieste), cantando con i maggiori interpreti vocali italiani e stranieri come Domingo, Carreras, Nucci, Furlanetto, Bruson, Casolla, Ricciarelli, Dessì, R. Raimondi, sotto la direzione anche di grandi maestri come Mehta, Oren, Campanella, R. Abbado, Bychkov, Conlon, Pehlivanian, Mariotti.

Clemente Terni (Arcidosso 1918 – Firenze 2004) è stato compositore, musicologo, storico, didatta, organista, progettista di organi, cantante. Si è formato a contatto con le massime personalità del Novecento musicale europeo.Della sua multiforme attività come musicologo e compositore rimangono fondamentali studi sul medioevo e il rinascimento musicale e numerose composizioni sia di dimensioni cameristiche che per grandi complessi, tra le quali spiccano per importanza i retablos a soggetto sacro, composti principalmente nell’ultima parte della sua vita, sintesi mirabili di un pensiero musicale di impronta profondamente spirituale, e tuttavia rivolto tanto all’antichità quanto alla contemporaneità e alla sperimentazione sul suono.
L’Istituto Clemente Terni è stato costituito nel 2011 da allievi del maestro Terni, con la finalità di dare una continuità all’opera didattica concertistica e di studio da lui impressa e fortemente voluta, e mantenendo vive , inoltre, due importanti realtà musicali da lui create, vale a dire il Quintetto Polifonico Italiano, attivo con vari avvicendamenti fin dagli anni ’60 del secolo scorso e dedito all’esecuzione del repertorio medievale e della grande polifonia italiana e spagnola del ‘500 e ‘600 , e l’Insieme “Musica Instrumentalis”a cui il Maestro ha dedicato buona parte della sua ultima produzione. Lo compongono professionisti selezionati per capacità e serietàdi intenti. Il complesso si propone di dare al mezzo di comunicazione “concerto” una nuova fisionomia, caratterizzata soprattutto da una più personalizzata presenza dello strumentista.

MOZART E VIVALDI CON LA VIOLINISTA NECHAEVA

L’essenza del violinismo russo, perfettamente ponderato con la delicatezza e il gusto di un’artista sempre in cerca di nuovi stimoli musicali. E’ la violinista Daria Nechaeva ad affiancare, nel ruolo di solista, l’Orchestra di Toscana Classica nel doppio concerto di domenica 1 e lunedì 2 ottobre 2017 all’Auditorium di Santo Stefano al Ponte di Firenze (ore 21 – biglietto 20 euro – sconti e promozioni per i titolari della Firenze Card – prevendite www.boxol.it e nei giorni dei concerti presso lo stesso auditorium), a conclusione della stagione 2017.

DARIA NECHAEVA 2 or
Daria Nechaeva

 A impreziosire le serate sono anche la Corale Santa Cecilia – la più antica istituzione musicale di Empoli – e, sul podio, il direttore Giuseppe Lanzetta. Programma di sicuro richiamo incentrato su Wolfgang Amadeus Mozart e Antonio Vivaldi: del compositore salisburghese ascolteremo il “Concerto per violino n. 5 ‘Türkish’ K 219”, quinta ed ultima partitura che Mozart dedicò a questo strumento, nota per l’insolito assetto strutturale, in stile turchesco, oltre per la maestria richiesta al solista. A seguire il maestoso “Adagio e fuga per archi K 546” mentre a esaltare le doti della Corale Santa Cecilia è il “Gloria RV 589”, tra le pagine più avvincenti e conosciute di Vivaldi. Di origine siberiana, Daria Nechaeva si è diplomata in violino al Conservatorio Rimsky-Korsakov di San Pietroburgo. Ha partecipato a masterclass di Alexander Melnikov, Irina Bochkova e altri astri della classica ed ha frequentato gli studi di perfezionamento del Conservatorio Cherubini di Firenze. Suona un violino cremonese del liutaio Alessandra Pedota. Biglietto 20 euro. I biglietti sono disponibili in prevendita attraverso il circuito Box Office (www.boxol.it tel. 055.210804). Servizio prevendite anche presso le sedi degli spettacoli nei giorni dei concerti, dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 21. Per informazioni e prenotazioni si può contattare la segreteria di Toscana Classica, tel 055.783374 – 340.3944830 – www.toscanaclassica.com.