La cultura, il turismo, il territorio: le sfide del Comune di Rosignano per battere la crisi. La conferenza di fine anno del sindaco Franchi e della giunta

Per un sindaco e la sua giunta, la conferenza stampa di fine anno è il momento in cui viene messo sotto la lente di ingrandimento il lavoro di un anno. Un lavoro che, durante i periodi di crisi, diventa particolarmente gravoso e complicato, specialmente se si vuole salvare il sociale, la scuola e tutti quei servizi che interessano direttamente i cittadini, in particolare modo quelli che vivono situazioni di disagio. Quindi il bilancio riguarderà le cose fatte e quelle ancora da fare. Se poi il sindaco è alla fine del suo secondo e ultimo mandato, il bilancio travalicherà gli ultimi dodici mesi, e guarderà invece alla continuità che si è riusciti o meno a dare ai progetti.

Alessandro Franchi, sindaco del Comune di Rosignano Marittimo, nella sua ultima conferenza stampa di fine anno da primo cittadino – dopo due mandati e in precedenza cinque anni da assessore – ha compiuto nella sala giunta del Castello (foto sopra il titolo, da Rete dei Comuni italiani) sede dell’amministrazione locale, un excursus di ampio respiro, con uno sguardo al futuro e a quello che l’attuale giunta (foto in basso a sinistra, assessori Daniele Donati vicesindaco, Piero Nocchi, Margherita Pia, Licia Montagnani e Veronica Moretti) lascia in eredità a chi verrà dopo la tornata delle amministrative che si svolgeranno nella primavera del 2019.

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Partendo dall’esame di un territorio complesso come quello di Rosignano, comune di vaste dimensioni territoriali, oltre 32mila abitanti, composto da sette frazioni, ciascuna con problematiche diverse, diviso tra la vocazione industriale (lo stabilimento chimico Solvay) e quella turistica, il sindaco Franchi ha posto in particolare l’accento sul senso di comunità e sugli sforzi che l’amministrazione ha fatto tenendo ben presente l’obiettivo di non lasciare indietro nessuno. La crisi – a giudizio del sindaco e dei sui assessori – è stata pesante, ma il territorio è riuscito, grazie ad una serie di interventi, a imboccare la strada dell’inversione di tendenza rispetto ad altre situazioni di crisi generalizzata. Lo stesso settore turistico – ha sottolineato Franchi – in dieci anni è cresciuto non solo a livello di attività economiche, ma anche di presenze, passando dalle 530mila del 2009 alle 630mila del 2017 (i dati del 2018 sono in fase di elaborazione). C’è sempre molto da fare – ha aggiunto – evidenziando poi i progetti legati alla valorizzazione del comparto collinare, dell’agricoltura, della tipicità dei prodotti. Mare e collina, industria e turismo, con la certezza che si sapranno affrontare le sfide dei prossimi anni. Anche il Comune – ha indicato il sindaco – ha dovuto affrontare la propria crisi, ma nonostante le difficoltà di bilancio ha investito nel campo del sociale, rafforzando la rete del territorio. Si è tirata la cinghia, ma “senza intaccare la spesa per i servizi” , e si è investito in cultura, uno degli elementi chiave per sviluppare il senso di comunità. “Abbiamo sistemato due musei archeologici, quello di Castiglioncello e quello di Rosignano Marittimo – ha sottolineato Franchi – abbiamo trasferito e aperto il nuovo museo di storia naturale, abbiamo risistemato il centro L’Ordigno di Vada, abbiamo inaugurato il centro culturale Le Creste a Rosignano Solvay, abbiamo acquisito lo storico Teatro Solvay (che ha ripreso a produrre cultura con le sue stagioni), avremo presto la casa della musica (il Music Box, nei pressi delle Creste, che sarà pronto a breve, entro la fine del mandato), stiamo completando l’auditorium di Marittimo. Cultura e socialità, perché cultura vuol dire stare insieme”.

Sindaco e giunta, dopo aver esaminato le questioni legate al territorio – il problema dei costi energetici con investimenti per oltre 100 milioni di euro, rinnovo delle autorizzazioni ambientali, aumento dei controlli e richiesta alla Solvay di miglioramenti, consolidamento della piccola impresa, necessità di ampliare gli spazi ad essa dedicati in modo da attrarre anche nuovi investimenti, trasformazione della discarica di Scapigliato – ha poi posto l’accento (snocciolando le cifre) sulla manutenzione del territorio che nonostante gli sforzi è costantemente al centro delle richieste dei cittadini (e spesso oggetto di polemiche). Con la spada di Damocle, per il prossimo futuro, della legge di stabilità. Ma con davanti un obiettivo ben preciso: niente tagli al welfare. Intanto, a differenza dello scorso anno quando il bilancio preventivo del Comune fu “licenziato” prima del 31 dicembre, quest’anno è evidente lo slittamento in avanti a causa dei problemi della Finanziaria. (e.a.)