La città come galleria d’arte a cielo aperto. Livorno sceglie di inserire sculture e installazioni artistiche in aree verdi, parchi e rotatorie

La Giunta comunale di Livorno ha deciso di aprire la città all’opportunità di ospitare sculture e installazioni artistiche negli spazi urbani pubblici. Se oggi scelte come l’installazione della A di Spagnoli o la V di Breschi, in area Attias, sono dovute passare dal progetto specifico di riqualificazione delle piazze in cui sono installate, dal prossimo futuro l’amministrazione sancisce l’opportunità di questo tipo di interventi anche in spazi di risulta quali aree verdi, parchi o rotatorie.

“Vogliamo arricchire la qualità estetica e culturale della città, attraverso espressioni artistiche significative, e con questa decisione sveltiremo la burocrazia per farlo” così Alessandro Aurigi, assessore a lavori pubblici e decoro urbano, a commento.

“Abbiamo già ricevuto proposte interessanti di artisti disposti a donarci il proprio progetto o direttamente la propria opera finita per vederla diventare parte costitutiva dello spazio urbano livornese – sottolinea Aurigi -. Questo arricchimento culturale e patrimoniale, di cui beneficerebbero residenti e turisti, deve usufruire di percorsi di valutazione precisi, ma sganciati da dinamiche che oggi ci limitano la possibilità di collocare queste opere in una rotonda o uno slargo, per rigidità procedurali”.

“Livorno è oggi un importante centro dove si sviluppa l’arte urbana, dall’esperienza dei numerosi murales realizzati in questi ultimi due anni fino alla riqualificazione dello Scoglio della Regina con la scultura di Sandro Chia e di piazza della Vittoria con l’opera di Fabrizio Breschi. Vogliamo proseguire in questa direzione efficace di valorizzazione della città come spazio di accoglienza delle espressioni culturali contemporanee e continueremo ad includere in questo percorso anche le organizzazioni cittadine interessate a forme di sponsorizzazione” conclude Francesco Belais, assessore alla cultura.