IO SONO POESIA / Dariush, Yoo Myung Hwa, Ennio Manfredi:alla Galleria Comunale di Barga opening della mostra sabato 15 ottobre alle 18

“Al confine tra la vita solare e la vita oscura, i filosofi sono lì a meditare e ogni tanto danno una voce verso il buio, affinano l’udito per ascoltare inavvertiti echi. Risponde la poesia” – Fausto Melotti

Apre il 15 ottobre 2022 alle ore 18.00 la mostra “Io sono poesia – Dariush e Yoo Myung Hwa”, a cura di Gian Guido Maria Grassi, che sarà ospitata a Barga presso la Galleria Comunale e sarà visitabile fino al 13 novembre. 

I dipinti di Dariush, i bassorilievi in carta di Yoo Myung Hwa e gli strumenti etnici di Ennio Manfredi ci guidano in un viaggio introspettivo nelle terre di Oriente alla ricerca dei nostri archetipi… qui nascono i suoni, ammiriamo le geometrie dei ricami e incontriamo personaggi illuminati dalla luna: musica, disegno e colore creano una scenografia e ci ritroviamo all’interno di una storia da Le Mille e una notte.  

La mostra unisce in un percorso espositivo omogeneo opere pittoriche, lavori su carta e strumenti musicali, che rievocano atmosfere lontane nel tempo e nello spazio… un’atmosfera coniugata in un tempo imperfetto, quello dell’ottativo, dell’auspicio, della riflessione: il tempo della poesia!

L’Arte di Dariush ha un sapore esoterico e un senso di mistero; rivela il gusto di un moderno filosofo che non ha dimenticato Zaratustra, erede e interprete nell’era moderna dell’arte alchemica di trasmutazione e purificazione spirituale della materia; nelle sue opere sono spesso inserite come solevano fare i cronisti medievali iscrizioni simboliche, numerazioni e brani poetici in lingua francese e persiana che aggiungono una nota d’incanto evocativo arcaico, quadri – poema che spesso si espandono con intima musicalità su preziose cornici quasi a oltrepassare i limiti dell’opera, a uscire dal quadro per coinvolgere in modo intrigante l’osservatore, continuare il racconto …  

Da giovane Yoo Myung Hwa voleva diventare una pianista…. i suoi lavori in carta piegata rievocano gli spariti; c’è una musicalità naturale del colore: le vibrazioni ottico cromatiche sono variazioni, la tonalità del colore richiama la scala delle note, un pentagramma visivo che si inserisce nella tradizione del grande astrattismo del ‘900, da Veronesi a Kandinskij. 

Il marito Ennio raccoglie e lui stesso costruisce antichi strumenti musicali, viole, violini cinesi, strumenti a una, due, tre corde. Il rebab è uno strumento ad arco che si ritiene sia nato in Afghanistan intorno all’VIII secolo; e da lì si è diffuso in oriente e, grazie alle conquiste degli arabi, nel Maghreb e nel bacino del Mediterraneo… da questo strumento sembra essere poi nato il violino.

In occasione dell’opening, Nancy Parra suonerà una selezione di musiche della tradizione orientale; un viaggio nel folklore dei paesi da cui arrivano gli artisti in mostra.

La mostra, organizzata insieme all’Associazione Start – Open your eyes e con il patrocinio del Comune di Barga, rientra nella più ampia agenda “In comune”: un progetto ideato da Giorgia Madiai che mira a creare una comunità artistica invitando a partecipare gli artisti e i creativi che vivono e sono legati alla Valle del Serchio e alla Garfagnana.

DARIUSH | Il piccolo grande uomo venuto dalla Persia

Dariush T. Mohajer, nato a Teheran nel 1944, originario del Caucaso, figlio e nipote di generali dello Scià, pittore, scrittore, poeta, incisore, illustratore, laureato in Arti Decorative e Disegno di Interni a Teheran e in Architettura a Firenze, è riuscito a creare un personalissimo stile pittorico, immediatamente riconoscibile, ove l’impronta figurativa si arricchisce di un simbolismo di derivazione orientale impreziosito da raffinati richiami Liberty e stemperato con la misura e il garbo tipici della tradizione toscana.

L’arrivo a Lucca negli Anni Settanta di questo giovane figlio della tradizione artistica persiana, di nome regale e aspetto rivoluzionario, non è una banale coincidenza; poche città avrebbero potuto offrire ospitalità a un artista fuoriuscito dal suo paese e che aveva rifiutato allettanti proposte commerciali per seguire la vocazione di nomade inquieto che appare e scompare come una rondine al seguir delle stagioni; è qui che Dariush, “citoyen du monde”, ha lavorato per molti anni presso l’antico laboratorio litografico di Giuliano Angeli; nelle immagini della figlia Lea, sempre uguali e sempre diverse come le ninfee di Monet, si è realizzata una mirabile sintesi fra Oriente e Occidente, mistero e ragione, sogno e realtà.

YOO MYUNG HWA|  uno spartito musicale di carta e colore

Myung Hwa Yoo, nasce nel 1969 da genitori coreani a Mito (Ibaraki), Giappone, città dove dal 1979 al 1988 studia disegno e pittura presso l’atelier di un artista locale e frequenta l’Accademia di Belle Arti; dal 1988 al 1990 frequenta Suido Bata Academy of Fine Arts a Tokyo; nel 1990 si trasferisce a Londra per seguire il corso di arte concettuale diretto al Goldsmiths College da Julian Opie e Michael Craig-Martin conseguendo la laurea nel 1994.

Il primo grande riconoscimento arriva nel 1995 anno in cui viene selezionata per Call for New Artists organizzato da Olympus a Londra; nello  stesso anno si trasferisce con la famiglia a Parigi dove lavora nel mondo della moda: per sua scelta, dal 1997 vive e lavora a Bagni di Lucca realizzando mostre e insegnando arte contemporanea a bambini di scuole primarie internazionali a Lucca e Pisa.

Dopo varie esperienze, fra le quali sculture e fotografie stampate su acciaio inox e plexiglass, dal 2020 la sua ricerca ha trovato una geniale forma espressiva costituita da opere astratte,  geometrie cromatiche su carta di intima sensibilità musicale che richiamano alla mente le composizioni musicali, “reflets dans l’eau”, di Claude Debussy, immagini accompagnate da luci e ombre creanti un effetto ottico spaziale mutevole a seconda dell’angolo di osservazione; a queste opere si affiancano lavori su carta di piccole dimensioni, miniature nelle quali la geometria acquista una grazia tutta orientale. 

Nel 2022 Yoo ha fondato il negozio online Fierymane.com che svolge attività di promozione di artisti, artigiani e designer che operano in Toscana.

ENNIO MANFREDI |Un viaggio alle origini degli strumenti ad arco

Ennio Manfredi, nato a Crotone nel 1960, liutaio, viene da una famiglia di fabbri artigiani; dal 1997 risiede a Bagni di Lucca.  Ha lavorato in Italia, Francia ed Inghilterra nel settore costruzioni e realizzazioni artistiche in metallo; durante il lungo soggiorno a Parigi ha frequentato i laboratori artistici “Les Frigos” collaborando con un artista italiano. 

Da quando soggiorna  in Italia si è riaccesa in lui  la passione per la musica e si dedica alla  produzione artigianale di strumenti musicali a percussione; nel 2020 si apre una nuova finestra sul campo degli strumenti musicali con un attento lavoro di ricerca e sperimentazione del più antico degli strumenti ad arco: il Rebab. 

Gli strumenti presentati fanno parte di una grande collezione e sono riedizioni in chiave moderna di antichi strumenti ad arco di varie culture.

NANCY AVILA PARRA | Violinista

Nancy Parra Avila, ha iniziato i suoi studi musicali all’Università della Musica di Guadalajara , in 2015 ha fatto il Artist Diploma della San Francisco Academy Orchestra e dal 2017-2019 ha fatto  un programma di musica in Slovacchia. Ha frequentato vari festival in Francia, Austria, Germania, Rep. Ceca. A Lucca, In 2022 ha terminato il Diploma Accademico di II livello all’Istituto Boccherini

IO SONO POESIA 

Dariush, Yoo Myung Hwa, Ennio Manfredi

A cura di GianGuido M. Grassi, Start – Open your eyes ,

OPENING: Sabato 15 ottobre 2022, ore 18.00

Barga, Galleria comunale

Performance musicale: Nancy Parra

Apertura mostra 15.10.22 – 13.11.22