“In segreto”, prosegue fino al 15 marzo la mostra dell’artista pisano Andrea Santarlasci. A San Giovanni Valdarno due percorsi espositivi a Palazzo Corboli e a Casa Masaccio
Prosegue fino al 15 marzo 2020 a San Giovanni Valdarno, la mostra di Andrea Santarlasci (Pisa 1964) dal titolo “In segreto”, curata da Saretto Cincinelli ed esposta nelle due sedi espositive di Palazzo Corboli – Biblioteca Comunale e Casa Masaccio Centro per l’Arte Contemporanea.
Il percorso espositivo inizia da un’installazione dal titolo “Le nostre invisibili memorie”, 2019, realizzata dall’artista nello spazio seminterrato di Palazzo Corboli, Via Alberti 17. Un posto, solitamente inaccessibile e interdetto al pubblico, una stanza segreta che custodisce i reperti dello scavo archeologico (macerie, ceramiche e resti umani) che ha coinvolto l’edificio di Palazzo d’Arnolfo e le sue adiacenze, viene parzialmente disvelato attraverso l’intervento site-specific incentrato sul tema della morte e del dolore, capace di attivare riflessioni e meditazioni sui motivi antropologici e sociali della storia della città. “E’ il luogo che suggerisce, che in qualche modo genera l’opera…” ha scritto Andrea Santarlasci, una riflessione che introduce in maniera adeguata ad una esposizione complessa dove si esplorano valenze introspettive e relazionali.
Temi che proseguono a Casa Masaccio, Corso Italia 83, dove si trovano le altre opere della mostra attraverso un percorso articolato che include l’inedita installazione “L’altra luce del giorno”, 2019, in cui Santarlasci descrive una presenza- assenza, una simultaneità di tempi in un’unica visione. Un grande frammento di tronco eroso con le radici, un albero reciso, posto sorprendentemente in bilico ed in equilibrio, una massa sospesa che poggia esclusivamente su una cuspide della radice, dal tronco si proietta una sorta di ombra, l’immagine completa dell’albero con le sue ramificazioni e le sue foglie. Il contrasto tra l’assenza materiale della parte superiore dell’albero e la completa presenza nell’immagine virtuale attiva un cortocircuito temporale, come dichiara l’artista: “qui si fonde un prima e un dopo: una simultaneità di tempi, una compresenza tra ciò che è stato e ciò che diverrà. L’installazione potrebbe evocare anche tutta la fragilità della vita con i suoi eventi tragici e umani. La mostra a Casa Masaccio comprende anche oggetti-scultura, fotografie ed acquarelli nei quali appaiono scritte che si sdoppiano, si rovesciano, si rompono o svaniscono, poste in sospensione sui vetri contenuti all’interno delle cornici.
Citazioni filosofiche oltre a parole tratte dalla letteratura classica come Lacrimae, fino ad alcune frasi riprese da scritti dell’artista stesso, in un continuo richiamo tra la scrittura e la sua ombra, tra immagine visuale e presenza testuale, rimandano alla poliedricità della pratica di Santarlasci e al suo doppio scavo nella lettura del flusso di diversi paradossi temporali. Inoltre all’ultimo piano è proposta un’istallazione/performance: Le immagini invisibili dei luoghi, 2019, creata per l’occasione. L’opera si conforma come una porzione di labirinto costituita da lamiere metalliche, traforate e traguardabili, che al suo centro crea uno spazio chiuso e invalicabile fisicamente, ma non dallo sguardo. Qui una lettrice-performer, con una fioca fiamma in mano, recita alcuni frammenti di testi scritti dall’artista che evocano e inducono un percorso ed una meditazione sulle immagini invisibili, ma concrete dei luoghi.
- La mostra “In segreto”, inaugurata il 14 dicembre 2019 sarà aperta fino al 15 marzo ed è stata organizzata dal Comune di San Giovanni Valdarno – Casa Masaccio Centro per l’Arte Contemporanea nell’ambito del progetto della Regione Toscana Toscanaincontemporanea2019, il generoso contributo di Fondazione Oelle, Catania e il Patrocinio del Centro d’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato. Informazioni: Casa Masaccio, tel. 0559126283, email: casamasaccio@comunesgv.it. Ingresso libero, orari: feriali ore 15 – 19, festivi ore 10 – 12 / 15 – 19.