Il sacrificio di Isacco torna agli Uffizi dopo due “trasferte” (per mostre) a Milano e Forlì. Avviate le procedure per rendere “inamovibile” l’opera di Caravaggio
Dopo dieci mesi di assenza per il prestito concesso in occasione di due importanti mostre, a Milano e a Forlì, il gesto dell’angelo che ferma all’ultimo, drammatico, momento il braccio di Abramo deciso a ubbidire al volere del Signore ed a uccidere il figlio Isacco, descritto con incalzante realismo da Caravaggio, è tornato oggi agli Uffizi.
E’ dunque visibile di nuovo a Firenze questo capolavoro assoluto: “e lo sarà ormai per sempre – ha dichiarato con orgoglio il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt – in questi ultimi decenni il lavoro di Michelangelo Merisi ha assunto un ruolo di primissimo piano. Tanto da divenire una delle opere identitarie del nostro museo. Per questo si sono attivate le procedure che inseriranno presto il Sacrificio di Isacco nella lista delle opere inamovibili”.
Resterà dunque nella sala 91, la stessa che offre la vista, fra gli altri, di Giuditta che decapita Oloferne di Artemisia Gentileschi e di David e Golia di Guido Reni e nella quale, nelle settimane scorse, è stata allestita una nuova cornice/teca capace di garantire un’ottima visibilità oltre al mantenimento costante delle condizioni ambientali, temperatura ed umidità, più adatte alla migliore conservazione dell’opera.