Il Sabato del Mascagni: prende il via il 4 febbraio al Conservatorio di Livorno la stagione concertista con 17 appuntamenti in cartellone. Barocco, classicismo viennese, romanticismo… e poi il Novecento e la musica contemporanea
Fedele alla tradizione che lo vede, da sempre, protagonista della vita culturale della città il Conservatorio Pietro Mascagni offre a Livorno una intensa stagione concertistica.
A partire dal 4 febbraio 2023, ogni sabato alle 16:00 – ad esclusione del solo sabato 8 aprile, vigilia di Pasqua – nell’Auditorium Cesare Chiti si terranno 17 concerti di musica da camera con programmi che dal barocco di Bach e Domenico Scarlatti, passando per Mozart, per il classicismo viennese beethoveniano e per le diverse stagioni del romanticismo, dai Liszt ai Brahms ai Richard Strauss, approdano al 900 di Alban Berg e Dmitri Shostakovich e ai contemporanei quali Edgar Varese o John Cage, con interessanti affacci anche su generi diversi, con Jobim e Moraes fra gli altri.
“Abbiamo selezionato i nostri migliori allievi, non pochi dei quali sono già in carriera, benché ancora non abbiano concluso l’iter accademico” – così Giovanni Nesi, direttore artistico della stagione – “e ad essi abbiamo commissionato la preparazione di programmi di concerto per questa stagione cameristica.”
Giovanni Nesi, che si è formato sotto la guida di Maria Tipo e di Andrea Lucchesini, è da anni, giovane e prestigioso concertista, affermato in tutta Europa e nelle Americhe, e docente di pianoforte nel Conservatorio livornese. Vincitore di molti premi in competizioni nazionali e internazionali, ha all’attivo una consistente discografia, compare frequentemente sulla stampa specialistica e generalista nazionale e internazionale e lo si ascolta spesso sulle principali radio e televisioni italiane ed estere.
Ed è Nesi a curare la direzione artistica della stagione.
“Sono così tanti i nostri allievi in grado affrontare il pubblico in veste d’interpreti già maturi – prosegue Nesi – che abbiamo in animo di ripetere l’esperienza di questa stagione cameristica, offrendo anche ad altri giovani l’opportunità di portare in teatro il frutto della loro ricerca.”
Grande spazio nella rassegna che parte sabato 4 febbraio lo occupa il pianoforte, pietra angolare della gran parte della letteratura cameristica; il Mascagni ha quattro cattedre dello strumento, tenute da interpreti di primissimo piano, quali Maurizio Baglini, Federica Bortoluzzi e Sergio De Simone, oltre allo stesso Nesi. E a queste si aggiungono, poi, le due classi di pianoforte jazz di Andrea Pellegrini e Gabriele Zanchini.
Insieme con i concerti di recital pianistico, vi sono appuntamenti con le classiche formazioni del duo di strumento e pianoforte, di trio e quartetto d’archi, di quintetto di chitarra archi e pianoforte o di clarinetto e archi, ma anche di percussioni e pianoforte. E con Ilaria Maurri, docente di una delle due classi di Musica da camera, Giovanni Nesi ha prodotto un programma dall’amplissimo respiro, nel quale si ascoltano i grandi classici, ma si visitano anche ambiti meno frequentati dalla letteratura cameristica.
“L’alto livello del Mascagni, oggi Conservatorio, ha da sempre accompagnato il nome della scuola livornese.” È Federico Rovini, nuovo direttore dallo scorso novembre, che parla. “Ma ora che in prima persona mi trovo a constatarne lo spessore, non posso che proseguire nella strada che questa scuola ha sempre praticato, di farsi soggetto produttore di cultura musicale per la città.
E questa proposta che andiamo a realizzare – prosegue Rovini – credo risponda appieno alla domanda di musica, e di musica da camera in particolare, con dovizia di occasioni e, soprattutto, con un programma ricchissimo e di vivo interesse per gli appassionati.”
I concerti del Sabato del Mascagni, alle ore 16:00 nell’Auditorium Cesare Chiti in via Galilei 40, sono a ingresso gratuito.