Il Museo dei Bozzetti di Pietrasanta testimonial della creatività italiana nel mondo. Fra il 2019 e il 2020 in agenda cinque tappe a Budapest, New Delhi, Tokyo, Berlino e Dubai
Forte di una collezione di oltre 700 tra bozzetti e modelli di oltre 350 artisti che hanno scelto i laboratori di Pietrasanta e della Versilia per realizzare le proprie opere, il Museo dei Bozzetti, in virtù di una collaborazione che si sta realizzando tra direzione per la promozione del Sistema Paese del Ministero degli Esteri e Comune di Pietrasanta, si appresta a diventare un testimonial della creatività italiana nel mondo. Del resto sono pochi i musei che possono vantare di offrire un viaggio internazionale tra le creazioni della scultura contemporanea, un percorso alla scoperta del prezioso lavoro degli artigiani del marmo, del bronzo e del mosaico, al servizio degli artisti di ogni provenienza. Nella collezione del Museo dei Bozzetti figurano alcuni fra i maggiori scultori di questo secolo che hanno svolto o tuttora svolgono la propria attività presso i laboratori artigiani versiliesi. Da Fernando Botero a Igor Mitoraj, da Giuliano Vangi a Pietro Cascella, da Kan Yasuda a Eun Sun Park, da Giò Pomodoro a Isamu Noguchi (sopra il titolo: un bozzetto di Mitoraj presentato dir recente all’Ambasciata italiana a Mosca).
“Un ricco assaggio della collezione del Museo dei Bozzetti – spiega il senatore Massimo Mallegni, assessore alla cultura e turismo del Comune di Pietrasanta, fautore dell’iniziativa – sarà protagonista di un tour espositivo presso gli istituti italiani di cultura di vari paesi. Nel 2019 stiamo pensando a 5 tappe, altrettante nel 2020. Tra le mete ci saranno capitali di paesi in forte e costante espansione, che si stanno strutturando come nuovi poli culturali. Inutile presentarsi in territori saturi di proposte, utile far conoscere le nostre risorse laddove vi sia un interesse crescente. Nelle prossime settimane entreremo nel dettaglio dell’organizzazione con il direttore generale Vincenzo De Luca. Intanto Mosca, prima in Ambasciata poi al Consolato generale, ha segnato la prima tappa dei nostri bozzetti in mostra, riscuotendo successo ma, soprattutto, aprendo contatti con numerose istituzioni della cultura moscovita. Un’iniziativa di cui devo assolutamente ringraziare, per il sostegno economico, la Banca Versilia Lunigiana Garfagnana. Il Museo dei Bozzetti è il volano per promuovere la nostra cultura artistica ed anche la maestria, indiscussa, dei nostri artigiani“.
“I bozzetti (in scala ridotta) e i modelli (in dimensioni reali) – illustra la direttrice scientifica Chiara Celli – rappresentano l’idea originale prima della traduzione in opera compiuta. Realizzati in vari materiali, ma soprattutto in gesso, le loro dimensioni variano da pochi centimetri a vari metri. Su alcuni esemplari sono ben visibili le indicazioni che gli artisti hanno lasciato agli artigiani per la realizzazione dell’opera: numeri a matita per indicare i tipi di pietra da usare o i piani di materiale da levare dal blocco, chiodi ingessati da utilizzare per l’ingrandimento, linee a colori a sottolineare la forza delle curve e l’andamento delle forme, segni e disegni che consentono di partecipare alla nascita dell’opera d’arte”.
A breve una delegazione della direzione per la promozione del Sistema Paese del Ministero degli Esteri sarà a Pietrasanta per toccare con mano come, dietro il Museo dei Bozzetti e strettamente legato ad esso, ci sia il prezioso comparto artigianale-produttivo rappresentato dalle piccole imprese legate alla scultura.