GIORNATE FAI D’AUTUNNO / 1. “Ricordiamoci di salvare l’Italia”: grande campagna nazionale di raccolta fondi, aperture di oltre 600 luoghi solitamente inaccessibili fra ambiente, ecologia e storia. Aperti anche 42 luoghi simbolo delle Forze armate nel centenario della traslazione della salma del Milite Ignoto. Il 16 e 17 ottobre
L’orgoglio di vivere nel Paese più bello del mondo, la consapevolezza che è necessario agire con senso di responsabilità perché l’Italia sia davvero una “superpotenza culturale” – parafrasando quanto detto dal Presidente del Consiglio Mario Draghi nel suo primo discorso in Senato – e l’ambizione di poter rendere migliore il Paese. Su questi tre elementi si sviluppa “Ricordiamoci di salvare l’Italia”, la grande campagna nazionale di raccolta fondi che, come ogni anno, il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano lancia nel mese di ottobre, invitando tutti a sostenere le sue attività di cura, restauro e valorizzazione del patrimonio d’arte e natura italiano, attraverso l’iscrizione alla Fondazione e la partecipazione alle “Giornate FAI d’Autunno”, cuore dell’iniziativa, in programma sabato 16 e domenica 17 ottobre 2021 con l’apertura di oltre 600 luoghi solitamente inaccessibili oppure poco noti in 300 città da nord a sud della Penisola. Una raccolta fondi quanto mai importante per il FAI, a fronte di un 2021 particolarmente complicato, con i Beni, a cui la Fondazione non ha mai fatto mancare cure ordinarie e straordinarie, rimasti forzatamente chiusi per un lungo periodo e riaperti a fine aprile con accessi contingentati e le Giornate di Primavera slittate di due mesi e organizzate in forma ridotta. (Nella foto sopra il titolo: Firenze, Istituto Scienze Militari Aeronautiche – Stato Maggiore della Difesa).
Il FAI crede che il rilancio del Paese, dopo i duri colpi inferti dalla pandemia, debba partire anche da ciò che ci rende una potenza senza eguali al mondo: i nostri beni culturali e paesaggistici. Un patrimonio vastissimo da tutelare e valorizzare con attenzione e assiduità che necessita dell’aiuto e della generosità di tutti.
Il FAI, insieme alle Istituzioni, opera quotidianamente per trasformare lo slancio di tutti i suoi sostenitori, motivati dal profondo civismo di chi si mette al servizio del bene comune secondo le proprie possibilità e attitudini; grandi e piccoli gesti che confluiscono in un’impresa valorosa: la difesa e la promozione della ricchezza artistica, culturale e naturale del Paese. È quello che fanno tutti coloro che decidono di entrare a far parte della grande famiglia della Fondazione con l’iscrizione annuale – 39 euro la quota ordinaria – o partecipano alla sua missione con una donazione, contribuendo così alla copertura degli alti costi di gestione e manutenzione di tutti i Beni che il FAI ha recuperato e aperto al pubblico, o come fanno i suoi volontari che, in occasione delle Giornate di Primavera e d’Autunno, si impegnano con passione per far conoscere le bellezze d’Italia.
Partecipare alla campagna “Ricordiamoci di salvare l’Italia” rende possibili importanti progetti di restauro e valorizzazione che il FAI realizza a beneficio della collettività. Particolare rilievo rivestono quelli dedicati alla sostenibilità e all’ambiente, inteso come intreccio indissolubile di natura e storia, attraverso i quali la Fondazione esprime il suo modo di essere “ambientalista” e il suo crescente impegno per la diffusione di una più ampia “cultura della natura”. Questa volontà è ben rappresentata dal progetto di recupero e valorizzazione di Monte Fontana Secca a Quero Vas (BL), 150 ettari di boschi e pascoli d’alta quota sul massiccio del Grappa, che raccoglie al meglio le istanze legate alla memoria e all’ambiente.
Fontana Secca è un’area di alto valore naturalistico e significativa rilevanza storica: la battaglia di Monte Fontana Secca del 1917 rappresenta uno dei momenti cruciali della Grande Guerra. Qui il battaglione Valcamonica resistette all’attacco nemico in uno sforzo eroico che costò la vita a migliaia di soldati su entrambi i fronti; e qui il FAI restaurerà le trincee per raccontare la storia di quell’impresa che portò poi alla vittoria del primo conflitto mondiale. Oggi Monte Fontana Secca è un’area di pascolo alpina abbandonata. Il FAI recupererà le malghe e riattiverà l’alpeggio nel rispetto della sostenibilità energetica e ambientale. Nei pascoli tornerà la vacca Burlina, autoctona del Veneto, la cui piccola taglia la rende particolarmente adatta ai magri pascoli e ai sentieri impervi (la sua diffusione fu osteggiata nel secolo scorso a causa della sua bassa produttività).
Fontana Secca rinascerà. Sarà raggiunta la sostenibilità idrica e ripristinata la produzione casearia, verranno allestite aule didattiche dedicate all’ambiente e un bivacco con servizio di pernottamento. Il progetto prevede il recupero del sentiero sul crinale, con una vista che abbraccia le Dolomiti e, seguendo il Piave, giunge fino alla Laguna di Venezia, e la creazione di uno spazio per raccontare, attraverso documenti, fotografie e reperti, quello che fu un campo di battaglia decisivo della Grande Guerra.
La Fondazione è al lavoro inoltre per offrire il suo contributo alla transizione ecologica del Paese, sia concretamente, con interventi per la sostenibilità dei suoi Beni, che culturalmente, grazie all’ideazione di contenuti e attività volti a trasmettere al pubblico nuove conoscenze sul patrimonio di natura, nell’ottica di un riequilibrio tra cultura scientifica e umanistica, e a ispirare nuove passioni e nuovi comportamenti sostenibili, a partire da quanto il FAI può mostrare e insegnare in base alla sua esperienza sul campo. La prima realizzazione pratica di questi intenti vedrà la creazione di particolari “spazi narrativi”, basati su suggestioni visive e sensoriali e sull’interazione del pubblico, che inizieranno a essere allestiti nei propri Beni a partire dal 2022.
Un’attenzione particolare all’ambiente e ai rischi connessi ai cambiamenti climatici verrà riservata anche durante le Giornate FAI d’Autunno del 16 e 17 ottobre, il grande evento “di piazza” dedicato al patrimonio d’arte e natura, giunto alla sua decima edizione, che, come gli anni scorsi, può contare sullo slancio vitale dei giovani volontari del FAI, promotori e protagonisti di questa iniziativa (ai partecipanti alla manifestazione verrà suggerito un contributo non obbligatorio di 3 €. I posti sono limitati; la donazione online consentirà, a chi lo volesse, di prenotare la propria visita. Prenotazione online consigliata – salvo diverse indicazioni segnalate sul sito – ed elenco completo delle aperture su www.giornatefai.it. Per ulteriori informazioni, vedi scheda allegata). Tra le aperture proposte ci sono infatti percorsi naturalistici e luoghi “verdi” e, anche in siti prettamente storico e artistici, verrà offerta una narrazione che abbraccia il paesaggio in cui sono immersi. Di particolare impatto sono due visite in zone devastate quest’estate dagli incendi: Santu Lussurgiu (OR) e il Monte Reventino (CZ). Il catalogo dei luoghi visitabili è, come di consueto, amplissimo: in 300 città d’Italia, 600 siti solitamente inaccessibili oppure poco noti che meritano di essere valorizzati, saranno svelati in tutta la loro bellezza e unicità, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza sanitaria, e agli iscritti e a chi si iscriverà al FAI online o in piazza in occasione dell’evento saranno dedicate aperture speciali. Tantissime le tipologie rappresentate: dai complessi religiosi ai palazzi, dai castelli alle aree archeologiche, dai piccoli musei ai parchi e giardini storici, e ancora borghi, aree naturalistiche, luoghi produttivi e molto altro.
Inoltre, in occasione del centenario della traslazione della salma del Milite Ignoto, il Ministero della Difesa, lo Stato Maggiore della Difesa e le Forze Armate concederanno l’accesso straordinario in 42 loro luoghi-simbolo di significativa importanza storica e istituzionale.
Tra le aperture di maggior rilievo:
- a Roma il Casino del Bel Respiro, edificato nel parco di Villa Pamphilj da Alessandro Algardi nel 1644 per papa Innocenzo X e oggi sede di rappresentanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri durante le visite di Capi di Stato e di Governo;
- a Milano il Nuovo Campus Bocconi, realizzato sull’area dell’Ex Centrale del Latte a firma delle archistar Kazuyo Sejima e Ryue Nishizawa, dello Studio SANAA di Tokyo, e progettato secondo criteri di biocompatibilità ed ecosostenibilità;
- a Firenze la cinquecentesca Villa Salviati, che oggi ospita gli Archivi Storici dell’Unione europea e i Dipartimenti di Legge e Storia dell’Istituto Universitario Europeo;
- a Torino la Scuola d’Applicazione dell’Esercito, che ha sede a Palazzo Arsenale, edificato nella prima metà del Settecento su progetto di Filippo Juvarra, che vanta un cortile di 66 metri, appena restaurato, e che ebbe tra i suoi allievi il matematico Lagrange, Cavour e generali come Lamarmora e Cadorna;
- a Napoli il settecentesco Palazzo Serra di Cassano, dove oggi si trova l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici e dove in occasione delle Olimpiadi di Roma 1960 venne organizzato il famoso “Gran Ballo dei Re”;
- a Matera la Scuola di Alta Formazione e Studio “Michele D’Elia”, parte dell’Istituto Centrale per il Restauro, dove si preparano i futuri restauratori attraverso un percorso d’eccellenza;
- a Venezia il complesso dell’Arsenale, nato nel Medioevo come cantiere navale della Serenissima, ricordato da Dante nell’Inferno e di cui saranno visibili aree normalmente non accessibili, tra cui il Salone degli Squadratori, imponente edificio di matrice settecentesca.
- In un secondo post su questo sito saranno a breve indicati tutti i luoghi che saranno aperti in Toscana per le Giornate d’autunno del Fai.
Si può contribuire alla campagna “Ricordiamoci di salvare l’Italia” in tre modi:
* sottoscrivendo l’iscrizione al FAI online su www.fondoambiente.it oppure in piazza in occasione delle Giornate FAI d’Autunno;
* partecipando sabato 16 e 17 ottobre alle Giornate FAI d’Autunno ed effettuando una donazione a favore della Fondazione;
* partecipando alle iniziative delle aziende partner della campagna sul territorio nazionale.
La campagna “Ricordiamoci di salvare l’Italia” è resa possibile anche grazie alle preziose collaborazioni strette con importanti aziende che sosterranno il progetto in qualità di partner, coinvolgendo la propria rete locale e proponendo ai clienti differenti iniziative di raccolta fondi su tutto il territorio nazionale.
Si potrà infatti aiutare il FAI donando in tutti gli ipermercati Iper La grande i, in tutti i supermercati Unes, nei punti vendita il Viaggiator Goloso®, visitando i quattro centri commerciali Porta di Roma, Le Gru, Campania, Nave de Vero appartenenti al Gruppo Klépierre e gli Hotel Marriott che promuoveranno il messaggio della campagna.
Le Giornate FAI d’Autunno 2021 sono rese possibili grazie al fondamentale contributo di importanti aziende illuminate:
FinecoBank, una delle più importanti banche FinTech in Europa e fra le principali Reti di consulenza in Italia, è il prestigioso Main Sponsor dell’evento perché da sempre è impegnata nel valorizzare il patrimonio artistico e culturale del territorio.
Multicedi, impresa della grande distribuzione da sempre attenta ai territori in cui opera, per il primo anno è accanto alla Fondazione in qualità di Sponsor dell’evento.
Grazie inoltre a Fondazione Leonardo-Civiltà delle Macchine, costituita da Leonardo nel 2018, che nasce per favorire il dialogo con la società civile, promuovere la cultura industriale e d’impresa e valorizzare il proprio patrimonio culturale e museale; a Edison, storica azienda amica del FAI da sempre impegnata per la salvaguardia dei luoghi e delle realtà di interesse culturale, turistico e sociale presenti nel nostro Paese, e a Ferrarelle, acqua ufficiale del FAI, che ha donato il suo prodotto per l’iniziativa.
L’evento si svolge con il Patrocinio della Commissione europea, del Ministero della Cultura, di tutte le Regioni e le Province Autonome italiane. Si ringrazia per la collaborazione il Ministero della Difesa, lo Stato Maggiore della Difesa e le Forze Armate che, in occasione del centenario della traslazione della salma del Milite Ignoto, concedono l’apertura, durante le Giornate FAI d’Autunno, di alcuni loro luoghi simbolo.
Si ringraziano, inoltre, Regione Campania e Regione Lazio per il contributo concesso.
Anche per questa edizione Rai conferma l’impegno del Servizio Pubblico radiotelevisivo alla cura e tutela del patrimonio culturale, artistico e paesaggistico italiano; i programmi e le testate Rai raccontano tutto l’anno le meraviglie del nostro Paese e sensibilizzano il pubblico anche attraverso campagne sociali. Rai è quindi Main Media Partner del FAI e supporta in particolare le Giornate FAI d’Autunno 2021 anche attraverso la collaborazione di Rai per il Sociale.
Grazie a Province, Comuni, Soprintendenze, Università, Enti Religiosi, Istituzioni Pubbliche e Private, ai privati cittadini e a tutte le aziende che hanno voluto appoggiare la Fondazione.
Grazie di cuore alle 129 Delegazioni, 104 Gruppi FAI, 98 Gruppi FAI Giovani e 8 Gruppi FAI Ponte, attivi in tutta Italia. Ad affiancare i volontari ci saranno gli Apprendisti Ciceroni, studenti che desiderano attuare con i propri docenti un’esperienza sul campo come percorso formativo per le competenze trasversali e l’orientamento, o che hanno scelto autonomamente di mettersi in gioco in prima persona per raccontare da protagonisti, anche solo per un giorno, le meraviglie del proprio territorio.
Un ringraziamento particolare per il generoso sostegno alla buona riuscita della manifestazione alla Protezione Civile, con la quale quest’anno festeggiamo i 15 anni di stretta collaborazione, all’Arma dei Carabinieri per il contributo alla sicurezza dell’evento e alla Croce Rossa Italiana per il prezioso supporto in questo periodo di emergenza sanitaria e per una partnership ormai consolidata negli anni.
Ringraziamo in modo speciale i proprietari delle centinaia di luoghi aperti in aggiunta ai nostri Beni e le amministrazioni comunali che hanno accolto questa iniziativa.
Un grazie infine ai molti testimoni, ai conduttori televisivi e radiofonici, ai giornalisti e a tutte le persone che sosterranno la campagna.