Fondazione Franco Zeffirelli: tutti i segreti della Bohème del Maestro a partire dalla regia del 1963 alla Scala (con Mirella Freni e Gianni Raimondi)
Secondo incontro del 2019 con Archivio mai visto, l’appuntamento con il patrimonio di appunti e ricordi che il Maestro Zeffirelli ha donato a Firenze e che si apre per scoprire i segreti del suo straordinario lavoro.
Giovedì 7 marzo, alle 17.30 e alle 19 (ritrovo rispettivamente alle ore 17.15 e alle ore 18.45 davanti la biglietteria) è in programma La Bohème di Franco Zeffirelli. Si tratta dell’Archivio mai visto, percorso alla scoperta delle messe in scena realizzate per la celebre opera di Giacomo Puccini rappresentata per la prima volta al Teatro Regio di Torino nel 1896 con la direzione del ventinovenne maestro Arturo Toscanini.
Il percorso è a cura di Caterina d’Amico, studiosa di teatro e di cinema, consulente della Fondazione Franco Zeffirelli.
Nella sua autobiografia e nelle sue testimonianze, Franco Zeffirelli non nasconde il fascino che su lui esercita il personaggio di Mimì e il suo amore minacciato e reso per questo più struggente dalla tubercolosi, sullo sfondo di un ambiente bohèmien della Francia di metà ‘800.
Il Maestro torna più volte alla Bohème durante la sua carriera, tutte le volte proponendo un’unica perfetta e ineguagliabile interpretazione dell’Opera: nel ’63 al Teatro alla Scala con Mirella Freni e Gianni Raimondi; nel 1981 al Metropolitan di New York con Teresa Stratas e José Carreras con la direzione di James Levine e al teatro dell’Opera di Roma nel 1992 con Mirella Freni e Francisco Araiza.
Il percorso inizierà con la visita alle sale dedicate all’opera e, dopo una breve introduzione su Zeffirelli e la Bohème, si concluderà con l’esclusiva visita all’archivio personale del Maestro in cui saranno mostrati gli schizzi e i bozzetti inediti realizzati in preparazione delle diverse produzioni.
La partecipazione alla visita costa 10 euro e la prenotazione all’evento è obbligatoria; si può scrivere all’indirizzo ticket@