Firenze, martedì 22 febbraio alla Biblioteca delle Oblate presentazione del libro “Overcoming the Pandemic” sulla medicina di genere

Martedì 22 febbraio, alle ore 17.30 a Firenze, si svolgerà la presentazione del libro: “Overcoming the Pandemic”, presso Sala Storica Dino Campana della Biblioteca delle Oblate, alla presenza dalle curatrici Monica Baldi,vicepresidente European Parliament Former Members Association (FMA) e Flavia Franconi, coordinatrice della Commissione “Equità nella Salute” del W20. Intervengono la vicesindaca del Comune di Firenze Alessia Bettini, Elvira Marasco, presidente dell’Associazione W20 Italia, Dieter Schlenker, direttore Archivi Storici dell’Unione Europea, Eleonora Pecchioli, presidente “Per Boboli”, Fabio Fanfani, Istituto Fanfani Firenze e Giulia Calamassi  responsabile redazione del libro e pubblicato dall’Associazione FMA ed è stampato dagli Archivi Storici dell’Unione Europea, Istituto Universitario Europeo. 

La pubblicazione riporta gli atti della conferenza tenutasi il 23 settembre 2021, a Firenze, all’Istituto Universitario Europeo su medicina di genere e conseguenze della pandemia: “How to overcome the Covid-19 pandemic and its consequences”, organizzata da Women20 e Former Members Association con la collaborazione degli Archivi Storici dell’Unione Europea, in occasione della presidenza italiana del G20.

Nel libro viene riportata sia la Charta de Florentia, che indica alcune raccomandazioni rivolte ai Governi, e sia alcuni importanti articoli, scritti appositamente, da personalità del mondo delle istituzioni, della politica, della cultura e della scienza. Il filo conduttore che lega il susseguirsi degli interventi è la valorizzazione e l’adozione di un approccio di genere, quale strumento necessario per analizzare, e di conseguenza rispondere, alle realtà poste in essere dalla emergenza sanitaria, e non solo, partendo dalla medicina fino al mercato del lavoro, sfera sociale, dimensione politica ed istituzionale. Implementare quindi la medicina di genere con l’obiettivo di mettere al centro la persona con le sue esperienze passate e presenti è l’unico modo per arrivare all’equità della tutela della salute.