FESTIVAL MASCAGNI 2021. Come un film: quando la musica accompagna l’immaginario collettivo. Mascagni pioniere delle colonne sonore nel concerto dell’ORT diretto da Beatrice Venezi (con la voce di Francesca Maionchi). La Terrazza in festa e le affascinanti proiezioni di Immersiva

Un settembre fra musica e colori, con la Terrazza Mascagni “vestita” per la grande festa del Mascagni Festival 2021, seconda edizione di un evento che la città aveva aspettato per tanto, troppo, tempo e che finalmente – con l’estate del 2020, la prima della pandemia – ha cominciato il suo percorso che quest’anno ha trovato la sua sublimazione in una serie di appuntamenti sparsi per il territorio (non solo Livorno in vari luoghi compreso un concerto in piazza Cavallotti, dove il compositore nacque, ma anche l’Oasi Spondone con l’allestimento dell’Amico Fritz diretto da Gianna Fratta sul lago Alberto, Bibbona, Bolgheri… peccato per l’inaugurazione saltata in Meloria a fine luglio, ma il meteo – quella sera – decise di non essere favorevole).

Nei primi cinque giorni di settembre si sono concentrati poi gli eventi clou del festival che sulla Terrazza  dedicata a Pietro Mascagni, affacciata sul mare, ha trovato già dalla sua prima edizione la  scenografia ideale. Una scenografia, poi, completata dalle proiezioni sulla facciata dell’Hotel Palazzo organizzate con Immersiva che quest’anno ha realizzato, fra l’altro, un meraviglioso focus dedicato a Iris, una delle opere più apprezzate del musicista.

Una delle serate clou è stata indubbiamente quella del 3 settembre, con il concerto dell’ORT diretta da Beatrice Venezi (foto a lato), che già nel 2020 era stata protagonista del gran gala. L’appuntamento concertistico del 2021 è stato un crescendo di emozioni e gioia. Partendo dall’immortale Intermezzo di Cavalleria Rusticano e da altre partiture mascagnane, si è scelto un percorso “cinematografico” che il compositore livornese – pioniere del genere – non esitò a sperimentare negli anni Venti con la Rapsodia Satanica per il film di Nino Oxilia. E poi le note di Mascagni hanno accompagnato molti film famosi, come Toro Scatenato di Martin Scorsese con Robert De Niro dove Cavalleria, Guglielmo Ratcliff e Silvano caratterizzano alcune scene. Ma anche Il Padrino parte III. Così sul palcoscenico settembrino della Terrazza Mascagni, il concerto è diventato non solo ascolto, ma anche – nell’immaginario del pubblico – visione cinematografica di film famosi le cui colonne sonore sono state firmate da compositori geniali come Nino Rota, Ennio Morricone e Piero Piccioni.

La musica, ma anche la voce, come strumento musicale di estrema perfezione. Una bellissima prova da parte del soprano lucchese Francesca Maionchi che ha sublimato una partitura già sublime, ovvero quella dell’arrivo alla stazione dal film “C’era una volta il West” del regista Sergio Leone con una grande Claudia Cardinale. Una musica di Morricone – Nascita di una città – capace raccontare l’epopea dei pionieri che fecero l’America arrivando al cuore di ascolta.

E poi Nino Rota e il mondo visionario di Federico Fellini, ma anche Piero Piccioni e le musiche di film che hanno reso famosa la commedia all’italiana, spesso con Alberto Sordi protagonista. Un concerto che ha riscosso applausi calorosi da parte del pubblico grazie alla bravura dei musicisti dell’ORT, alla direzione vivace di Beatrice Venezi (che sul podio ha indossato un bellissimo abito capace di mandare bagliori argentei per illuminare una notte di grande musica) e alla voce di Francesca Maionchi. 

 

Una serata da sottolineare, preceduta il 2 settembre dal concerto pop della Rappresentante di Lista, seguito dal live di Danilo Rea (sabato 4 settembre) e nella serata di domenica 5 dalla pièce “Le prospettive dell’amore” con Laura Morante, Donna Lina, la moglie di Mascagni, e Agnese Claisse, Anna Lolli l’amante del Maestro, visto nelll’intimità della sua vita. Due donne che rappresentano – come si legge sul libretto del Festival Mascagni 2021 – “i poli opposti entro cui si muove la personalità di Pietro Mascagni”.

 

Aspettando giovedì 16 settembre (ore 21.30) l’atto finale dell’edizione 2021 del Festival, ovvero il concerto della Banda della Polizia di Stato, direttore Maurizio Billy. All’interno della serata sarà presentato un progetto riguardante le vittime della strage di Capaci ed un omaggio alla figura di Carlo Azeglio Ciampi, presidente emerito della Repubblica, un grande italiano e un grande livornese.

  • Nelle foto che accompagnano questo post: una panoramica della Terrazza Mascagni; fuochi d’artificio dai bagni Tirreno (ph. G. Monticelli); Beatrice Venezi e l’ORT, alcune proiezioni di Immersiva (Iris) sulla facciata dell’Hotel Palazzo.