Eugenio Sanna, Patrizia Oliva e Michele Anelli: due concerti (a Pietrasanta il 17 gennaio, a Pisa il 18) dedicati all’improvvisazione
Due date in calendario per il trio composto da Eugenio Sanna, Patrizia Oliva (foto sopra il titolo) e Michele Anelli: saranno giovedì 17 gennaio 2019 a Pietrasanta e venerdì 18 al Cantiere San Bernardo di Pisa. A Pietrasanta il live è in agenda al Circolo Arci Assi Africa, via Della Svolta 31/33 (quartiere Africa), alle ore 22,00.
Venerdì 18 gennaio alle ore 21,30, invece, presso lo spazio del Cantiere San Bernardo di Pisa in via Pietro Gori, riparte per il secondo anno consecutivo, la rassegna “Istanti Sonori”, dedicata alla musica improvvisata e organizzata dall’etichetta discografica “Tecniche Estese”, per un nuovo ciclo di appuntamenti, da gennaio fino a maggio 2019, in collaborazione con la stessa associazione del Cantiere San Bernardo. Questa rassegna ha per obiettivo la diffusione e la conoscenza agli ascoltatori e ai musicisti, della musica contemporanea improvvisata quale forma d’arte, la cui espressione è proseguita nei secoli fino ad oggi.
Ci sono grossi e illustri precedenti in materia di improvvisazione, avvenuti negli anni, nella antichissima e magnifica chiesa di San Bernardo a Pisa, un tempo sede della fondazione delle monache cistercensi in Italia (nella foto a sinistra Eugenio Sanna). Negli anni ’80, si è svolta in questo spazio, infatti, una parte delle rassegne indette dal C.R.I.M. (Centro per la Ricerca sull’Improvvisazione Musicale) di Pisa in collaborazione con le stesse amministrazioni comunali di quegli anni.
Da lì sono passati infatti, musicisti storici del calibro di Raphael Donald Garrett, Leo Smith, Alvin Curran, Tamia e molti altri in anteprima e in anticipo per quei tempi (nella foto a destra Michele Anelli).
Venerdì 18 gennaio è dunque previsto il live di questo trio Sanna / Oliva / Anelli che rispetta la forma della canzone pur attraverso l’humus di una tessitura improvvisati. Nel corso dell’intero set verranno tracciate delle narrazioni sonore, vocali e cantate, scisse nei loro elementi costitutivi, frammentate e dipanate. L’aria emessa dalla voce ma anche dall’energia sottile del flauto a cui una piccola elettronica farà da trait-d’union, incontrerà il fuoco igneo delle corde della chitarra e del contrabbasso, per dar luogo a narrazioni e paesaggi sonori di grande fascino.