DOSSIER / 2 – VOLTERRA. “Ri-generazione umana” il filo conduttore della candidatura a Capitale italiana della cultura 2022

Volterra diventa Volterra 22, mettendo online il dossier di candidatura a Capitale italiana della cultura 2022, consegnato nei giorni scorsi al Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo. Nello stesso tempo cambierà anche il sito di riferimento: all’indirizzo web www.volterra22.it oltre al progetto di candidatura, si potranno trovare tutte le informazioni, gli approfondimenti e le iniziative che la città sta mettendo in atto in vista del 2022.

La scelta di rendere disponibile liberamente il dossier a tutti è dettata da criteri di trasparenza e inclusività.

Come ha dichiarato il direttore della candidatura di Volterra 22 Paolo Verri “Migriamo dal sito Volterra 2021 al sito Volterra 22. Dopo aver consegnato il dossier al MiBACT abbiamo deciso di pubblicarlo nella logica della trasparenza e della collaborazione che ha contraddistinto tutto il percorso di candidatura. Quello di Volterra è stato sempre un libro aperto: niente è stato scritto dagli esperti, tutto discusso e realizzato con i cittadini, specie dai giovani, che non sono i timidi destinatari di una politica ma i coraggiosi portatori di una visione nuova per tutte le aree interne d’Italia. Da oggi, Volterra 22 è uno spazio dove ri / scrivere il futuro del territorio, magari usando una Lettera 22, la meravigliosa macchina per scrivere ideata dal più grande utopista italiano del 900, Adriano Olivetti. Nelle prossime settimane continueremo a presentare i diversi ambiti che compongono il dossier con grandi ospiti che costituiscono una vera e propria anticipazione delle attività previste per il 2022. Buona lettura a tutti, buona scrittura di futuro a chiunque vorrà contribuire a fa crescere Volterra e gli oltre 50 comuni che si sono ri/trovati insieme per la sfida della ri/generazione umana”.

Il tema centrale del progetto è la Ri-generazione umana, argomento di grande attualità che assume un significato ancora più profondo in alcuni luoghi di Volterra, come il carcere della Fortezza in cui si è sviluppata la trentennale esperienza di teatro-carcere di Armando Punzo (pluripremiato Ubu), o come l’ex Ospedale psichiatrico di Volterra, uno dei più grandi d’Italia, considerato punto di riferimento dell’art brut grazie ad artisti come Nannetti (NOF4). Oggi Volterra, posta nel cuore della Toscana, è una città che vuole offrirsi come laboratorio per una rigenerazione del territorio e della comunità attraverso la cultura, l’innovazione, l’arte, la progettazione. Per presentare al pubblico il dossier è stato messo a punto un programma di appuntamenti (a questo link) che proseguirà per tutta l’estate e offrirà un assaggio dei temi oggetto della candidatura.

“Ri-generazione umana” è il titolo che abbiamo scelto per candidare Volterra a Capitale Italiana della Cultura nel 2022. Un titolo nato da una lunga esperienza della nostra città che ha saputo più volte, nel corso dei secoli, ri-generarsi. Un titolo nato prima della pandemia che dagli inizi del 2020 ha ridefinito ogni criterio sanitario, ma anche culturale, sociale ed economico in tutto il pianeta. Pandemia che ha costretto ciascuno di noi a fermarsi, ripensarsi, con autocoscienza e generosità verso il prossimo. Oggi più che mai ri-generazione significa ri-nascita. È la condizione necessaria per guardare da oggi con fiducia al futuro.

Giacomo Santi, sindaco di Volterra

 

Questo dossier coglie lo spunto, lo spirito, le richieste dei tempi difficili in cui viviamo prima ancora della competizione in cui si inserisce e si estende, sia in senso fisico e geografico, sia in senso storico e temporale. In meno di due mesi si sono aggregate intorno alla candidatura più di mille persone, il 10% della popolazione; 52 comuni, di un territorio di cui Volterra è il cuore pulsante, che raggruppano oltre 360.000 abitanti. Ciascuno ha capito di non dover lavorare per sé, ma di poter condividere un obiettivo più ampio, più vero, più duraturo.

Paolo Verri, Direttore di candidatura

Volterra, insieme al territorio, vogliono diventare un luogo di sperimentazione di soluzioni inedite. Soluzioni ancora più necessarie ora per offrire i servizi di base della cultura e per continuare a crescere grazie ad un turismo di qualità che la pandemia ha pressoché azzerato.

Ledo Prato, Coordinatore Piano strategico di Volterra e del territorio