Omofobia e identità di genere allo Scompiglio, in palcoscenico l’Alzheimer e il tema dei diritti
OMOFOBIA E IDENTITA’ DI GENERE ALLO SCOMPIGLIO
L’omofobia e la costruzione di un’identità “di genere” sono al centro di due appuntamenti presentati sabato 11 e domenica 12 febbraio 2017 dall’associazione culturale Dello Scompiglio nella omonima Tenuta di Vorno, alle porte di Lucca. Alle 17 proiezione del documentario “Le lesbiche non esistono”, di Laura Landi e Giovanna Selis, sulla visibilità delle lesbiche in Italia; alle 19,30, in prima, la performance “ACQUAFUOCOFUOCHISSIMO”, di Francesco Michele Laterza, sulle modalità di costruzione e decostruzione dell’identità maschile (sopra il titolo nella foto di Alice Mollica). Gli appuntamenti fanno parte di “Assemblaggi Provvisori”, manifestazione dell’associazione culturale, diretta da Cecilia Bertoni, con concerti, incontri, installazioni, laboratori, mostre, performance, teatro ragazzi e residenze, incentrati sull’individualità in relazione e/o in conflitto con il genere e più specificamente con l’assenza di causalità e coincidenza tra il sesso biologico, il genere (mascolinità–femminilità) e l’orientamento sessuale. La manifestazione nasce da un bando internazionale rivolto ad artisti in ogni declinazione delle arti, per la produzione, la coproduzione o la programmazione di progetti legati al tema dell’identità di genere. Ospita ventisette progetti vincitori, produzioni interne, commissioni e spettacoli in ospitalità, per oltre settanta appuntamenti.
Laura Landi e Giovanna Selis: “Le lesbiche non esistono”. Regia, direzione fotografia e montaggio, Laura Landi, Giovanna Selis; post-produzione, Sara Bargiacchi; illustrazioni Francesca Bolis; voce narrante animazione, Sirya Frizza; cast, Francesca Francioni, Cristina Tudos, Agnese Roversi, Francesca Longhini, Clea Yoshimi Bellanti, Marina Bellanti, Clea Giannechini, Carolina Canalle, Elena Mercalli, Maria Lo Re, Eleonora Luciotto, Flaminia P. Mancinelli, Marinella Zetti, Chiara Mazzetti, Giulia Naitza, Laura Micieli, Antonella Ninni, Serena C. Perfumi, Le Brugole (Annagaia Marchioro e Roberta De Stefano). Il documentario, che nasce da una produzione dal basso costruita grazie al contributo della rete e curata dalle due giovani film-maker toscane, s’interroga sulla visibilità delle lesbiche in Italia. Prendendo avvio da un titolo provocatorio, le registe analizzano un genere di omofobia che comincia con la negazione. Convinte che l’invisibilità sia una forma di discriminazione più subdola e potente di molti falsi stereotipi, le registe hanno deciso di intervistare quel mondo oscuro, per poterlo raccontare con un linguaggio comprensibile a un pubblico omosessuale e non.La proiezione di sabato 11 si svolge alla presenza delle autrici (nella foto a sinistra).
Francesco Michele Laterza: “ACQUAFUOCOFUOCHISSIMO”. Di e con Simone Evangelisti, Francesco Michele Laterza, Fabio Pagano, Sandro Pivotti; suono, Danilo Valsecchi; disegno luci, Gianni Staropoli; dramaturg, Emanuela De Cecco; supporto alla visione, Isabella Mongelli; produzione Associazione Culturale Dello Scompiglio; promosso e sostenuto da Anghiari Dance Hub; realizzato con il sostegno di Sosta Palmizi e di Kilowatt tutto l’anno, Corsia Of Perugia. “ACQUAFUOCOFUOCHISSIMO – dichiara Francesco Michele Laterza – è una riflessione sulle modalità di costruzione e decostruzione di un’identità maschile. Nel titolo, la traduzione di una condizione sempre in bilico tra la vicinanza e la lontananza dallo stereotipo di una visione normalizzatrice e da una dimensione di intima percezione di se stessi. Se il gender non è che un effetto dell’intreccio delle rappresentazioni che emanano dai diversi meccanismi istituzionali e culturali, allora forse è possibile tradurlo in un dispositivo scenico di perpetuo attraversamento di nuclei performativi diversi. Lavoriamo con materiali ready-made, discorsi e gesti rubati alla realtà con l’intento di costruire una scrittura di scena aperta e in continuo divenire. Entrare, uscire e strabordare a piacimento dai ruoli per sconsacrarli. E così rivelare la fragilità delle definizioni e quello spazio di grande umanità tra l’essere e il voler apparire.”
Biglietteria dal giovedì alla domenica dalle ore 14.00 alle ore 18.00 | tel. +39 0583 971125 | biglietteria@delloscompiglio.org; www.delloscompiglio.org.
L’ALZHEIMER AL TEATRO DI RIFREDI
Per la prima volta in Italia e in esclusiva, arriva sul palcoscenico del Teatro di Rifredi dal 9 al 12 febbraio 2017 “André e Dorine” della compagnia basca Kulunka Teatro. Garbiñe Insausti and Jose Dault, autori e interpreti dello spettacolo, hanno fondato Kulunka Theatre nel 2010 con l’obiettivo di creare spettacoli senza confini, con un linguaggio che trascende la parola, un linguaggio che appassiona e diverte. Un teatro di gesti in cui le maschere fungono da ponte verso un mondo di accattivante poetica visiva. Maschere espressive, piene di vita che aprono le porte della fantasia per condurci in un universo in cui tutto è possibile.
André e Dorine sono una coppia di anziani che, come molte altre, vive tranquillamente nella routine e nella monotonia che si è creata dopo tanti anni di matrimonio.Due suoni echeggiano nel loro piccolo salotto, il frenetico ticchettio della vecchia macchina da scrivere di André e la musica del violoncello di Dorine, che si muove ondeggiando sulle note. Improvvisamente c’è una storia da riscrivere ed è proprio la loro, perché quella comune, dopo tanti rituali quotidiani e tante passioni condivise è stata cancellata dalla malattia di Dorine: l’Alzheimer. André cerca disperatamente di riscriverla questa storia, per non dimenticarla e raccontarla a Dorine, perché lei possa ritrovare la memoria perduta, facendo riaffiorare il loro passato felice e spensierato, obbligandoli così a ricordarsi chi furono, per riconciliarsi con chi sono. Ricordarsi di quanto si sono amati per continuare ad amarsi.
André e Dorine ci porta al dramma di una malattia che distrugge i ricordi: è difficile per coloro che dimenticano, ma forse è peggio per coloro che sono cancellati dalla memoria di una persona cara. Senza cadere mai nel facile sentimentalismo, momenti drammatici e dolorosi si alternano ad altri poetici e comici in questo emozionante spettacolo ricco di tenerezza, dove non è necessaria la parola né la mimica facciale perché si parla forte e chiaro con il linguaggio del corpo e l’uso sapiente delle maschere.
“André e Dorine” è stato visto in questi sei anni dalla sua creazione in 20 paesi diversi dal Nepal a Cuba, dall’Argentina agli Stati Uniti passando per la Russia e il Cile e la reazione del pubblico è stata la stessa confermando che le emozioni sono universali, che le emozioni non conoscono differenze culturali e linguistiche. Si è riso e pianto allo stesso modo in ogni continente.
PER INFORMAZIONI — 055/422.03.61 – www.toscanateatro.it
PREZZI — Ingresso intero € 16,00 – ridotto € 14,00
PREVENDITA — Teatro di Rifredi dal lunedì al sabato (ore 16:00 – 19:00) | biglietteria@toscanateatro.it
Box Office in tutti i punti del circuito e www.boxol.it | Il Teatro di Rifredi è un punto Box Office.
“ALTRE DIREZIONI”: IL DIBATTITO PER I DIRITTI ARRIVA IN PALCOSCENICO
Ludopatia, cannabis terapeutica, carcere e sessualità delle persone disabili. Sono queste le tematiche al centro di “Altre direzioni”, lo spettacolo firmato dall’Associazione Culturale I Folli che va in scena mercoledì 8 febbraio 2017 alle 21 al Teatrodante Carlo Monni di Campi Bisenzio (piazza Dante 23). Scritto e interpretato da Caterina Meniconi, con la regia di Linda Lucherini, il lavoro si configura come una riflessione su quelle problematiche sociali che possono essere raccolte sotto la definizione di “dibattito sui diritti”, ed è liberamente tratto dal libro omonimo di Enzo Brogi, proponente della prima legge regionale approvata in Italia per l’uso terapeutico della cannabis e di quella contro il gioco d’azzardo patologico (Edizioni Clichy). L’evento fa parte della nuova rassegna “Teatro nel Teatro”, durante la quale il palcoscenico del Teatrodante accoglierà il pubblico trasformandosi in un vero e proprio ridotto (ingresso 10€).
A proposito delle tematiche sottese alla rappresentazione, gli autori spiegano: “Uomo, essere umano, 80% di acqua, agglomerato di passioni, covo di istinti, magma sottomesso al proprio fallibile volere. O forse c’è di più? In quanti modi l’uomo tenta di definirsi? Quanti errori commette nel disperato tentativo di giungere a un fragile e pallido equilibrio? E in tutto questo, fra definizioni che non gli appartengono, sensazioni che non sa controllare e soddisfare, contingenze che lo rendono succube inconsapevole di se stesso prima ancora che degli altri, l’essere umano, quello vero, che fine fa?”. La musica, scritta ed interpretata dal cantautore Simone Baldini Tosi, è non solo elemento che accompagna la performance dell’attrice in scena, ma anche protagonista in perfetto accordo e dialogo con quanto sta accadendo. Alle canzoni originali che vanno ad aprire la tematica, si aggiungono le molteplici forme in cui il musicista si insinuerà nella narrazione, dai suoni evocanti contesti reali, alla rumoristica, fino a vere e proprie battaglie dove il connubio corpo-voce-suono si verificherà appieno. Ingresso 10 euro. Per ulteriori informazioni www.teatrodante.it.