CORONAVIRUS. Tende per il pre-triage davanti agli ospedali della Toscana. Le decisioni in sede regionale. A Livorno il sindaco Salvetti fa il punto della situazione

Ci saranno tende attrezzate in maniera specifica per un pre-triage delle persone che si presenteranno negli ospedali. E’ una delle misure che sono state prese dalla Regione Toscana per affrontare nei propri territori la possibile emergenza dovuta al diffondersi del coronavirus. I tamponi finora effettuati in Toscana hanno comunque avuto esito negativo. Le tende saranno fornite, agli ospedali che ne faranno richiesta, dalla protezione civile. Una di queste tende, ad esempio, sarà installata anche davanti all’ospedale di Livorno: così è stato detto nel corso di un incontro convocato dal sindaco della città Luca Salvetti  insieme ad alti dirigenti comunali e a persone dello staff di vertice dell’Asl locale. Durante l’incontro è stata chiesta una dotazione speciale per i medici di medicina generale e pediatri di famiglia: una richiesta che praticamente è stata avanzata nel momento stesso in cui la task force toscana che segue la situazione decideva una dotazione pari a 600mila mascherine. Sempre a livello regionale è stato anche deciso che i laboratori di virologia e microbiologia saranno in funzione 24 ore su 24, sette giorni su sette.

L’incontro a Livorno del sindaco Luca Salvetti con la stampa (erano presenti anche alcuni rappresentanti dei medici) è servito per fare il punto della situazione nella città portuale toscana (quanto alla presenza del porto, dell’arrivo e lo sbarco-imbarco di merci e persone, e della forte presenza di autotrasportatori per il momento non ci sono indicazioni per una loro eventuale limitazione, quindi è esclusa l’adozione di interventi speciali). Il sindaco ha spiegato che la macchina comunale è pronta per affrontare qualsiasi eventuale emergenza, anche la peggiore, e che è necessario chiedere a tutti grande responsabilità, soprattutto a fronte di una situazione in continua evoluzione. 

Il sindaco – invitando alla calma – ha parlato sotto un maxi schermo con il decalogo dettato dal ministero della Sanità quale prevenzione contro il coronavirus ed ha subito precisato che a Livorno non ci sono casi di contagio né persone in osservazione.

Nel frattempo sono stati attivati monitoraggi, contatti con l’Asl, con le scuole, con le Rsa, per una costante verifica della situazione. “Ad ora non ci è richiesto di stravolgere la nostra vita” ha detto Salvetti, a differenza di quanto sta accadendo in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna dove la presenza di focolai e contagi ha prodotto l’attivazione di procedure straordinarie come l’isolamento in quarantena di 50mila persone suddivise in undici diversi comuni. Quindi a Livorno – vista la situazione attuale – gli istituti scolastici restano aperti, ma vengono bloccate le gite e le attività didattiche fuori dalla scuola. Aperti anche altri luoghi pubblici come i teatri e i cinema. Dal punto di vista sanitario è stata una dottoressa dello staff direzionale dell’Asl Toscana Nord Ovest, Lisanna Baroncelli, a fornire indicazioni sui comportamenti da tenere. Rivolgersi al proprio medico in caso di necessità e per informazioni comporre – opzione 1 – il numero verde 800556060. E comunque, da ora in avanti, a Livorno ci saranno bollettini di aggiornamento della situazione per informare in modo corretto ed evitare le fake news che invadono i social.