CORONAVIRUS. La primavera è in fiore, come il glicine di Villa Bardini. Contro la solitudine dell’emergenza Sandro Lombardi recita (sui social) poesie famose di Palazzeschi, Montale, Govoni
‘Concerto di poesia’ per la massima fioritura del glicine a Villa Bardini. In occasione dello spettacolo, offerto proprio in questi giorni, dallo sbocciare dei fiori rosa e viola la Compagnia Lombardi-Tiezzi propone, dal 25 aprile 2020, ogni sabato per quattro settimane, sui canali social di Villa Bardini (Instagram @VillaBardini / Facebook @VillaBardini), un video di circa un minuto con la lettura di altrettante poesie famose che accompagnano le immagini girate da Stefano casati tra il verde di questo splendido parco che si affaccia su Firenze. La serie, intitolata ‘Poesie dal giardino Bardini’, prosegue la collaborazione della celebre compagnia teatrale con la Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron che risale al 2016 con le prime letture dal vivo ‘Live! Il teatro del racconto’. In questa occasione Sandro Lombardi, voce tra le più conosciute della prosa italiana e protagonista di molte letture Rai ‘Ad Alta voce’, recita liriche famose di Aldo Palazzeschi, Eugenio Montale, Corrado Govoni.
‘’Vogliamo rispondere – dichiara Lombardi – alla solitudine di questo periodo attivando una relazione dialogica con il luogo, anche questa volta, ‘immersi” nell’ambiente ospitante nonostante l’impossibilità di esserci fisicamente. Come ad ogni primavera, la Compagnia ha voluto rendere omaggio all’ armonia e alla bellezza del giardino, attraverso la poesia. La natura è il tema scelto, sempiterna musa dei poeti’’.
‘’Mai come in questo periodo così difficile – dichiara il presidente della Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron Jacopo Speranza – l’arte, la letteratura e la cultura ci sono venuti in aiuto rendendo meno faticose le nostre quarantene. Per questo motivo abbiamo ritenuto opportuno offrire al pubblico dei social, visto che il giardino è ancora chiuso, un momento di grande suggestione. E’ un modo per cercare di dimenticare quello che abbiamo passato e per guardare con un po’ di fiducia a quello che ci riserverà il futuro’’.