Condividere le azioni e fare rete per promuovere il turismo sostenibile nelle isole dell’Arcipelago Toscano. L’impegno del Parco con il presidente Sammuri e il direttore Burlando
Si intensificano gli sforzi dell’Ente Parco verso una piena attuazione di politiche ed iniziative per promuovere forme di turismo sostenibile nell’Arcipelago Toscano. L’impegno si colloca all’interno del percorso di certificazione volontaria rappresentato dalla Carta Europea del Turismo Sostenibile nelle Aree Protette (CETS) e coordinata da EUROPARC Federation, con il supporto di Federparchi. (Sopra il titolo: l’isola di Giannutri) / ph. Roberto Ridi).
Nei giorni scorsi, anche attraverso modalità in remoto, adottate nel rispetto della particolare situazione epidemiologica che si sta vivendo, i vertici dell’Ente Parco hanno avviato una fase di ascolto e di confronto con i diversi stakeholder, pubblici e privati, in merito alle future azioni da condividere e da realizzare per promuovere la fruizione e affermare una vera e propria strategia di sviluppo turistico sostenibile.
Martedì 20 ottobre 2020 all’isola di Capraia, mercoledì 21 ottobre all’isola del Giglio e giovedì 22 ottobre all’isola d’Elba, amministratori locali, albergatori, aziende agricole e di maricoltura, gestori di diving center, operatori economici, associazioni ambientaliste e culturali hanno condiviso con il Parco Nazionale obiettivi strategici e priorità per la valorizzazione del territorio dell’arcipelago toscano.
Ne è scaturito un ricco dibattito in cui è stato analizzato quanto è stato fatto negli ultimi cinque anni e come potranno essere individuati nuovi obiettivi e nuove strategie. Un confronto molto interessante nel corso del quale è stato ricorrente il riferimento alla necessità di implementare la mobilità sostenibile, di migliorare la qualità della vita dei residenti e dei turisti in termini di efficienza dei servizi, di costruire reti tra i diversi soggetti portatori di interessi, di investire maggiormente sulla tutela delle risorse ambientali individuate quali preziosi servizi ecosistemici.
“Ho registrato con piacere un generale apprezzamento per quanto l’Ente Parco è stato in grado di realizzare negli ultimi anni – ha sottolineato il presidente del Parco Nazionale Giampiero Sammuri – ma ancor più mi ha colpito il rinnovato entusiasmo e la disponibilità di molti operatori economici a costruire nuove alleanze e nuove opportunità di collaborazione allo scopo di mettere in campo progetti ed azioni che portino ovviamente un vantaggio economico agli operatori medesimi, ancorché attraverso modalità attente e rispettose dei beni ambientali e storico-culturali che contraddistinguono le isole dell’arcipelago toscano”.
La Carta Europea per il Turismo Sostenibile nelle Aree Protette (CETS) è uno strumento metodologico ed una certificazione che permette una migliore e più consapevole gestione della fruizione turistica in territori di elevato pregio naturalistico e storico-culturale. L’elemento centrale della Carta è la collaborazione tra tutte le parti interessate a sviluppare una strategia comune ed un piano d’azione per lo sviluppo turistico, sulla base di un’analisi approfondita della situazione locale. L’obiettivo è la tutela del patrimonio naturale e culturale e il continuo miglioramento della gestione del turismo nell’area protetta a favore dell’ambiente, della popolazione locale, delle imprese e dei visitatori.
“Il percorso di ascolto avviato – afferma il direttore del PNAT Maurizio Burlando – proseguirà nei prossimi mesi con ulteriori fasi, via via più approfondite, dedicate all’individuazione delle progettualità che andranno a sostanziare il nuovo piano di azione quinquennale della CETS. Tale certificazione, infatti, ha durata quinquennale ed il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano è chiamato a rinnovare questo prestigioso riconoscimento per il periodo 2021- 2025, capitalizzando le esperienze maturate a partire dal 2015.”
In termini sinergici e di coerenza programmatoria è stato stabilito che il processo partecipato della CETS e gli obiettivi progettuali individuati nel contesto delle politiche