“Concerti per la ripresa”: il 23 luglio Daniele Gatti dirige l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e sceglie il Novecento francese. Il 30 luglio gran finale con Fabio Luisi sul podio
Terzo concerto di Daniele Gatti con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai per la rassegna “Concerti per la ripresa”. Giovedì 23 luglio 2020 alle 20.30, all’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino, in diretta su Radio3 e in streaming sul portale di Rai Cultura, Gatti interpreterà importanti pagine del Novecento francese: le Danses per arpa e archi di Claude Debussy, solista l’arpista dell’OSN Margherita Bassani, Mystère de l’instant per archi, cimbalom e percussioni di Henry Dutilleux e la Sinfonia n. 2 in re maggiore per orchestra d’archi e tromba ad libitum di Arthur Honegger.
Direttore musicale dell’Opera di Roma, dell’Orchestra Mozart e Consulente artistico della Mahler Chamber Orchestra, Gatti (sopra il titolo al teatro San Carlo di Napoli, ph. L. Romano) ha svolto importanti incarichi stabili presso le orchestre del Concertgebouw di Amsterdam e dell’Accademia di Santa Cecilia, la Royal Philharmonic Orchestra e la Royal Opera House di Londra, e dirige abitualmente molte fra le maggiori formazioni sinfoniche, fra le quali i Berliner e i Wiener Philharmoniker, la Symphonieorchester des Bayerisches Rundfunk e la Filarmonica della Scala.
Il concerto si apre con il dittico Danza sacra – Danza profana, che fu composto da Debussy nel 1904, su richiesta della celebre fabbrica di strumenti musicali Érard, con l’intento di lanciare l’arpa cromatica, da poco creata. Accomunate dal ricorso a un linguaggio modale volutamente arcaizzante, quasi sognando una generica ed enigmatica Grecia antica, le due tessere sono decisamente distinte come carattere. Scrivendone a Manuel de Falla Debussy sottolineò tanto questa diversità quanto la continuità determinata dalla “concatenazione fra la ‘gravità’ della prima e la ‘grazia’ della seconda”. L’invenzione di Érard non ebbe successo, e tuttora le Dansessono eseguite con la normale arpa diatonica, che ha in esse uno dei pilastri del suo repertorio.
Si prosegue con Henri Dutilleux: durante la sua lunghissima vita (1916-2013) il compositore francese si è posto nella cultura musicale come una sorta di ponte costantemente aggiornato e quanto mai autorevole fra il Novecento storico e le avanguardie del secondo dopoguerra. In Mystère de l’instant, scritto nel 1989, le sonorità eterogenee di archi, percussioni e un cimbalom definitivamente sottratto al folclore magiaro creano un clima arcano e senza tempo, come indica il titolo.
In chiusura Arthur Honegger: abitualmente etichettato come componente del Gruppo dei sei, del quale fu tra gli esponenti principali insieme con Francis Poulenc e Darius Milhaud. In realtà la sua posizione si distanziò sensibilmente da quella degli altri musicisti del gruppo, del quale specialmente nel periodo fra le due guerre mondiali condivise la reazione antiromantica e antiespressionista, ma non la tendenza ironica e scherzosa. Commissionata nel 1937 da Paul Sacher per la sua Orchestra da camera di Basilea, la Sinfonia n. 2 fu terminata soltanto nel 1941. Il carattere grave e raccolto del lavoro, destinato a un’orchestra d’archi con l’aggiunta opzionale di una tromba, riflette probabilmente il disagio di Honegger di fronte alle catastrofi europee e alle vicende della guerra, specialmente per l’invasione e la sconfitta della Francia a opera della Germania nazista. Lo stile è quello volutamente oggettivo del maggior Honegger, nutrito di contrappunto e di ritmica vigorosa non meno di quanto avviene nelle sue partiture per grandi organici sinfonici.
I “Concerti per la ripresa” si concluderanno giovedì 30 luglio con Fabio Luisi, sul podio dell’OSN Rai per un’altra rassegna novecentesca, dedicata a musiche di Aaron Copland e Dmitrij Šostakovič.
Per motivi legati all’emergenza sanitaria, durante tutto il ciclo di “Concerti per la ripresa”, per i professori dell’OSN Rai, per gli artisti e per tutte le persone coinvolte, saranno attuate le necessarie norme di sicurezza e non sarà previsto l’accesso in sala del pubblico. La musica firmata Rai arriverà comunque nelle case di tutti gli italiani attraverso Radio3 e il portale di Rai Cultura, che trasmetteranno in diretta e in streaming tutti gli appuntamenti.