Colore, storie e creatività: il percorso artistico di Stefano Casini, disegnatore e autore di fumetti. Un racconto in prima persona all’Università Popolare di Rosignano Solvay fra graphic novel e tavole che sembrano quadri
Nella Sala dei Concerti dell’Università Popolare di Rosignano Solvay, nella stessa struttura che ospita anche il Teatro, è arrivato domenica 17 febbraio 2019 un protagonista di eccezione: Stefano Casini, rosignanese (anche se adesso abita a Cecina), disegnatore e autore di fumetti di fama internazionale. Un incontro nel corso del quale si è parlato dei suoi libri, ma non in merito ad un volume in particolare. Insieme all’artista Umberto Falchini, che ha coordinato il pomeriggio, Casini si è raccontato a tutto tondo. E’ intervenuta anche l’assessora alla cultura del Comune di Rosignano Marittimo, Licia Montagnani.
Il racconto si è dipanato da quando, bambino, Stefano scoprì la passione per i fumetti, seguendo un percorso che l’ha portato per diversi anni lontano dalla Toscana (Milano per l’esattezza, dove si è occupato di design e moda), per poi “ritornare a casa” e dedicarsi a tempo pieno alla sua arte. Perché è semplice dire disegnatore o autore di fumetti. Per poterlo fare bisogna essere dei veri artisti, capaci di calarsi nella realtà della sceneggiatura (se si illustra una storia pensata da altri) oppure, se soggetto e disegno sono i propri, di interpretare fino in fondo, raccontandoli uno ad uno, i personaggi e soprattutto il contesto storico e sociale nel quale una determinata storia va a dipanarsi. L’editore Bonelli, il personaggio di Nathan Never, il marinaio tosco-còrso, o meglio metà livornese e metà còrso, Nero Maccanti, i quattro racconti di “Hasta la victoria”, ma anche “Di altre storie e altri eroi”, una storia ambientata proprio a Rosignano con personaggi del luogo oppure “Gli anni migliori” nei quali è ancora Rosignano a fare da sfondo, ma anche”La lama e la croce” presentato a Lucca Comics & Games 2018 e il primo western presentato invece a inizio 2019 ad Angouleme. Falchini chiedeva e, nella Sala dell Musica, Casini ha risposto dando anche una breve lectio magistralis su come nasce un graphic novel.
L’incontro, il terzo dedicato agli autori di fumetti, rientra in una serie di eventi curati da Andrea e Marcello Gattini. Perché in quella Sala si parla di arte in generale, di musica, di cinema, di storia locale… Si organizzano mostre, si proiettano documentari… Un modo di fare cultura insieme ai cittadini, raccontando frammenti di un territorio che attorno Teatro Solvay e alle attività ad esso collegate, è cresciuto a partire dal lontano 1928 quando il teatro venne edificato. Un luogo, l’immenso edificio del Teatro Solvay al centro della Città Giardino, attorno al quale un paese che non c’era, essendo nato dal nulla attorno alla fabbrica Solvay, è diventato comunità. Un luogo, la Sala della Musica o dei concerti, che quando si apre per eventi come quello con Stefano Casini, diventa una vera e propria Casa della Cultura.