Check-up del Duomo e del Campanile di Giotto
Un complesso monumentale maestoso che a partire da lunedì 7 novembre 2016 è sottoposto a lavori di monitoraggio delle superfici marmoree esterne (nelle foto per gentile concessione dell’Opera di Santa Maria del Fiore). Accade a Firenze e i monumenti coinvolti sono il Duomo, il Campanile di Giotto e la Cupola del Brunelleschi. Gli interventi, secondo il programma tecnico, dovrebbero concludersi nel giro di un paio di settimane. Per questo in Piazza Duomo è arrivata una autogru con un braccio di 104 metri per permettere al personale dell’Opera di Santa Maria del Fiore di raggiungere anche le zone più alte della Cupola del Brunelleschi e del Campanile di Giotto, quest’ultimo alto più di 84 metri.
L’approfondimento sul Campanile di Giotto. Per la prima volta, poi, il Campanile sarà sottoposto a un check-up completo per accertarne le condizioni di conservazione e la capacità di resistenza sismica. Su mandato dell’Opera di S. Maria del Fiore si è infatti costituito un gruppo scientifico-tecnico che a partire da questo mese, nell’arco di un anno, dovrà analizzare sistematicamente il monumento nelle sue caratteristiche costruttive, nella staticità, nel sistema di fondazione, del degrado dei materiali, il quadro fessurativo, le condizioni del terreno su cui appoggia e appunto anche la capacità di resistenza sismica. La singolarità della costruzione impone la massima attenzione alle operazioni diagnostiche e alle prove statiche e dinamiche, che si avvarranno della tecnologia più avanzata disponibile a livello internazionale. I lavori saranno svolti in collaborazione con la Soprintendenza ai beni architettonici. Il coordinamento è del prof. Gurrieri, già componente con Renato Lancellotta del Comitato Internazionale della Torre di Pisa. Fra gli esperti vi sono, oltre al professor Lancellotta, importanti studiosi di vari atenei italiani tra cui Spinelli, Dei, Ripepe, Coli, Garzonio, Giorgi. Il gruppo di studio è stato insediato dal presidente dell’Opera, Franco Lucchesi.
Nel corso dei secoli. Ma torniamo al programma generale di monitoraggio in corso. Dal 2015, il controllo delle facciate esterne dei monumenti è passato da annuale a semestrale, quindi alla fine e all’inizio dell’inverno. Si tratta di una manutenzione che viene effettuata ogni anno dall’Opera di Santa Maria del Fiore, fin dalla sua fondazione avvenuta nel 1296, che permette di verificare in dettaglio lo stato di conservazione delle facciate e individuare i possibili degradi, dovuti principalmente alle intemperie, e di programmare gli interventi di manutenzione e restauro. Fin dalla edificazione dei monumenti di Piazza Duomo era usanza che gli operai dell’Opera verificassero lo stato delle superfici marmoree calandosi dall’alto in cordata, come dei veri e propri alpinisti. Questi operai, che possiamo vedere al lavoro nella “Bottega del restauro dell’Opera”, in via dello Statuto, a due passi dal Duomo, sono gli eredi diretti degli scalpellini rinascimentali che realizzavano le decorazioni scultoree e architettoniche della cattedrale e del campanile e che oggi si dedicano al mantenimento e alla conservazione di questo patrimonio.