C’era una volta il Palio Marinaro, ecco il libro di Ermanno Volterrani
Sabato 4 marzo 2017, alle ore 17, alla Libreria Erasmo, via degli Avvalorati, 62, appuntamento con il libro di Ermanno Volterrani “C’era una volta il Palio Marinaro” (Carmignani Edizioni). Oltre all’autore interverrà Otello Chelli, autore della prefazione.
Il libro – “Livorno, quale realtà avulsa dalla Toscana e, quindi, dall’Italia che abbiamo contribuito ad unificare con la ribellione insita nel nostro impetuoso e generoso carattere – la città, da sola, si ribellò e dette vita alle gloriose giornate di maggio del 1848, sfornando un gran numero di patrioti che si unirono a Mazzini e Garibaldi per fare l’Italia – non esiste più . Una conclusione che qualcuno potrà contestare, ma che possiamo verificare persino nei tradizionali centri della livornesità quali il Mercato Centrale e la stessa piazza Cavallotti, dove raramente si sente pronunciare il nostro fatidico “boia de!”.
Detto ciò, questo nuovo romanzo di Ermanno Volterrani è un’autentica, nostrana sinfonia fantasy. Sì, è questo, a mio parere, il filone nel quale collocare C’era una volta… il Palio Marinaro, seppure ogni riga di questa storia sia coniugata con quella che fu la Ricca Città delle Nazioni e con alcune realtà che hanno creato una valanga di leggende sulla Livorno sotterranea” (estratti della Prefazione di Otello Chelli).
Ermanno Volterrani nasce a Vada nel 1958, poi si trasferisce a Livorno, dove vive e lavora. Al suo attivo: il romanzo Da giugno a settembre (Pisa, 2006), la raccolta di testimonianze paterne Albania, racconti di un cavalleggero (Pisa, 2008), La mia amica triglia, racconti di poesie in labronico vernacolo (Livorno, 2010) e Gastone Biondi, storia e segreti del ponce al “rumme” (Livorno, 2012), Sulla spalletta del Ponte Novo (Cascina, 2014). Suoi racconti e poesie si sono affermati in molti concorsi letterari. Ha scritto, per il Corriere di Livorno e la rivista Il Pentagono, articoli di storia e tradizioni labroniche. Volterrani cura un sito web personale con tutte le sue (numerose) attività.