C’è da salvare. La Fondazione CdR di Firenze finanzia lo studio per recuperare l’antica Badia di Settimo
C’è da salvare un importante monumento toscano e la Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze ha deciso così di finanziare lo studio di fattibilità e funzionale, per il recupero della Badia di Settimo, uno dei complessi monastici più importanti d’Europa. Il consiglio della Fondazione ha deliberato uno stanziamento di 40mila euro per questo scopo ed affiderà a breve l’incarico per poter avere la documentazione in tempi rapidi. ‘’Abbiamo deciso di rispondere immediatamente – ha dichiarato il direttore generale della Fondazione CRF Gabriele Gori – all’appello che il sindaco di Scandici Sandro Fallani ha rivolto alle istituzioni a causa dei rischio di crolli imminenti per il complesso monumentale che risale al decimo secolo ed è abbandonato da oltre 20 anni. Riteniamo che il suo recupero non sia importante solo da un punto di vista artistico, ma possa avere anche riflessi occupazionali con la realizzazione della foresteria della vicina Scuola Superiore di Magistratura. Una soluzione richiesta dalla stessa Scuola e sollecitata pubblicamente dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella’’.
‘’Le richieste del territorio sono importanti – ha proseguito Gori – soprattutto quando affrontano tematiche e progetti che possono avere riflessi concreti sul piano economico ed occupazionale’’.
Tra le principali opere presenti nel complesso monumentale della Badia ci sono l’abside rinascimentale e i due tondi affrescati con l’Angelo e l’Annunziata di Domenico Ghirlandaio (1440-1494); l’altare monumentale realizzato nel 1639 dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, opera di Pietro Tacca (1577-1640), e il ciborio in bassorilievo di Giuliano da Maiano (1432-1490).