Cambio di progamma per l’Orchestra Nazionale della Rai per il concerto del 17 febbraio (in replica il18). Con l’entrata in vigore del codice arancione in Piemonte, necessario utilizzare un’orchestra ridotta. E al posto di Angela Denoke (Indisposta), arriva Mihoko Fujumura specialista del repertorio wagneriano

I canti della nascita di una storia d’amore e quelli che accompagnano la fine della vita verso la pacificazione. Accosta due cicli vocali diversi, rispettivamente di Richard Wagner e di Johannes Brahms – i Wesendonck-Lieder e Vier ernste Gesänge (Quattro canti seri)  il concerto dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai in programma giovedì 17 febbraio 2022 alle 20.30 all’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino, trasmesso in diretta su Radio3 e in live streaming sul portale di Rai Cultura. Replica venerdì 18 febbraio alle 20.

Il programma (vedi post precedente), che originariamente prevedeva l’esecuzione del Castello del principe Barbablù di Béla Bartók, è stato modificato in seguito all’ingresso del Piemonte in zona arancione e alle relative necessità di distanziamento sul palco, che impediscono l’impiego di un organico orchestrale molto ampio, come quello previsto dall’opera del compositore ungherese. Protagoniste le voci del mezzosoprano Mihoko Fujimura (foto sopra il titolo) – che sostituisce Angela Denoke, indisposta– e del basso-baritono Matthias Goerne. Dirige Gergely Madaras.

Mihoko Fujumura – specialista del repertorio wagneriano che ha cantato anche al Festival di Bayreuth, dove ha debuttato nel 2002 e dove è ritornata negli anni successivi incarnando anche Brangäne in Tristan und Isolde e Kundry nel Parsifal – interpreta i Wesendonck-Lieder. Le pagine sono il frutto del burrascoso amore tra Richard Wagner e Mathilde Wesendonck, moglie del mecenate Otto Wesendonck e autrice delle poesie messe in musica dal suo amato tra il 1857 e il 1868. E se il testo non segna certo un vertice nella letteratura poetica germanica, la musica di Wagner riesce invece a restituire pienamente l’idillio umano e sentimentale che pervadeva le vite dei due amanti all’inizio della loro storia, destinata a finire, ma anche a lasciare altre indelebili tracce, come le immortali pagine del secondo atto di Tristan und Isolde.