Bobo Rondelli “firma” un nuovo album in uscita a metà giugno. Si chiamerà “Storie Assurde” ed è registrato e suonato insieme agli amici di Musica da Ripostiglio
Assurdo. Dal latino absurdus, la voce è dotta e vuol dire “stonato, dissonante”. Prima ancora che insensato, contrario alla ragione, se volete stravagante o paradossale. Quante volte ci capita, nella vita di tutti i giorni, di vedere o sentire cose e pensare “ma questo è assurdo!”. Parole, fatti, storie che si perdono nelle vie del centro o si liquefanno nella rete dei social. Mistificazioni dolenti di una realtà che ritroviamo affine ben oltre quegli schermi: negli sguardi rubati, nelle confidenze intime, nei ricordi e nelle dicerie, in certe perversioni, nelle emozioni sboccate, o meglio sbocciate anche da una presa in giro, come dalla leggerezza dei momenti che spezzano la routine. Edonistici e riflessivi.
Lo sapete che una tesi si può dimostrare anche per assurdo? Cioè partendo dal suo opposto, per arrivare al dunque, che poi tante volte la verità la nascondiamo pure a noi stessi. Ma state accorti, perché un libro di racconti sotto forma di canzoni sta per arrivare: si chiamerà Storie assurde ed è il nuovo disco di Bobo Rondelli. Uscirà a metà giugno, come un anticipo d’estate che riconoscerete già dai suoi ritmi. Prendete la canzone d’autore e mischiatela con lo swing, immaginate un tono irriverente e testi politicamente scorretti, dove l’ironia racconta un mondo di vizi e maldicenze, oltraggi e trasgressioni, con un realismo che sconfessa l’adesione ipocrita a certi valori solo sventolati. E poi fa ridere, Bobo è in forma e in pace con la sua voglia di non prendersi sul serio, rispolverando alcuni dei suoi “ciuchi di battaglia”: da Storie assurde a Dal balcone, li rivisita con il pop-swing di Musica da Ripostiglio, la band maremmana con cui Bobo ha appena ultimato la registrazione del disco, sotto la mano sapiente di Davide Fatemi. Finalmente, per la prima volta in studio anche brani che da anni Bobo esegue dal vivo, tipo Bella chiappona o Il gigolò di Rotterdam, ma insieme a loro non mancano nuove creazioni che non vediamo l’ora di farvi scoprire.
La produzione è firmata The Cage, che ancora una volta si lega all’etichetta The Saifam Group per questo disco. Sarà un nuovo capitolo della discografia solista dell’artista livornese, cominciata nel 2001 con Figlio del nulla, dopo i tre dischi pubblicati con gli Ottavo Padiglione (a cui si è aggiunto Ultima follia/Best a bestia nel 2003), e proseguita con altre perle come Disperati, intellettuali, ubriaconi, Per amor del cielo, o l’omaggio a Piero Ciampi, da livornese a livornese. Cantautore, ma anche attore, Bobo ha lavorato con il regista Paolo Virzì, che lo ha reso protagonista nel documentario (uscito nel 2009) L’uomo che aveva picchiato la testa e gli ha dato una parte nel film La prima cosa bella del 2010. Al 2019, invece, risale l’uscita di Cos’hai da guardare, il romanzo autobiografico di Bobo Rondelli, che ora è pronto per tornare sui palchi con un nuovo album, a tre anni di distanza dal precedente Cuore libero. Perciò restate sintonizzati, ne sentirete delle belle, anzi di assurde.