Balagàn Café nel giardino della Sinagoga di Firenze. Nuovo appuntamento il 14 giugno fra visite guidate, libri, aperitivo musicale e percussioni

Terzo appuntamento di questa estate  2022 giovedì 14 luglio con la decima edizione del Balagàn Café nel giardino della Sinagoga di Firenze (ingresso libero da via Farini, 6 a partire dalle ore 19). 

Prosegue con un successo la speciale kermesse culturale estiva, organizzata dalla Comunità Ebraica di Firenze e dal Comitato Rete Toscana ebraica in collaborazione con il Museo ebraico di Firenze, con il sostegno della Regione Toscana. Il Balagan per dieci giovedì dallo scorso 30 giugno e fino all’1 settembre animerà le serate d’estate fiorentine.

L’iniziativa è stata realizzata grazie al contributo di Fondazione CR Firenze nell’ambito del bando artistico e culturale. L’edizione del Balagan di quest’anno dal titolo “Toscana: Crocevia di culture” guarderà all’Europa, tristemente martoriata dalla guerra e al ruolo che i nostri territori hanno oggi e hanno avuto nella storia nel viaggio delle persone, delle culture, della storia. Il progetto, inserito nell’Estate Fiorentina del Comune di Firenze, è stato cofinanziato dall’Unione Europea – Fondo Sociale Europeo, nell’ambito del Programma Operativo Città Metropolitane 2014-2020. 

Giovedì 14 luglio avranno luogo le visite guidate alla Sinagoga e al Museo ebraico, al costo di 10 euro dalle ore 19,30 alle 21, tenute da operatori dedicati; per partecipare è necessaria la prenotazione al numero 055290383.

Questa terza serata del Balagàn Café 2022, dedicato ai luoghi crocevia di culture, esplora percorsi fra Italia e Israele. 

Dalle ore 19,30 l’aperitivo musicale, il “Muzika Shelanu” con Umberto Lascar (chitarra) e Milka Caro (voce),  con un repertorio di classici della canzone israeliana. 

Alle ore 20,30 il dialogo con Shulim Vogelmann e Paola Messori, curatrice del volumeLampo all’alba”, una raccolta della poetessa israeliana Lea Goldberg, edito da Giuntina. Il volume comprende poesie scritte fra il 1948 e il 1955 all’ombra della seconda guerra mondiale, in un momento in cui la poesia era soprattutto strumento di diffusione di idee e di coesione nazionale. A differenza di altri autori Lea Goldberg (Könisberg 1911- Gerusalemme 1970) ha mantenuto la scrittura lontana dai clamori, lasciando che la sua generazione, “chiamata a combattere grandi guerre e battaglie di ogni genere, trovasse nella poesia un luogo privato, il quale non si contrappone per forza al pubblico, ma esiste legittimamente accanto a esso” (Tuvya Ruebner). L’accurata edizione di Paola Messori mira a presentare un’ampia scelta dell’opera originale. A seguito delle poesie e di un ricco apparato critico, la cui dovizia di dettagli illumina ulteriormente i versi della Goldberg e gli eventi della sua esistenza, spesa tra l’Europa e Israele. Insieme a Paola Messori ci sarà Shulim Vogelmann che ha fondato la collana “Israeliana” per Giuntina traducendo dodici romanzi dall’ebraico e oggi è amministratore della casa editrice 

Alle ore 21,30 il concerto di Lyron Meyuhas (foto a sinistra): torna a Firenze la talentuosa percussionista e vocalist israeliana che ha già affascinato il pubblico del balagàn tre anni fa. Liron è una giovane musicista, ma già riconosciuta internazionalmente come virtuosa del “Handpan”, una percussione interamente in metallo capace di creare ritmi e melodie sorprendenti. Presenta un programma dal suo ultimo album “La Gitana”, carico di influenze fra musica araba ed ebraica, jazz e world music. Il lineup del concerto: Liron Meyuhas (voce e percussioni), Manuela Iori (piano e clarinetto) e Simone Solazzo (chitarra e violino)

L’apericena a cura di Michele Hagen e Jean Michael Carasso sarà un’esperienza di gusto e cultura ispirata alle ricette del mondo ebraico. Si potranno degustare: le Melanzane alla giudìa, giudìe per eccellenza perché portate sul continente dagli ebrei cacciati dalla Sicilia spagnola durante l’Inquisizione. Le avevano adottate dalla cucina arabo-siciliana mentre i cristiani non le consumavano, per paura del colore nero. In Italia, sul continente, cominceranno ad essere consumate da tutti abbastanza tardi, e l’Artusi stesso le loda, pur scrivendo che sono “cibo da ebrei”. A seguire le Zimmes: verdure a pezzetti cotte e condite con zucchero, cannella, miele. Spesso fatto di carote, che sono di buon augurio, questo piatto festivo è in uso nelle comunità askenazite e fa parte dei contorni o antipasti delle feste, in particolare del capodanno ebraico il cui menù deve comportare molte cose dolci. 

A completare il tutto il Challah: il pane briosciato (leggermente dolce) degli ebrei, di tutte le feste e dello shabbat, profumato, morbido e ottimo da gustare ancora caldo, intrecciato e dorato, comune a tutte le comunità ebraiche del mondo sotto diverse forme. Come sempre le bevande e gli aperitivi sono a cura del Balagan Bistrot Café.

Per l’apericena i posti sono limitati ed è obbligatoria la prenotazione su https://www.jewishflorence.it/mostre-ed-eventi/ (offerta di partecipazione consigliata 10 euro).

Per informazioni:
firenzebraica@operalaboratori.com
055290383
www.firenzebraica.it

Sinagoga e Museo ebraico
Via Luigi Carlo Farini 6 – 50121, Firenze
Tel. +39 0552989879
Email firenzebraica@operalaboratori.com

Orari Museo

Dal 1 giugno al 30 settembre: da domenica a giovedì 10 -18,30 – venerdì 10 – 17

La biglietteria chiude 45 minuti prima
Il Sabato e in occasione delle festività ebraiche la Sinagoga e il Museo sono chiusi ai visitatori.