
Aspettando Genius Loci in Santa Croce: Enzo Fileno Carabba con “Le vite sognate del Vasari” e Marcello Fois con “L’invenzione degli italiani” protagonisti degli ultimiate incontri (rispettivamente il 20 e il 22 settembre)
Gli autori presenteranno le loro riletture originalissime di due testi molto diversi – Le vite del Vasari e Cuore di De Amicis – che hanno segnato in modi e tempi diversi l’identità culturale italiana.
Gli appuntamenti, in programma rispettivamente lunedì 20 settembre e mercoledì 22 settembre 2021 alle 18.30 nel cenacolo, si inseriscono nel programma del Festival Genius Loci, nato per coinvolgere artisti e intellettuali nella reinterpretazione del patrimonio spirituale, artistico, e storico di San-ta Croce, per poter legare la conservazione della memoria alla compren-sione del presente e alla progettazione del futuro.
L’iniziativa, organizzata da Controradio, dall’associazione Controradio Club e dall’Opera di Santa Croce, in collaborazione con l’associazione cul-turale La Nottola Di Minerva con il contributo del Comune di Firenze per Estate Fiorentina 2021, il patrocinio della Città Metropolitana di Firenze, con il supporto di Gucci, propone un programma interdisciplinare di quali-tà in un contesto unico al mondo.
Enzo Fileno Carabba propone una rilettura originale e fantastica de Le Vite di Giorgio Vasari, un testo straordinario, che raccoglie esistenze fondative della nostra civiltà artistica. Ispirato dalle Vite vasariane, compie un lavoro da archeologo narrativo: coglie in ciascuna di esse dei varchi da cui far germogliare episodi, fantastici eppure plausibili, e ci mostra i più grandi artisti rinascimentali in una luce nuova ed emozionante. Nel corso della presentazione verranno letti brani del volume dedicati ai grandi artisti che hanno lavorato in Santa Croce.
Marcello Fois guida alla riscoperta e alla rilettura civile di Cuore di Edmondo De Amicis. uno dei libri più amati ma anche più criticati della nostra letteratura, che – proprio per le sue motivazioni profondamente etiche – riporta anche a Dante e alla missione della Commedia. “Oggi purtroppo lo si legge un po’ meno, ma dovremmo tornare a farlo, proprio in virtù della critica che più spesso gli è stata rivolta: essere buonista – so-stiene Fois riferendosi a Cuore – Si tratta infatti dell’unico classico italiano che non sia scaturito da esigenze prettamente letterarie ma da un impegno etico preciso: De Amicis ha inventato gli italiani, ha espresso le possibili coordinate di un popolo nel caos di differenze apparentemente irriconcilia-bili”.
Per info e prenotazioni: www.santacroceopera.it