Artigianato e Palazzo per il Museo di Doccia: raccolta fondi per rendere fruibile al pubblico 8mila opere in porcellana, 13mila disegni e molto altro

La futura riapertura del Museo Richard Ginori di Sesto Fiorentino darà il segnale di avvio di un grande rilancio del valore storico e artistico del manufatto italiano. “Nel nostro piccolo vogliamo contribuire a tenere alta l’attenzione perché il Museo di Doccia venga presto riaperto per ricordare al mondo da dove ha inizio il Made in Italy” hanno dichiarato Giorgiana Corsini e Neri Torrigiani, che da ventiquattro anni sono mecenati del settore artigiano, sostenendo il valore del fatto a mano attraverso l’organizzazione della mostra Artigianato e Palazzo – promossa dall’Associazione culturale Giardino Corsini – che riunisce ogni anno circa 90 artigiani “chiamati a mostrare dal vivo le varie tecniche di lavorazione nelle quali eccellono”.  Un’attività di valorizzazione delle eccellenze artistiche svolta nel tempo anche a sostegno ed in collaborazione con alcune prestigiose istituzioni, come la Galleria del Costume di Palazzo Pitti, il Museo “La Specola”, l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, il Museo della Ceramica di Montelupo Fiorentino.

Dell’importanza di fare del Museo di Doccia (foto in alto sopra il titolo, ph. Arrigo Coppitz), recentemente acquistato dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, un simbolo per una nuova stagione della tradizione artigianale italiana, si è parlato durante un incontro organizzato Artigianato e Palazzo che ha riunito,venerdì 2 gennaio 2018 a Milano, i rappresentanti del MiBACT, delle istituzioni pubbliche del territorio toscano (Regione Toscana, Comune di Sesto Fiorentino, Comune di Firenze) e dell’Associazione Amici di Doccia.

Nasce così il nuovo progetto “Artigianato e Palazzo per il Museo di Doccia”, una grande raccolta fondi che Giorgiana Corsini e Neri Torrigiani hanno pensato di dedicare all’Associazione Amici di Doccia, dopo aver partecipato all’incontro organizzato da Confindustria Firenze con il ministro Dario Franceschini durante il G7 della Cultura di Firenze del marzo 2017, affinché una collezione di valore inestimabile, come quella del Museo di Doccia, tornasse a essere fruibile al grande pubblico: 8.000 opere in porcellana, ceramica, maiolica, terracotta, piombo; oltre 13.000 tra disegni, lastre di metallo incise, pietre cromolitografiche, modelli in gesso, sculture in cera.

2 Interno museo Richard Ginori credits Museo di Doccia-Arrigo Coppitz
Un manufatto conservato nel Museo (foto di Arrigo Coppitz, particolare)

Un’iniziativa a sostegno della riapertura del Museo di Doccia che vedrà coinvolto il numeroso pubblico e le aziende sostenitrici della XXIV edizione di Artigianato e Palazzo, al Giardino Corsini di Firenze dal 17 al 20 maggio 2018.

LE INIZIATIVE / RACCOLTA FONDI. A fronte di una offerta minima di 8,00 euro all’ingresso (6,00 per i ragazzi tra i 12 ed i 18 anni, i più piccoli entrano gratuitamente), il pubblico potrà visitare la Mostra. Sarà possibile anche donare un ulteriore contributo attraverso l’innovativo dispositivo “Donachiaro”, allestito nel Giardino Corsini nei giorni della manifestazione: si tratta di un vero e proprio “sportello digitale” – progettato da Itineris Italia – che permette di effettuare versamenti in contanti, con bancomat o carte di credito… una sorta di bancomat al contrario.
Inoltre, da martedì 3 aprile, in tutti i 35 punti vendita Unicoop Firenze in Toscana nei quali è attivo il servizio Box Office, sarà possibile effettuare una donazione liberale e ricevere un titolo di accesso per visitare Artigianato e Palazzo al Giardino Corsini dal 17 al 20 maggio.

Il ricavato di tutte queste iniziative sarà donato all’Associazione Amici di Doccia che destinerà l’intero contributo a favore del Museo.

Infine, per l’occasione, il designer fiorentino Duccio Maria Gambi, tornato in Italia dopo un’entusiasmante attività artistica all’estero, realizzerà 20 opere numerate e prodotte da Artigianato e Palazzo, il cui ricavato sarà sempre a favore della raccolta fondi per il Museo di Doccia.
Duccio Maria Gambi selezionerà alcuni oggetti dalle collezioni Richard Ginori, che saranno immersi e intersecati da cubi e volumi di cemento che ne lasceranno esposte alcune parti e specifici dettagli. “…la sfida sta proprio qui: usare il cemento duro e crudo come forziere e scudo per esaltare le porcellane attraverso la sublimazione delle parti che le compongono e che concorrono alla loro bellezza. Il risultato di ogni processo è un oggetto complesso e finito, in cui elementi singoli della collezione Richard Ginori, che non vivono mai da soli, acquistano un valore in sé e vengono esaltati astraendoli dall’insieme funzionale dell’oggetto. È un’operazione in bilico fra alto artigianato, design e gesto artistico: ma proprio questa poliedrica identità ci dice la sua indiscutibile contemporaneità.”
Come scrive Silvana Annichiarico, direttore Triennale Design Museum di Milano, nella presentazione del progetto.

L’Associazione Giardino Corsini torna con questo progetto a rinnovare il suo ruolo fondamentale nella promozione e nel sostegno di realtà culturali, che in passato l’ha vista promotrice di importanti progetti, come il crowfdunding “Adotta un libro!” in collaborazione con la Soprintendenza Archivistica per la Toscana e l’Archivio di Stato di Firenze nel 2005, o “Roberto Capucci ed il Casentino” del 2008, che ha coinvolto lo stilista nel progetto Tessile e Sostenibilità ideato da CNR-Ibimet per promuovere la lavorazione delle fibre vegetali del territorio, e ancora il crowdfunding del 2012 “Leitmotif” in collaborazione con il Centro di Ricerca, Produzione e Didattica Musicale “Tempo Reale” che ha permesso la realizzazione di un concerto di musica contemporanea.

Museo Richard-Ginori della Manifattura di Doccia, Sesto Fiorentino
Il Museo Richard-Ginori della Manifattura di Doccia custodisce tre secoli di storia del gusto e del collezionismo, rappresentando un unicum a livello internazionale grazie alla ricchezza e alla continuità storica del suo patrimonio, che racconta i segreti della più antica manifattura di porcellana ancora attiva in Italia.
STORIA
Nel 1754 il fondatore della fabbrica Carlo Ginori crea una galleria appositamente affrescata all’interno della manifattura con lo scopo di esporre i modelli scultorei e i migliori saggi della produzione. Nel 1864 la raccolta storica – ormai estesa a numerose sale – viene aperta al pubblico. Nel 1896 Augusto Richard diviene nuovo proprietario della manifattura Ginori e nasce la Società Ceramica Richard-Ginori. Negli anni cinquanta del Novecento la proprietà decide di trasferire la produzione e il Museo dalla località di Doccia alla vicina piana di Sesto Fiorentino. Il nuovo complesso museale, progettato da Pier Niccolò Berardi e Fabio Rossi ed inaugurato nel 1965, rappresenta una rara testimonianza del razionalismo architettonico in Toscana.
COLLEZIONE
La collezione del Museo Richard-Ginori della Manifattura di Doccia è notificata come complesso di eccezionale interesse storico artistico dal 1962. Comprende circa 8000 oggetti in porcellana e maiolica databili dal 1737 al 1990, un’importante raccolta di modelli scultorei in cera, terracotta, gesso e piombo dal XVIII al XX secolo, lastre in metallo incise e pietre litografiche per la stampa dei decori, un archivio di documenti cartacei e disegni (300 dei quali appartenenti al fondo Gio Ponti), una biblioteca storica, una biblioteca moderna specialistica e una fototeca.
Rari manufatti del primo periodo, ma anche prodotti seriali di illustri nomi del design industriale italiano, oggetti di lusso e di uso quotidiano, sono allestiti in ordine cronologico e per sezioni tematiche che testimoniano l’evolversi degli stili artistici, del costume, della scienza, delle tecniche produttive e dell’imprenditoria dal Settecento ai giorni nostri.
Tra i capolavori del percorso espositivo: una rarissima raccolta di sculture in cera, calchi di opere dei maggiori maestri fiorentini del Settecento; la Venere de’ Medici, l’Arrotino e l’Amore e Psiche in porcellana bianca, repliche in scala al vero dei celebri marmi degli Uffizi; le eclettiche maioliche per le Esposizioni Universali; le ceramiche Art Déco di Gio Ponti, direttore artistico di Richard-Ginori dal 1923 al 1930, maestro nel valorizzare le più raffinate tecniche tradizionali in uso a Doccia con forme e decori autenticamente moderni.
SVILUPPI RECENTI
Il Museo di Doccia è chiuso al pubblico dal maggio 2014, a seguito del fallimento nel 2012 della precedente proprietà della Richard-Ginori 1735 s.p.a, che deteneva il 100% dell’edifico e della collezione museale. Nel 2012 il vincolo di notifica già esistente era stato ampliato ed istituito il vincolo pertinenziale, che lega la collezione all’edificio di Sesto Fiorentino. Nel 2013 la società Kering acquisisce il ramo produttivo d’azienda e il marchio Richard-Ginori, mentre il Museo resta nelle mani della curatela fallimentare. Dopo due gare d’asta andate deserte, il 30 marzo 2017, in occasione del G7 della Cultura di Firenze, il Ministro Dario Franceschini annuncia l’intenzione del MiBACT di acquistare il Museo. Tra novembre e dicembre 2017 l’edificio e le collezioni del Museo di Doccia sono ufficialmente acquistati dallo Stato e il CIPE (Comitato Interministeriale Programmazione Economica) stanzia 1,9 milioni per gli interventi più urgenti di ristrutturazione. Il MiBACT affiderà la gestione del Museo a una fondazione mista pubblico-privata in via di costituzione.
ASSOCIAZIONE AMICI DI DOCCIA
Amici di Doccia è un’associazione culturale senza fini di lucro, costituita nel luglio del 2003 con sede a Firenze, nata dal desiderio di appassionati, studiosi e collezionisti di creare un centro di ricerca sulla ceramica della Manifattura di Doccia, per approfondirne e promuoverne la conoscenza in Italia e all’estero. L’associazione promuove la ricerca attraverso la pubblicazione di cataloghi e della rivista annuale Quaderni e l’organizzazione di mostre, incontri e scambi culturali con musei, enti ed associazioni sul territorio e all’estero, con le quali condivide la missione di tutela e valorizzazione del patrimonio storico artistico in un’ottica di stimolo reciproco.
A seguito della chiusura del Museo di Doccia, l’Associazione si è impegnata nella ricerca di una soluzione, promuovendo il dialogo fra istituzioni pubbliche e soggetti privati. In parallelo, a causa delle condizioni precarie dell’edificio che contiene le raccolte, si è adoperata per il trasferimento dei documenti cartacei del Museo presso l’Archivio di Stato di Firenze e di un nucleo di 80 modelli in cera – che rischiava di andare perduto per sempre – in un ambiente climatizzato all’interno dello stabilimento Richard-Ginori.

ARTIGIANATO E PALAZZO
Da oltre 23 anni l’Associazione Giardino Corsini, senza scopo di lucro, organizza e promuove la mostra mercato Artigianato e Palazzo, sotto la guida degli ideatori Giorgiana Corsini e Neri Torrigiani, impegnandosi nella valorizzazione e preservazione della qualità delle eccellenze artigianali italiane e internazionali.

2 Giardino Corsini dall’alto
Il Giardino Corsini di Firenze visto dall’alto

Consapevoli dell’estremo valore del fatto a mano e dell’importante patrimonio di conoscenza e tecniche tramandato da ogni maestro artigiano, gli organizzatori scelgono ogni anno una nuova selezione di circa novanta tra i migliori artigiani provenienti dalle varie regioni d’Italia ma anche dall’estero, che mostrano le loro abilità nel seicentesco Giardino Corsini di Firenze, aperto al pubblico per l’occasione.
Tra le Limonaie e i viali dalle forme geometriche del giardino all’italiana realizzato da Gherardo Silvani, gli artigiani ricreano un angolo delle loro botteghe per far scoprire al pubblico lavorazioni tradizionali riproposte dal vivo e spesso rese attuali da tecnologie e design contemporanei, ma anche l’estrema cura nella scelta di materie prime ricercate e nella realizzazione dei dettagli, che rendono ogni manufatto una vera e propria opera d’arte irripetibile.
La volontà è quella di far comprendere il valore dell’artigiano nel contesto culturale ed economico attuale, di rivalutare la sua importanza in un momento di crisi del settore manifatturiero, per secoli un punto di forza del nostro Paese e che lo ha reso celebre in tutto il mondo.
Artigianato e Palazzo nelle precedenti edizioni ha riunito a Firenze oltre 674 maestri artigiani in rappresentanza di 149 mestieri diversi, tra cui: lavorazione della ceramica, molatura del vetro, sbalzo dell’argento, intaglio del legno, restauro degli arazzi, doratura di cornici e sculture, liuteria, lavorazione della scagliola, tornitura, intreccio della paglia, tessitura, intarsio delle pietre dure, lavorazione orafa e molti altri ancora.
Per ammirarli arriva al Giardino Corsini un pubblico numeroso e attento, che in 23 anni ha superato i 149.000 visitatori.
Tra le principali iniziative che si svolgono durante i 4 giorni di mostra, sempre molto apprezzate dal pubblico sono:

la “Mostra Principe” dedicata al percorso creativo di un importante brand italiano, che ha reso l’artigianato la chiave del suo successo internazionale, ricordando la eccezionale presenza di Gucci, Bulgari, Vacheron Constantin, Fabriano, Il Bisonte, Roberto Capucci, Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella, Loretta Caponi. La Mostra Principe 2018 sarà dedicata ad un importante marchio storico italiano e sarà presentata nel mese di marzo;
il concorso “Blogs & Crafts i giovani artigiani e il web” – realizzato in collaborazione con la Fondazione Ferragamo e The Student Hotel – che unisce “saper fare” e “saper comunicare” con la volontà di promuovere la crescita di 10 talentuosi artigiani under 35 e la loro affermazione nel mercato globale, che ogni anno vengono selezionati da una speciale Giuria e partecipano gratuitamente alla Mostra, affiancati da alcuni fra i migliori blogger per documentare live blogging il loro lavoro ma anche quello degli altri maestri presenti e gli eventi principali della manifestazione;
“Ricette di Famiglia” – realizzato in collaborazione con Richard Ginori, Riccardo Barthel e Desinare – un appuntamento quotidiano che combina la cultura gastronomica contemporanea con i sapori e la cucina del passato, tra presentazioni di libri, show cooking e degustazioni.
Inoltre, ogni anno vengono assegnati il “Premio Perseo – Banca CR Firenze” all’espositore più apprezzato dal pubblico e il “Premio del Comitato Promotore” per lo stand giudicato più bello dal Comitato Promotore Internazionale.
Per l’attività di promozione dell’alta qualità dell’artigianato Made in Italy, Artigianato e Palazzo, è stato invitato a partecipare ad importanti mostre in contesti internazionali, tra cui ricordiamo “Italia in Giappone 2001” a Tokyo e Osaka, “ArtisansPassion 2002” a Parigi e per l’“Anno della Cultura Italiana 2013” è stata appositamente prodotta la mostra “Hats on Film/Il Cappello nel Cinema” allestita all’Istituto di Cultura Italiana di Los Angeles.
La XXIV edizione di Artigianato e Palazzo si terrà dal 17 al 20 maggio 2018 al Giardino Corsini di Firenze.
Le iscrizioni per gli artigiani che vogliono partecipare alla Mostra sono aperte fino alla fine di febbraio, mentre quelle per partecipare al concorso “Blogs & Crafts i giovani artigiani e il web” fino alla metà di marzo.

Per maggiori informazioni www.artigianatoepalazzo.it

ARTIGIANATO E PALAZZO XXIV edizione
17/18/19/20 maggio 2018
Orario continuato 10/20
Giardino Corsini
Via della Scala, 115 | Firenze

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