Al Teatro del Giglio di Lucca va in scena “Lucia di Lammermoor”, la prima opera romantica. Michael Güttler dirige l’ORT, interpreti principali Sarah Baratta, Alessandro Luongo e Alessandro Luciano, regia di Stefano Vizioli
Il capolavoro romantico di Gaetano Donizetti, Lucia di Lammermoor, va in scena al Teatro del Giglio venerdì 22 febbraio 2019 alle 20.30 e domenica 24 febbraio alle 16.00 nel nuovo allestimento realizzato dal Teatro di Pisa in coproduzione con Opéra Nice Côte d’Azur, e nuova è la coproduzione che vede insieme a Pisa il Teatro del Giglio.
La regia è di Stefano Vizioli, che si è ispirato a un allestimento da lui stesso curato nel 2002 per il Saint Louis Opera Theater e riproposto successivamente nel 2006 all’Opera di Sainkt Gallen; scene su bozzetti di Allen Moyer, disegno luci di Michele Della Mea.
Sul podio dell’Orchestra della Toscana c’è Michael Güttler, direttore di vaglia che lavora da molti anni con la Wiener Staatsoper ed è direttore ospite stabile del Teatro Mariinsky di San Pietroburgo.
- I tre interpreti principali sono giovani artisti ormai affermati sui maggiori palcoscenici nazionali e internazionali: nel ruolo di Lucia il soprano Sarah Baratta; suo fratello Enrico è il baritono Alessandro Luongo, che proprio a Lucca nel 2001 con Il cappello di paglia di Firenze di Nino Rota (primo titolo del Progetto Opera Studio) ha dato inizio alla sua importante carriera; nel ruolo di Edgardo, il tenore Alessandro Luciano. Con loro, sul palcoscenico del Giglio, Carlos Natale è lord Arturo Buclow, Andrea Comelli è Raimondo Bidebent, Alisa è Valeria Tornatore, Normanno Didier Pieri. Il Coro Ars Lyrica è preparato da Marco Bargagna.
- Venerdì 22 febbraio alle ore 18, nel ridotto del Teatro del Giglio, si terrà la presentazione dell’opera a cura di Alberto Mattioli, critico musicale de «La Stampa» (l’ingresso è libero e gratuito, fino a esaurimento posti).
Molti i tratti di specialità di questa Lucia: l’opera verrà infatti eseguita nell’edizione critica sull’autografo di Jesus Lopez Cobos, con il ripristino quindi di molti dei numerosi tagli solitamente in uso, e, per la scena della pazzia, vi sarà il suono particolarissimo e straniante della glass-harmonica di Sascha Reckert, lo strumento a bicchieri inventato da Benjamin Franklin e voluto da Donizetti per la prima dell’opera al San Carlo di Napoli (1835), poi perlopiù sostituito dal flauto.
Tratto da uno dei grandi romanzi storici di Walter Scott (The Bride of Lammermoor) e ambientato in Scozia, nel castello di Ravenswood, Lucia di Lammermoor segnò il primo incontro di Donizetti con Salvatore Cammarano. Considerata la prima immortale opera romantica del teatro italiano, del romanticismo Lucia di Lammermoor ha tutte le caratteristiche: odi fra casate e ricatti familiari, apparizioni spettrali, passione, follia e morte. Fiaba cupa, affascinante e commovente, dove la protagonista è predestinata al delitto e alla pazzia, Lucia di Lammermoor è sempre stata un cavallo di battaglia per interpreti leggendarie, partire dalla prima Lucia della storia, Fanny Tacchinardi Persiani, fino a Maria Callas, Renata Scotto, Joan Sutherland, Mariella Devia, solo per citare alcune delle grandi dive che si sono cimentate con questo tragico personaggio, «una donna – annota Stefano Vizioli – oppressa da un potere maschile che la perseguita la soffoca e l’annienta per conseguire i propri scopi e i propri interessi». Casi come quello di Lucia, prosegue ancora Stefano Vizioli nelle sue note di regia «si hanno purtroppo in tutte le epoche; a una definizione storica troppo filologica, ho personalmente reputato interessante individuare un côté più “borghese” della vicenda, un mondo ottocentesco, con le sue miopie e ristrettezze, gretto e maschilista, legato al mito del potere e del denaro, pronto a sacrificare affetti e onore per conseguire un effimero successo».
La programmazione del Teatro del Giglio è resa possibile grazie al fondamentale e irrinunciabile sostegno del Comune di Lucca cui si aggiungono gli apporti del Ministero dei beni e delle attività culturali e della Regione Toscana, e il prezioso contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, oltre all’impegno di Fondazione Banca del Monte di Lucca, Lucar, Unicoop Firenze, EGO Wellness Resort e Banco BPM.
Biglietti (da 15 a 50 euro) in vendita alla Biglietteria del Teatro del Giglio (tel. 0583.465320 – email biglietteria@teatrodelgiglio.it) dal mercoledì al sabato con orario 10.30-13 e 15-18 e online su www.teatrodelgiglio.it.