A Jazz Supreme: sei appuntamenti (dal 15 ottobre) in Sala Vanni. Primo concerto con tromba e pianoforte di Luca Aquino e Giovanni Guidi
Un capolavoro. Un disco talmente elevato che lo stesso Coltrane lo definì come la sua offerta a Dio. Uscito nel febbraio del 1965 “A Love Supreme” è – e continua ad essere – fonte d’ispirazione e guida di “A Jazz Supreme”: la rassegna del Musicus Concentus co-diretta da Fernando Fanutti e Simone Graziano che quest’anno giunge alla sua V edizione. In scena, sul palco della Sala Vanni di Firenze, sei appuntamenti che raccontano la migliore scena jazzistica contemporanea.
Il primo concerto, previsto per venerdì 15 ottobre, vede protagonista la nuova coppia del jazz italiano: Luca Aquino e Giovanni Guidi (foto sopra il titolo), tromba e pianoforte, due talenti, con alle spalle svariate esperienze internazionali, sbocciati in tempi diversi ma uniti da passioni identiche. Una su tutte: la canzone. Entrambi si definiscono infatti “cantanti mancati” e non a caso il loro album di debutto, pubblicato dalla rivista Musica Jazz in allegato al numero dello scorso maggio, si intitola “Amore bello”, dall’omonima canzone di Claudio Baglioni, inclusa nell’album insieme a “Un giorno dopo l’altro” di Luigi Tenco, a più usuali standard jazzistici come “Over The Rainbow”, “I Fall In Love Too Easily” e “What A Wonderful World” di armstronghiana memoria, oltre a pezzi scritti a quattro mani dai due protagonisti.
Il gruppo She’s Analog – previsto invece per venerdì 22 ottobre – nasce a fine del 2018 con la precisa volontà di esplorare una volta di più le possibilità sonore offerte da una particolare declinazione del trio bassless. L’idea è quella di una musica creata collettivamente che, a partire da uno spunto compositivo sempre più esile, si arricchisce di un’improvvisazione sempre più radicale. Il loro album di debutto “What I bring What I Leave” è uscito lo scorso anno per Auand records e quello in Sala Vanni sarà una dei primi live di presentazione.
Da anni Ada Montellanico, cantante e compositrice tra le più importanti e originali del panorama italiano, nelle sue varie formazioni predilige gli ottoni, strumenti dalle sonorità verso cui nutre una particolare attrazione e affinità. In questa nuova avventura musicale – prevista per venerdì 29 ottobre – sceglie al suo fianco Michel Godard, artista poliedrico e grande sperimentatore, uno dei più straordinari tubisti nonché unico in assoluto suonatore di serpentone.
WeTuba, questo il nome di questa nuova avventura musicale che presenterà in Sala Vanni, vede inoltre la presenza di tre musicisti che attualmente rappresentano l’espressione più all’avanguardia del giovane jazz italiano, Simone Graziano al pianoforte, Francesco Ponticelli al contrabbasso e Bernardo Guerra alla batteria. Straordinari artisti con cui Ada Montellanico collabora da vari anni in diverse sue formazioni. Un organico originale che attraverso la scrittura di nuove composizioni, vuole enfatizzare la costruzione e l’intreccio delle linee melodiche dei vari strumenti. We Tuba è anche un disco (uscito nel 2021 per Incipit) che può vantare anche la presenza di Paolo Fresu alla tromba e al filicorno.
Nel successivo appuntamento della rassegna, previsto per venerdì 5 novembre, il protagonista è Gabrio Baldacci, sul palco della Sala Vanni per presentare “Nina”, un disco triplo che raccoglie tutte le sue anime sonore. Nel triplo album un decennio di musica viene diviso in tre capitoli: Solo,Tambrio (in duo con Stefano Tamborrino alla batteria), e Mr Rencore (in trio con Beppe Scardino al sax baritono e Daniele Paoletti alla batteria). Un concerto che in realtà racchiude in sé tre differenti live.
Il “Monumental duo” di Roberto Ottaviano Alexander Hawkins “From Africa to the Eternity”, venerdì 12 novembre, è un esempio piuttosto emblematico di come abbiano inteso ed intendano far musica ed occupare il loro posto nel jazz questi due grandi artisti: in più frangenti lo si potrebbe definire lirico, nelle sue atmosfere raccolte e riflessive, ma nessuno dei due si ferma sull’altro ad indugiare sulla nota d’effetto.
Standard e composizioni originali (che naturalmente risentono delle rispettive e condivise esperienze con musicisti africani , americani ed europei), si alternano in un flusso che è dominato dal magistrale interplay fra due menti musicali sofisticate e poetiche. Il risultato giunge a vertiginose altezze raramente apprezzabili dal vivo, sia in Italia che in tutta Europa.
Venerdì 19 novembre, insieme a Music Pool, la rassegna ospita Zoe Pia “Shardana”: un progetto che è il giusto e auspicato equilibrio tra follia e razionalità, passione e sentimento, radice e fiore. Shardana è un coraggioso innesto di linguaggi, repertori e suoni a cavallo tra il jazz di oggi, l’improvvisazione e l’etnia.
Zoe Pia in quartetto con straordinari musicisti (Roberto De Nittis per il Top Jazz di Musica Jazz è stato votato come Nuovo Talento Italiano 2019) saprà farci vivere atmosfere che spezzano la linea spaziotemporale facendo vivere passato, presente e futuro in un “qui e ora” sonoro.
Le attività dell’Associazione Musicus Concentus beneficiano del contributo di Ministero della Cultura, Regione Toscana, Comune di Firenze, Città Metropolitana di Firenze e sono sostenute da Fondazione CR Firenze con il contributo di Intesa Sanpaolo.
A JAZZ SUPREME – quinta edizione
Sala Vanni, Piazza del Carmine 14, Firenze
Inizio concerti ore 21:15
Maggiori informazioni e aggiornamenti
http://www.musicusconcentus.
Biglietti 13 € + d.p
Biglietto intero alla cassa la sera dell’evento (se disponibili) 20 €