Livorno: il sindaco Salvetti illustra il piano per regalare una nuova prospettiva a Piazza Garibaldi e zone limitrofe
Piazza Garibaldi a Livorno. Il sindaco Luca Salvetti interviene con una dichiarazione sugli interventi dell’Amministrazione Comunale in piazza Garibaldi e zone limitrofe:
“Taglio dei rami bassi degli alberi per ampliare la visione complessiva della piazza, nuova illuminazione entro le prossime settimane con uno specifico progetto di Engie, pulizia complessiva degli spazi comuni con idropulitrice, punto ascolto della Polizia Municipale a disposizione, al momento, tre volte a settimana, riapertura delle baracchine chiuse a partire dai weekend di Effetto Venezia con affidamenti a soggetti non commerciali o di somministrazione, ma legati ad attività culturali e artigianali, perimetrazione dell’area compresa tra piazza della Repubblica, piazza dei Mille e piazza XX Settembre, che permetterà di regolare gli orari di chiusura e della vendita di alcolici.
Questo è quello che sta facendo l’Amministrazione Comunale per regalare una nuova prospettiva a piazza Garibaldi e zone limitrofe. Un piano organico in un’area delicata che negli ultimi anni ha visto una trasformazione dei connotati stessi del quartiere.
Questo è quello che ci compete e che vogliamo fare a tutti i costi. Poi c’è la parte dell’ordine pubblico che da tempo vede impegnate le forze dell’ordine coordinate dal questore e con gli imput chiari arrivati dai comitati di ordine e sicurezza, un lavoro che si è intensificato e dal quale noi ci aspettiamo un contributo decisivo per riconsegnare l’intera zona alla normalità. Di conseguenza meno reati, meno risse e più percezione di sicurezza.
Il tutto in un quadro estremamente complesso nel quale chi fa politica solo ed esclusivamente per i propri interessi elettorali non può e non deve inserirsi con strumentalizzazioni di bassa lega. Su questo fronte è bene ricordare che i livornesi da sempre sono pronti a riconoscere chi agisce perchè vuole bene alla città e chi va in giro approfittando del disagio per provare a guadagnare spiccioli di consenso in vista di una tornata elettorale e poi, magari, dopo aver perso, sparisce senza più curarsi dell’interesse pubblico.”