CORONAVIRUS. La moda, le sfilate, l’eccellenza del Made in Italy: cosa accadrà di qui a settembre? Intanto le sarte di Ermanno Scervino cuciono gratis mascherine e camici

E’ arrivata primavera, poi giungerà anche l’estate. L’Italia è attanagliata dall’emergenza coronavirus, muoiono tante persone, migliaia sono i contagiati. Ma sicuramente, come in tanti altri frangenti tragici, ce la faremo. E dobbiamo farcela soprattutto come sistema-Paese, per far ripartire l’economia di cui il settore moda è uno dei motori, grazie all’esportazione e al Made in  Italy che ovunque nel mondo è sinonimo di eccellenza. Nei giorni scorsi Pitti Immagine ha confermato l’appuntamento di metà giugno 2020 con Pitti Uomo (dal 16 al 19 alla Fortezza da Basso di Firenze), che sarà accompagnato anche dalla piattaforma digitale E-Pitti Connect. A Milano l’interrogativo riguarda la fashion week maschile, sempre nel mese di giugno, mentre si guarda ancora più avanti a settembre, quando sono in calendario le sfilate donna primavera-estate 2021: sfilate maschili ristrette, digitali o insieme uomo e donna nella seconda metà di settembre? La Camera della Moda (sopra il titolo, foto dalla pagina Fb) è al lavoro e guarda al dopo (e al Governo), a quando l’Italia aprirà di nuovo e ci sarà bisogno di ripartire in velocità. In quesa fase è tutto in movimento nel senso che si ipotizzano scenari diversi in modo da essere in grado di affrontare qualsiasi eventualità. Certamente la stagione in corso, ovvero la primavera-estate 2020, è in sofferenza: nei negozi sono già arrivati le precollezionii e i primi capi estivi, ma la chiusura conseguente all’emergenza coronavirus ha bloccato le vendite, cancellando di fatto una fetta della produzione della filiera del fashion. Prima di chiuderci in casa, dal 10 marzo, nelle vetrine si vedevano già da almeno due settimane gli accessori colorati, i bouquet floreali degli abitini leggeri, le fantasie tropicali, i verdi, i gialli, i rosa, gli azzurri,,, tutti declinati in quelli che sono i colori tipici della primavera. Sembra che in questo momento, comunque, lo shopping online della moda continui a funzionare. Del resto un piccolo capriccio modaiolo serve all’umore e alla nostra economia. Ce la faremo sicuramente. Ma intanto restiamo a casa per aiutare, come fanno le sarte della maison toscana Ermanno Scervino che – come riportato dal Corriere Fiorentino (21 marzo 2020) -nelle loro abitazioni cuciono gratis mascherine e camici. In questo modo aiutiamo e ci aiutiamo. Soltando stando tutti uniti  riusciremo a vedere la luce in fondo al tunnel del Covid-19. (elisabetta arrighi)