Concluso il living lab dei 21 giovani finalizzato alla scrittura del dossier di candidatura (consegna al Mibact entro il 2 marzo) di Volterra a Capitale Italiana della Cultura 2021. Il focus è sulla Ri-generazione urbana
Si è conclusa una delle tappe più importanti e attese del percorso di candidatura di Volterra Capitale Italiana della Cultura 2021, con la fine dei lavori del living lab che da giovedì 6 febbraio 2020 ha coinvolto 21 giovani provenienti da tutta Italia. I risultati ottenuti saranno materiale imprescindibile per la scrittura del dossier ufficiale di candidatura, che sarà consegnato al MiBACT entro il prossimo 2 marzo 2020. Divisi in cinque gruppi di lavoro, i ragazzi hanno lavorato sui punti chiave della candidatura (Volterra storica, Volterra inclusiva, Volterra digitale/innovativa, Volterra che cura e “Volterritorio”), a cui hanno partecipato anche cittadini e associazioni inviando progetti e proposte per la Ri-generazione umana, tema della candidatura.
I partecipanti (7 volterrani, 7 toscani e 7 provenienti dal resto d’Italia) sono stati selezionati con una call aperta dal Comune di Volterra insieme al Comitato Promotore, guidati dal progettista culturale Massimiliano Zane. Parte del living lab è stato dedicato alla scoperta della storia e del patrimonio, e delle unicità di Volterra, in una fitta serie di appuntamenti che hanno scandito i giorni di permanenza. Un momento fondamentale del percorso della residenza dei giovani è stato il Town Meeting che si è tenuto al Centro Studi Santa Maria Maddalena della Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, coordinato da Maddalena Rossi del team di Avventura Urbana e dai facilitatori Giorgia Turchetto, Emilio Aquino, Alessandro Furiesi e Francesco Zollo, a cui ha partecipato tutta la cittadinanza e che si è concluso con una restituzione pubblica del risultato degli otto tavoli di lavoro.
In questa occasione, il direttore della candidatura Paolo Verri ha sottolineato “la straordinaria partecipazione di associazioni, enti e istituzioni che ci hanno inondato di visioni, proposte, idee concrete e sogni, espressione dell’enorme potenzialità di un territorio che ha voglia di mettersi in gioco e di costruire insieme un grande progetto partecipativo per il proprio futuro”.
Tutti i lavori sono stati seguiti dal team operativo composto da Cinzia de Felice con Cecilia Bergamaschi, Alessandro Furiesi e Francesco Zollo.
L’esperienza con i ventun giovani del Living Lab si è conclusa lunedì 10 febbraio 2020 con la restituzione dei lavori al Comitato Promotore composto da Comune di Volterra, Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, Cassa di Risparmio di Volterra, Società della Salute, Casa di Reclusione di Volterra, Diocesi di Volterra, Consorzio Turistico Volterra Valdicecina, ProVolterra, Volterra-Detroit Foundation, Club Unesco.
Fondamentale in questa fase il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra che ha ospitato i lavori presso il Centro Studi Santa Maria Maddalena e della Volterra-Detroit Foundation che ha ospitato i giovani in residenza e di tutte le associazioni e realtà che hanno accolto con calore e scandito queste giornate.
Volterra è uno dei comuni più piccoli a presentare la candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2021 e in Toscana ha avuto il sostegno di 40 Comuni del territorio compreso tra Pisa, Livorno e Siena. Al centro della candidatura c’è il tema della Ri-generazione umana.
Questa prima importante fase del percorso di candidatura di Volterra a Capitale Italiana della Cultura 2021, si conclude anche con la soddisfazione di un grande consenso ottenuto alla BIT di Milano dove il Consorzio Turistico Volterra Val di Cecina Valdera ha presentato il progetto che a partire da Volterra, è riuscito a coinvolgere 40 comuni del territorio.
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