Modigliani ebreo livornese: storia familiare e formazione di un genio. Due giorni di convegno (22 e 23 gennaio) al Museo di Storia naturale di via Roma. Genealogia, foto, scuola, bagitto

“In tanti finora hanno pensato che Amedeo Modigliani fosse un “livornese per sbaglio”, nato qui, ma diventato genio grazie a Parigi. Così come si è sempre poco riflettuto sul fatto che fosse ebreo. In realtà Modigliani era un livornese e un livornese ebreo “quintessenziale”. Diventato quello che è diventato anche grazie alla sua formazione di ebreo nella comunità ebraica livornese e più in generale nella comunità di Livorno, che ha una storia unica e particolare, un passato di città moderna, cosmopolita, crocevia di genti e culture diverse ”. 

Ed è per questo che, ha spiegato l’assessore alla Cultura Simone Lenzi, per coronare un lavoro partito con la mostra al Museo della Città “Modigliani e l’avventura di Montparnasse. Capolavori dalle collezioni Netter e Alexandre” (in corso fino al 16 febbraio 2020), il Comune di Livorno organizza un convegno internazionale dal titolo emblematico:“Modigliani ebreo livornese. Storia familiare e formazione di un genio”.  

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A 100 anni dalla scomparsa di Modigliani, il 22 e 23 gennaio 2020 si riuniranno a Livorno, al Museo provinciale di Storia Naturale (via Roma, 234), studiosi e ricercatori di prestigiose università e istituti di ricerca d’Italia, Francia, Israele ed USA. I nomi sono quelli di Ariel Toaff, Dora Liscia, Marc Restellini, Asher Salah, David Meghnagi, Furio Aharon Biagini, Clémence Boulouque, con contributi del genealogista livornese Matteo Giunti, del collezionista di foto dell’800 livornese Mario di Chiara, della docente del liceo classico Maria Antonietta Monaco che ha ritrovato le pagelle scolastiche di Amedeo Modigliani. Previsto anche un intervento musicale di Giada Liscia Garrison e Roberto Sbolci.
Ideato dall’assessore Lenzi insieme a Marc Restellini, il convegno ha la cura scientifica di Paolo Edoardo (Pardo) Fornaciari, docente all’UNI.Salento ma soprattutto grande conoscitore e appassionato di bagitto, il dialetto giudeo-italiano utilizzato dagli Ebrei in Italia e in Toscana in senso lato e in senso stretto dalla comunità di Livorno.

“Non solo vogliamo che la città di Livorno si riappacifichi con questa figura straordinaria, cosa non avvenuta nel 1984 per il centenario della nascita – ha aggiunto Lenzi – ma desideriamo rovesciare un paradigma. E’ evidente che la scelta di Modigliani di partire per la Ville Lumiere sia stata fondamentale, era la città dove “le cose succedevano”. Però è stato a Livorno, dove è cresciuto in una famiglia ebrea colta e cosmopolita, che ha sviluppato delle conoscenze e competenze che, unite ovviamente al suo personale talento, gli hanno consentito di “sfondare a Parigi”, di diventare il genio Modì”. 

Estremizzando, come ha detto Pardo Fornaciari, “vogliamo anche riflettere sul fatto che non fu solo Parigi a influenzare Modigliani, chiediamoci  al contrario quanto Modigliani, con la sua visione del mondo costruita a Livorno, abbia contribuito alla formazione di altri artisti di Montparnasse (in primis il suo amico Soutine) che, non dimentichiamolo, erano tutti ebrei. Se non fosse andato a Parigi quell’ebreo livornese, gli altri artisti di Montparnasse sarebbero diventati quelli che sono diventati?”.

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22-23 gennaio 2020

Museo di Storia Naturale (via Roma 234).Ingresso libero fino a esaurimento posti (180)

Orario 10.00-13.00 e 15.30-18.00  

Tel:0586-808001

IL PROGRAMMA

Modigliani
Ebreo livornese

Storia familiare e formazione di un genio

22 gennaio

ORE 10:00

Apertura / Saluti delle Autorità

Marc Restellini / Prolusione

Ariel Toaff / Modigliani nella Keillah di Livorno. Crescita di un giovane ebreo

Discussione

Intervento musicale di Giada Liscia Garrison e Roberto Sbolci

ORE 15:30

Matteo Giunti / Evidenze d’archivio sulle famiglie Modigliani e Garsin.

Mario Di Chiara / Iconografia fotografica del giovane Modigliani

Maria Antonietta Monaco / La carriera scolastica di Dedo

Paolo Edoardo Fornaciari / Il Bagitto di casa Modigliani 

 

23 gennaio

ORE 10:00

Tavola rotonda Dora Liscia, Marc Restellini, Asher Salah /Arte ebraica, artisti ebrei. Fissazione dei concetti,  nuove suggestioni 

Discussione

ORE 15:30

David Meghnagi / L’immaginario sefardita

Furio Aharon Biagini / Luzzatto, Benamozegh, Mortara: il dibattito attorno al «caso» livornese

Marco Cassuto Morselli / Il pensiero di rav Elia Benamozegh 

Clémence Boulouque / Modigliani et la kabbale 

Discussione

Ingresso libero e gratuito fino a esaurimento dei posti (180).