“Un tram che si chiama desiderio” per la prima volta al Manzoni di Pistoia (dal 6 all’8 dicembre). Con Mariangela D’Abbraccio e Daniele Pecci. A Bientina c’è “Angeli a terra” (giovedì 5 per Teatro Liquido)
AL MANZONI DI PISTOIA TORNA MARIANGELA D’ABBRACCIO
Per la prima volta al Teatro Manzoni di Pistoia, dal 6 all’8 dicembre 2019, Un tram che si chiama desiderio, il capolavoro di Tennessee Williams, un testo amato, odiato, comunque conosciuto in tutto il mondo, una pietra miliare del teatro e del cinema che ancora oggi si continua a leggere e a vedere rappresentato con interesse ed emozione: una storia in tre atti che alza il velo sulla macchina oppressiva della famiglia, dell’anima ipocrita dei pregiudizi, la feroce stupidità delle paure morali. (Nelle foto: Mariangela D’Abbraccio e Daniele Pucci. Ph. Tommaso Le Pera).
La regia di questa edizione, prodotta da Gitiesse Artisti Riuniti / La Pirandelliana in collaborazione con AMAT, è affidata ad un grande maestro di fama internazionale, che firma anche scene e costumi: Pier Luigi Pizzi, fondatore con Giorgio De Lullo, Romolo Valli e Rossella Falk della “Compagnia dei giovani”. Regista, scenografo costumista ha dedicato le sue immense doti di creatività e sensibilità al servizio di spettacoli teatrali sia di prosa che di lirica, con lavori che hanno segnato il percorso e l’evoluzione della storia del Teatro. Ogni suo spettacolo porta il segno dell’eccezionalità.
La leggenda vuole che fosse proprio su un tram, su cui girovagava da studente, che il giovanissimo Tennessee Williams si facesse l’idea di un dramma che svelava il lato oscuro del sogno americano.
Il dramma, Premio Pulitzer nel 1947 (qui presentato nella traduzione di traduzione Masolino d’Amico) mette per la prima volta l’America allo specchio su cose come l’omossessualità, sesso, disagio mentale, famiglia come luogo non proprio raccomandabile, maschilismo, femminilità maltrattata, ipocrisia sociale. Col tempo è diventato veicolo di altre ragioni, sociologiche, ideologiche.
Ambientato nella New Orleans degli anni ’40, narra la storia di Blanche (per Mariangela D’Abbraccio un grande ritorno al Manzoni) che, dopo che la casa di famiglia è stata pignorata, si trasferisce dalla sorella Stella, sposato con Stanley (Daniele Pecci per la prima volta nel teatro pistoiese), un uomo rozzo e volgare di origine polacca. Blanche è alcolizzata, vedova di un marito omosessuale e cercherà, fallendo, di ricostruire un rapporto salvifico con Mitch, amico di Stanley. Ma il violento conflitto che si innesca fra lei e Stanley, la porterà alla pazzia, già latente in lei.
Completano il cast dello spettacolo, prodotto da Gitiesse Artisti Riuniti / La Pirandelliana in collaborazione con AMAT, Angela Ciaburri, Stefano Scandaletti, Gabriele Anagni, Erika Puddu e Massimo Odierna.
Musiche e luci sono firmati, rispettivamente, da Matteo D’Amico e Luigi Ascione.
Negli anni il dramma di Williams ha attirato l’attenzione di registi come Luchino Visconti, Elio De Capitani e Antonio Latella e di grandi attrici come Rina Morelli e Mariangela Melato.
Per il ciclo “Il teatro si racconta” la compagnia incontra il pubblico al Teatro Manzoni, sabato 7 dicembre 2019 alle ore 17,30; introduce la giornalista Elisabetta Berti.
Orario spettacoli: feriali ore 21, festivo ore 16
Prevendita: Biglietteria Teatro Manzoni Pistoia 0573 991609 – 27112 www.teatridipistoia.it
________________________________________________________
TEATRO LIQUIDO A BIENTINA
Teatro comico novità a Bientina (Pisa) per la rassegna “Teatro Liquido”, alla sua sesta edizione a cura di Guascone Teatro. Giovedì 5 dicembre 2019 alle 21,30 al Teatro delle Sfide, in Via XX Settembre, Pilar Ternera e Guascone Teatro presentano “Angeli a terra”. Di e con Alberto Salvi, Francesco Cortoni e Andrea Kaemmerle. Scenografia e costumi di Marco Ulivieri. All’interno de “Il punto g”, una sessione, frizzante e sagace che rilancia la vita ed i piaceri di andare il giovedì sera a vedere spettacoli.
Un luogo paradisiaco, Lui (Dio) e tre angeli. Qualcosa sta per succedere o forse è già successa. Dio non si muove, gli angeli sono in ansia… Ecco uno spettacolo dove lo scrivere, l’improvvisare ed il mettere in scena il testo lo si fa al modo antico delle compagnie di giro. Si inventa, si lima, si sogna; si fissa e si parte. Secondo la tradizione ebraica, Dio prima di creare questo mondo (Dio per conseguenza logica esisteva già prima di aver creato il mondo) plasmava altri mondi, non era contento del risultato e li distruggeva. Voi che leggete adesso fate parte del 28° tentativo, quello che Lui ha battezzato con la frase “speriamo che tenga”. Qualcosa non va, qualcosa scricchiola, dove sono finite le infinite schiere di angeli? Dove i Santi? I Patroni? Perché nessuno agisce? Lo spettacolo segna una nuovissima collaborazione tra tre artisti di formazione molto diversa e, partendo dallo studio di molte fonti antichissime, ricrea uno spazio “celeste” alquanto bizzarro ed ammaliante. Uno spazio dove riuscire a farsi un caffè ed evitare il diluvio universale hanno quasi lo stesso peso. Costumi, scene, oggetti e suoni portano il pubblico in una favola per adulti.
Informazioni e prenotazioni 3280625881 – 3203667354. Prezzo biglietti 10,00 € intero – 8,00 € ridotto.