Salviamo le Secche di Vada. Fra le idee un perimetro per lo snorkeling e dissuasori per evitare la pesca a strascico attorno al faro

Si è svolto a Firenze, presso la sede della Regione, il convegno dal titolo “Tutela del territorio e sistema di gestione ambientale marino”, un incontro promosso dall’Associazione Salviamo le Secche di Vada, in collaborazione con il Consiglio Regionale della Toscana e finalizzato alla presentazione di un progetto relativo alla tutela delle secche vadesi.

Viste le principali criticità in questa zona, rappresentate dalla pesca e della frequentazione turistica incontrollata, in particolare per gli ancoraggi su aree sensibili quali le praterie di Posidonia oceanica e i popolamenti coralligeni, il progetto ha come obiettivo quello di tutelare l’ambiente marino e allo stesso tempo garantire la fruibilità delle Secche di Vada. L’idea, che dovrà comunque essere meglio definita in alcuni punti, è quella di creare un perimetro dedicato solo alle attività di snorkeling e prevedere dei dissuasori contro la pesca a strascico in modo tale da preservare i fondali adiacenti al faro.

Erano presenti all’incontro Lucia De Robertis, Vicepresidente del Consiglio Regionale, Roberto Biasci, consigliere comunale e regionale (componente della Prima Commissione), Vincenzo Brogi , Assessore all’Ambiente del Comune di Rosignano Marittimo.  

“Sono molto soddisfatto – ha dichiarato l’assessore Brogi – dell’impegno mostrato dai volontari dell’Associazione Salviamo le secche di Vada, che con passione ed entusiasmo si dedicano alla protezione e alla valorizzazione di un sito marino dalla bellezza unica presente nel nostro territorio comunale. Per portare avanti questa iniziativa ho proposto la costituzione di un tavolo di coordinamento al quale, insieme al Comune di Rosignano Marittimo e all’Associazione, spero possano aderire la Regione Toscana e il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. L’obiettivo è definire un percorso comune in merito all’eventuale istituzione di un SIC, Sito di importanza comunitaria.  Quest’ultimo potrebbe infatti rappresentare un’estensione del già presente santuario dei Cetacei (Pelagos), favorendo la ricerca di finanziamenti per dare operatività al progetto”