SCENARI DI QUARTIERE: a Livorno il finale del 22 settembre è affidato a “La Divina Commediola” con Giobbe Covatta (in caso di meteo avverso sarà sempre alle 19 al Teatro Goldoni). AVAMPOSTI A CALENZANO: C’è “Piccola Patria” di Lucia Franchi e Luca Ricci
GIOBBE COVATTA A LIVORNO
Sarà Giobbe Covatta a chiudere domenica 22 settembre 2019, alle ore 19 a Villa Fabbricotti a Livorno (Quartiere Fabricotti) con “La Divina commediola” la rassegna “Scenari di Quartiere”, organizzata dal Comune di Livorno e Fondazione Teatro Goldoni con la direzione artistica di Fabrizio Brandi.
Tanti illustri personaggi hanno letto e commentato la Divina Commedia del grande Dante Alighieri, ma Covatta ha recentemente reperito in una discarica il manoscritto di una versione “apocrifa” della Commedia scritta da tal Ciro Alighieri. Purtroppo è stato reperito solo l’inferno e non in versione completa, ma dopo un attento lavoro di ripristino si può finalmente leggere questo lavoro dimenticato che ha senz’altro affinità ma anche macroscopiche differenze con l’opera dantesca. Intanto l’idioma utilizzato non è certo derivato dal volgare toscano ma è senz’altro più affine alla poesia napoletana. Si noterà poi come il poeta abbia immaginato l’inferno come luogo di eterna detenzione non per i peccatori ma per le loro vittime! E non poteva trovare diversa soluzione in quanto le vittime sono i bambini ovvero i più deboli, coloro che non hanno ancora cognizione dei loro diritti e non hanno possibilità di difendersi. Così mentre resterà impunito chi ha colpito con le sue nefande azioni dei piccoli innocenti del terzo mondo, il Virgilio immaginato dall’antico poeta lo accompagnerà per bolge popolate da bambini depauperati per sempre di un loro diritto, di qualcosa che nessuno potrà mai restituirgli.
Prenderà vita così una personale versione della Commedia totalmente dedicata ai diritti dei minori: i contenuti ed il commento saranno spassosi e divertenti, ma come sempre accade negli spettacoli di Giobbe Covatta (nelle due immagini) i temi sono seri e spesso drammatici.
L’ingresso allo spettacolo è libero.
ATTENZIONE: le previsioni meteo per domenica 22 settembre 2019 non sono affatto buone, per cui l’organizzazione di Scenari di Quartiere ha deciso che in caso di pioggia lo spettacolo si terrà comunque, con lo stesso orario, ma al chiuso, ovvero al Teatro Goldoni.
Nel caso che le condizioni atmosferiche lo permettano, domenica alle ore 17.30, con partenza nei pressi del palcoscenico in Villa Fabbricotti, la guida turistica livornese Fabrizio Ottone accompagnerà gli interessati alla conoscenza del quartiere omonimo. L’iniziativa (gratuita e della durata di un’ora) è organizzata dalla Fondazione Goldoni con l’Associazione Quartieri Uniti Livorno che collabora anche alla realizzazione della rassegna. In caso di pioggia l’itinerario turistico non avrà luogo.
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“PICCOLA PATRIA” AL MANZONI DI CALENZANO
La frammentazione in piccole patrie è uno dei fenomeni del nostro tempo: tendiamo a pensare che i lontani organismi nazionali e sovranazionali non siano in grado di comprendere i nostri bisogni. Così, prendono corpo le idee di localissimi staterelli, basati su diffidenze e antiche rivendicazioni sovraniste.
“Piccola Patria” è il nuovo spettacolo di Lucia Franchi e Luca Ricci in programma domenica 22 settembre 2019 (ore 21,30) al Teatro Manzoni di Calenzano (Firenze) nell’ambito della rassegna Avamposti organizzata dal Teatro delle Donne. In scena Simone Faloppa, Gabriele Paolocà e Gioia Salvatori, regia di Luca Ricci.
Gli autori si sono ispirati alla vicenda della Repubblica di Cospaia, situata tra la Toscana e l’Umbria: un lembo di terra lungo 2 km e largo 500 metri che fu Repubblica indipendente dal 1440 al 1826, a causa di un errore di tracciamento dei confini da parte dei geografi della Repubblica di Firenze e dello Stato Pontificio. Per anni quella striscia di terra, che non doveva pagare tasse a nessuno, senza esercito, né carceri, ha conservato uno spirito indipendentista pieno di diffidenze verso l’esterno. (Le due foto di scena sono di Elisa Nocentini).
La vicenda si sviluppa su tre giorni: il giorno antecedente, il giorno stesso e quello successivo al referendum in cui si chiede agli abitanti se vogliono staccarsi dall’Italia e proclamare di nuovo l’indipendenza della loro antica Repubblica.
Il vorticoso climax fa emergere le contraddizioni individuali, familiari e sociali, che si palesano nella relazione tra i tre protagonisti. Quando si rompe qualcosa, altre lacerazioni si vengono a creare incidentalmente, e ogni frattura ne porta altre, sia nei rapporti tra le persone, sia interni alle persone stesse. Uno spettacolo teso che riflette su uno dei fenomeni del nostro tempo: la frammentazione in piccole patrie e l’incapacità della politica di dare risposte alle reali necessità dei cittadini.
“Raccontiamo questa storia, attraverso i personaggi di Caterina, Corrado e Lorenzo – spiegano Lucia Franchi e Luca Ricci – ognuno di noi è complesso, è il buono e il cattivo a seconda dei ruoli che ha e dei momenti che attraversa. Non vogliamo prendere parte per nessuno. Li capiamo tutti e tre, e li rispettiamo, anche se non condividiamo le scelte di nessuno di loro”.
Biglietti da 5 a 13 euro. Prevendite nei punti Box Office Toscana e online su Ticketone. Info e prenotazioni tel. 335.1002886 / 055.8877213 – www.teatrodelledonne.com.
Info e prenotazioni
Teatro Manzoni – via Mascagni 18 – Calenzano (Fi)
teatro.donne@libero.it – www.teatrodelledonne.com
Tel. 335.1002886 / 055 8877213 / teatro.donne@libero.it
IL TEATRO DELLE DONNE – Centro Nazionale di Drammaturgia
Sede operativa: TEATRO MANZONI
via Mascagni, 18 – 50041 Calenzano (FI)
055.8877213 – 055.8876581
teatro.donne@libero.it – www.teatrodelledonne.com