Il marmo di Carrara e le forme armoniose: sabato 8 giugno a Pietrasanta inaugurazione della mostra “diffusa” (in piazza Duomo, nel Chiostro di S. Agostino e a Tonfano) delle sculture di Pablo Atchugarry
Pablo Atchugarry firma la grande mostra dell’estate nel centro storico di Pietrasanta. Una trentina le opere realizzate dall’artista uruguaiano negli ultimi quindici anni in mostra tra Piazza Duomo, il complesso del Chiostro di S. Agostino e la Marina con l’installazione nel suggestivo rondò del Pontile di Tonfano. Organizzata dal Comune di Pietrasanta in collaborazione con la Galleria d’Arte Contini, la Fondazione Versiliana e Start. L’inaugurazione è in programma sabato 8 giugno 2019 alle ore 18.30 nel Chiostro di S. Agostino alla presenza del sindaco Alberto Stefano Giovannetti, del senatore Massimo Mallegni, assessore ai Beni, alle Attività Culturali e del Turismo e naturalmente dell’artista.
Saranno cinque le sculture protagoniste sullo sfondo del Duomo di S. Martino e della Rocca tra cui le maestose “Naturaleza” e “Preserve the Dream” in marmo di Carrara che si ispirano fluide al dinamismo degli elementi naturali. La rassegna si estende nel complesso di S. Agostino, dal sagrato all’altare, con la presenza di sculture in marmo policromo. Più audaci le opere nella Sala dei Putti e nella Sala Capitolo: piccole sculture in bronzo, sapientemente scelte e calibrate per rispettare il piccolo ambiente in cui sono inserite, sono dipinte con vernice per automobili, con colori dal blu intenso e luminoso di “El Abrazo”, al nero seducente di “Elevation”. A Marina di Pietrasanta, sul rondò del Pontile, troverà invece spazio l’opera “Search of the Future”. Una longilinea scultura in acciaio che assorbe la luce del sole e riflette i colori di mare e cielo, sublimandoli e illuminando il paesaggio circostante. L’artista dall’anima Michelangiolesca, elegante e sinuoso, lavora il blocco marmoreo seguendo le sue venature per liberare la forma intrappolata nella materia e rivelarne la natura più intima, l’anima immateriale, elevandola così ad infinito.
Il linguaggio artistico di Atchugarry, pur ispirandosi ad archetipi della statuaria classica, rinascimentale e barocca, si sviluppa in forme astratte assolutamente inedite e contemporanee. Un’estetica armoniosa che si schiude in composizioni ascensionali delicate nei colori morbidi e traslucidi del marmo e in quelli più brillanti e decisi delle sculture in bronzo dipinte.
LA SCHEDA DELL’ARTISTA / Pablo Atchugarry è nato a Montevideo, Uruguay, il 23 agosto 1954. Fin da piccolo, Pablo è fortemente incoraggiato dai genitori a cimentarsi nel disegno e all’età di 11 anni, prende parte ad una mostra collettiva a Montevideo, esponendo per la prima volta due opere pittoriche. Sperimenta poi diversi materiali come l’argilla, il cemento, il ferro e il legno e nel 1971 realizza la prima scultura in cemento intitolata Caballo. Durante la seconda metà degli anni Settanta partecipa a diverse mostre personali e collettive a Montevideo e Buenos Aires e nel 1977 inizia i suoi soggiorni, europei visitando diversi paesi quali Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Olanda, Spagna, Svizzera e Italia. Nel 1979 Atchugarry ottiene la prima mostra personale a Parigi, presso la Maison de l’Amérique Latine. Per realizzare La Lumière, la prima scultura che realizza in marmo, si sposta a Carrara. Nel 1982, la città di Lecco gli commissiona il suo primo progetto monumentale in marmo di Carrara, che Atchugarry realizza da un blocco marmoreo di dodici tonnellate. La scoperta del marmo, con la visita alla Cava del Polvaccio, la famosa cava di Michelangelo, segna un momento decisivo nella sua carriera artistica. Fino al quel momento infatti aveva sperimentato altri materiali, dal legno all’acciaio, dal bronzo al ferro e al cemento. L’artista oggi vive e lavora tra Lecco e Manantiales (Uruguay), dove dal 2009 risiede la Fondazione Pablo Atchugarry, un parco internazionale di scultura, arte e cultura, creato con l’obbiettivo di creare un luogo di incontro per artisti di tutte le discipline.
In riconoscimento alla sua carriera artistica, nel luglio del 2002 viene insignito del premio “Michelangelo”, a Carrara; mentre nel 2003 Atchugarry partecipa alla 50ª Biennale di Venezia con l’opera Soñando la paz (Sognando la Pace), un’installazione composta da otto sculture di grandi dimensioni in marmo di Carrara e marmo grigio Bardiglio della Garfagnana.