Caprilli, il cavaliere volante: vita (vera), misteri e leggende nel libro di Gabriele Benucci
Il re degli ostacoli,‘il cavaliere volante, il cavaliere dei cavalieri, il genio dell’arte equestre, l’invincibile, questi i tanti appellativi coniati dalla stampa dell’epoca, siamo ai primi del Novecento, in onore di Federico Caprilli, nato a Livorno l’8 aprile del 1868, quando la capitale d’Italia era ancora Firenze e Roma ne avrebbe preso il posto solo due anni più tardi. La vita di questo cavaliere è stata riunita in un libro “Federico Caprilli. Il Cavaliere volante”, scritto da Gabriele Benucci e pubblicato dalle Edizioni Erasmo, che ci conduce lungo un percorso che va dalle prime intuizioni sul “metodo naturale” ai successi nei concorsi ippici, alla fine di un mito. Ma anche la vita mondana, le nobildonne, le attrici, le amicizie, fino alla decadenza di un eroe romantico. E poi il mistero della partecipazione di Caprilli alle Olimpiadi di Parigi nel 1900, ma sotto un altro nome, e la sua possibile medaglia conquistata, che sarebbe in assoluto la prima medaglia olimpionica conquistata da un livornese. Fino alla sua morte ufficiale e quella ufficiosa.
Il libro sarà presentato per la prima volta al pubblico martedì 4 luglio, ore 21, all’Hotel Universal, viale di Antignano – Livorno, sulla terrazza terrazza affacciata sul mare. Durante la serata gli attori Eleonora Zacchi e Riccardo De Francesca, leggeranno ed interpreteranno alcuni brani del libro.
L’evento è a cura delle Edizioni Erasmo, in collaborazione con l’Hotel Universal e Ps Management & Consulting, e fa parte del programma Café Pitì – Summer2017.
Parlare di Federico Caprilli significa raccontare del militare sinceramente dedito al dovere, del teorizzatore e sperimentatore inesauribile della tecnica equestre, dell’istruttore paziente e disponibile; ma vuol dire anche trattare dell’uomo dalla battuta pronta e caustica, del tombeur de femmes seducente e sfrontato, del progressista per indole e provenienza familiare e di uno dei primissimi esempi di campione sportivo amato dalle folle.
Ufficialmente Caprilli morì cadendo da un morello che andava al trotto. Ma la vulgata sussurra molto altro sulla morte e sulla vita del livornese che inventò l’equitazione moderna. Romanzesca fu, in effetti, la vita di Caprilli, tanto che dietro le biografie più o meno ufficiali restano celati amori passionali, figure di nobildonne, attrici e mariti traditi; ma anche storie di sfide olimpiche, di militari gelosi e promozioni negate. Fino al mistero più grande: quello che dal 1907 circonda la sua morte, avvenuta in circostanze mai del tutto chiarite e nella solitudine indistinta di un nebbioso pomeriggio invernale torinese. È per questo che raccontare di Federico Caprilli significa muoversi tra storia e romanzo, tra fatti reali e voci mai confermate, tra certezze concrete e ipotesi costruite a tavolino; ferma restando la volontà di rendere nel modo più completo possibile la storia di colui che per sempre verrà ricordato come “il cavaliere dei cavalieri”.
Gabriele Benucci è nato a Firenze nel 1967, si forma inizialmente come attore e ideatore culturale al Cast di Pontedera, l’Atelier della Costa Ovest e Armunia. Dal ’94 al 2009 è responsabile ideativo e organizzativo della cooperativa Theatralia di Livorno, con cui realizza numerosi progetti teatrali e culturali in Italia e all’estero. Giornalista dal ’93, ha lavorato per quotidiani, mensili e radio, scrivendo di cronaca e teatro e conducendo rubriche radiofoniche, anche internazionali. Dal 2001 è progettista europeo, attività con la quale ha gestito diversi progetti a carattere culturale/teatrale. Dal 2013 è direttore organizzativo della compagnia Scenica Frammenti e del Collinare Festival di Lari. Da quasi quindici anni scrive per il teatro ed è autore di saggi e racconti che hanno avuto riconoscimenti nazionali. Si definisce “qualcuno che con la fantasia crea storie da vedere e da leggere”. La stessa fantasia la usa per inventare progetti che mettono insieme artisti italiani e stranieri.
Tra i suoi numerosi lavori teatrali: Il cavaliere volante, sulla figura del livornese Federico Caprilli; Moresca, sulla realizzazione del gruppo monumentale dei Quattro Mori; Quelli di spoon River, sul testo di E. Lee Masters e le musiche di F. De André; Testa di Rame, scritto con Andrea Gambuzza sulle vicende dei palombari livornesi all’indomani della Seconda Guerra Mondiale; Otto con, sulle imprese umane e sportive degli Scarronzoni, l’otto di canottaggio più famoso della storia remiera italiana.
INFO:
Edizioni e Libreria Erasmo – via degli Avvalorati, 62, tel. 0586 211015 – www.erasmolibri.it – info@gaiascienza.it / Hotel Universal, tel.0586 500327- Pagina Fb Cafè Pitì Livorno – www.livornohoteluniversal.com /Ps Management & Consulting Pagina Fb (psmanagementandconsulting) – www.psmanagement.it.