“Intrecci” affronta il tema della violenza di genere. Spettacolo e laboratorio di Compagnia Minimal (in collaborazione con la Commissione Pari Opportunità del Comune) va in scena il 14 aprile (0re 18.30, laboratorio ore 21) al Teatro di San Pietro
Compagnia Minimal in collaborazione con la Commissione Pari Opportunità del Comune di Volterra presenta INTRECCI di e con Angela Ameli e Marco Gistri, supervisione artistica Fabrizio Cassanelli
Teatro di San Pietro – Volterra domenica 14 aprile 2024 ore 18.30
Seguirà alle ore 21 il laboratorio teatrale a cura della Compagnia Minimal
Info biglietti e prenotazioni: info@compagniadellafortezza.
0588 80392 / 328 5743511 – 328 2980706
entrata spettacolo 10€
spettacolo + laboratorio con apericena incluso 25€
L’arte del narrare è un’arte antica.
Il testo e il corpo di chi narra, sono le uniche componenti essenziali della narrazione. Raccontare e farsi ascoltare è un esercizio impegnativo, si fonda sul controllo del corpo narrante che ne rappresenta l’unità di misura.
A Teatro raccontare attraverso le parole, l’uso della vocalità espressiva, delle atmosfere sceniche e della gestualità,
“mette in moto” l’immaginario personale di ogni singolo spettatore e lo coinvolge in modo attivo.
Chi si assume la responsabilità di comunicare diviene portatore di immaginari, apre le porte di altri mondi interiori o fisici, trasporta gli ascoltatori in realtà lontane o insondate, in vite e vissuti possibili e credibili, per far risuonare sensibilità nuove e magari sconosciute.
INTRECCI (sopra il titolo particolare della locandina)
spettacolo di narrazione ore 18.30
Lo spettacolo affronta il tema della violenza di genere. La drammaturgia è interamente originale e frutto di un’attenta ricerca linguistica e di contenuti. Le storie narrate dai personaggi principali, la madre nonchè giudice di tribunale, il figlio di lei e un uomo detenuto in carcere per tentato femminicidio, si intrecciano con storie secondarie appena accennate. Le questioni su cui riflettere sono diverse, il rapporto della giudice con il detenuto per il quale lei è chiamata ad esprime un giudizio per autorizzare la scarcerazione anticipata, le dinamiche relazionali tra la madre/giudice e suo figlio. Nel rapporto madre/figlio emerge in particolare la questione dell’educazione di un figlio maschio da parte della madre fortemente impegnata nella questione dei diritti delle donne. L’intento di INTRECCI è ricercare punti di vista inusuali sull’argomento della violenza di genere, che invece di provocare giudizi perentori, possano generare domande e dubbi, in particolare sulla personale capacità di discernimento e di individuazione
precoce di comportamenti violenti.
PER CHI SI ISCRIVE AL LABORATORIO, DOPO LO SPETTACOLO E PREVIA PRENOTAZIONE, E’ DISPONIBILE UN APERICENA
INTRECCI
laboratorio di narrazione ore 21.00
Imparare a raccontare ha un doppio valore: aprire la porta dell’immaginario e educare all’ascolto. Imparare, allenarsi ad ascoltare, assume un valore fondante per la sana sopravvivenza della nostra società. L’ascolto, l’accettazione, la condivisione, il fare del dono altrui un arricchimento delle nostre storie, aiuta ad essere meno diffidenti e ad aprirsi agli altri con meno paura.
Durante il laboratorio, sulla scorta degli input scaturiti dallo spettacolo, andremo ad esplorare il mondo della narrazione attraverso l’esperienza del “gioco” inteso come metodologia laboratoriale:
DIMMI COSA VEDI
CONTINUA TU
LA STORIA CHE NON C’ERA
Il materiale scaturito dal laboratorio potrà essere utilizzato per arricchire il testo dello spettacolo INTRECCI, andando ad aprire ulteriori “finestre narrative”