LE STAGIONI DEL GOLDONI. Serata emozionante e trionfale per l’Orchestra del teatro di Livorno che ha riportato nel cartellone l’esecuzione della Nona di Beethoven che mancava da cinquant’anni. Secondo appuntamento il 24 con Tchaikovsky (nel 130mo della scomparsa), l’Ouverture Fantasia da Romeo e Giulietta e la Suite dallo Schiannoci
La stagione sinfonica 2023/2024 del Teatro Goldoni di Livorno è cominciata con le note affascinanti e malinconiche delle “Four seasons of Manhattan” del compositore contemporaneo Alexey Short, ma soprattutto con la sontuosa, passionale, gioiosa ed emozionate Nona sinfonia di Beethoven e il suo Inno alla gioia. Il concerto inaugurale di venerdì 20 ottobre 2023 (a cui è seguita la replica di sabato 21) è stato un trionfo, con standing ovation finale per l’Orchestra del Teatro, per il direttore Eric Lederhandler, le le voci soliste (Silvia Pantani soprano, Mae Hayashi mezzosoprano, Luis Javier Jimenez Tenore, Michele Pierleoni basso), per il coro istruito dal Maestro Preziosi. Una serata inaugurale, quindi, che ha scritto una pagina musicale importante per il Teatro Goldoni da cui la Nona mancava da cinquant’anni. (Sopra il titolo: l’orchestra del Goldoni sul palco del teatro livornese durante la serata inaugurale della Stagione Sinfonica 2023 – 2024).
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Ora la stagione sinfonica – che si dipanerà fino a maggio 2024 – prosegue con un altro appuntamento di grande spessore. Passioni, dramma, ma anche poesia e fiaba: sono tante le emozioni che la musica di Pyotr Ilyich Tchaikovsky, uno dei più grandi compositori di ogni tempo, sono capaci di suscitare fin dal primo ascolto. A 130 anni dalla sua scomparsa, gli renderà omaggio la Stagione sinfonica della Fondazione Goldoni con la speciale serata “Tchaykovsky 130” in programma martedì 24 ottobr 2023e, alle ore 21. Protagonista del concerto sarà l’Orchestra del Teatro Goldoni diretta da Filippo Conti, bacchetta applaudita alla guida di orchestre nazionali ed internazionali sia in campo sinfonico che lirico; dopo aver maturato una solida esperienza come collaboratore in teatro e assistente musicale, in particolare Alessandro Pinzauti in molte produzioni nel circuito toscano di Città Lirica nonché al Teatro dell’Opera di Roma, il M° Conti ha iniziato una brillante carriera che l’ha portato sul podio di numerose istituzioni musicali (ORT, Ravenna, Bratislava, S. Pietroburgo, Minsk, ecc.), nonché ospite più volte dell’Orchestra Filarmonica di Leopoli, dove ai concerti sinfonici ha fatto seguito il debutto come direttore d’opera con ed da altre produzioni verdiane. Ancora opere di Verdi al Teatro Nazionale dell’Opera di Tbilisi, dove dopo La traviata nel 2019 ha diretto titoli quali Un ballo in maschera, La forza del destino, Nabucco, Macbeth, e nel giugno scorso Carmen di Bizet e Werther di Massenet.
Il programma scelto per la serata prevede l’esecuzione di due popolarissime opere di Tchaykovsky: l’Ouverture fantasia da “Romeo e Giulietta” ispirata alle vicende della celebre opera di Shakespeare e la Suite da “Lo schiaccianoci op.71” con il suo fantastico mondo di danze per una narrazione amata dal pubblico di tutte le età. Una serata all’insegna di bellissime e struggenti pagine melodiche colme di amore e fantasia che costituiranno un breve ma appassionante viaggio nell’opera di un compositore che seppe mirabilmente esprimere tutta la bellezza della musica del periodo tardo-romantico e coniugarla con quella tradizionale natìa Russia. Fu un musicista prolifico, con una vita tormentata che lo vide spegnersi all’età di 53 anni e nella quale lasciò una vastissima produzione musicale: a lui si devono 11 opere liriche, 3 balletti, 6 sinfonie, 22 composizioni orchestrali, 4 concerti per strumento solista, musica cameristica ed oltre 100 composizioni per voci soliste e coro.
Il brano di apertura, ovvero l’ouverture-fantasia “Romeo e Giulietta”, può essere considerato il suo primo capolavoro. Il tema centrale fa ovviamente riferimento alla tragedia di Shakespeare, sulla scia del lavoro che ne aveva realizzato trenta anni prima Hector Berlioz. Ma se nel compositore francese l’accento è posto sull’aspetto teatrale della vicenda, Tchaikovsky è più interessato a cogliere le passioni proprie dell’animo umano: da una parte la rivalità tra Capuleti e Montecchi con il suo carico di odio e violenza, dall’altra il tema dell’amore, dove la sensibilità e l’intensità della tessitura orchestrale pongono in luce le figure di Giulietta e Romeo e del loro dolce ma tragico amore.
Celeberrime le musiche del balletto Lo schiaccianoci che Tchaikovsky compose nell’ultimo periodo della sua vita con la collaborazione drammaturgica e coreutica del celebre ballerino e coreografo francese Marius Petipa, con il quale aveva già dato alle scene La bella addormentata; prima ancora però di effettuarne l’orchestrazione, ne prese alcuni numeri per realizzarne una scintillante Suite sinfonica che diresse personalmente a San Pietroburgo ottenendo un esito trionfale. Pagina orchestrale ricolma di raffinatezze nella sua scintillante scrittura strumentale, è un altissimo esempio delle capacità creative del compositore russo che seppe regalare alle scene ed all’ascolto un’opera che subito si affermò come un capolavoro.
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Biglietti ancora disponibili presso il botteghino del Teatro Goldoni (tel. 0586 204290) martedì e giovedì ore 10/13; mercoledì, venerdì e sabato ore 16.30/19.30 ed online su goldoniteatro.it e ticketone.it; prezzi posto unico € 10 – € 5 ridotto under 20. E’ ancora possibile abbonarsi a tutta la stagione sinfonica al prezzo promozionale di € 80. Tutte le info su www.goldoniteatro.it