Pubblicato il volume “Un patrimonio condiviso. I Parchi della Val di Cornia tra passato e futuro” relativo al convegno al dicembre 2021
E’ uscito nel gennaio 2023 il volume “Un patrimonio condiviso. I Parchi della Val di Cornia tra passato e futuro. Atti del convegno del 15 dicembre 2021”. Pubblicato per i tipi della Pisa University Press, il libro è stato curato dall’Ufficio stampa del comune di Campiglia Marittima. (Nella foto sopra il titolo la sindaca Alberta Ticciati, a sinistra, con Claudia Napolitano, coordinatrice e responsabile organizzativa della casa editrice Pisa University Press).
Il lavoro era stato auspicato in sede di convegno per avere una testimonianza concreta della giornata di studio che l’amministrazione comunale di Campiglia Marittima, per volontà della sindaca Alberta Ticciati, organizzò per fare il punto su opportunità e criticità del sistema dei Parchi a quasi tre decenni di distanza dalla costituzione della società per la valorizzazione e la gestione, rivelatasi un modello a livello nazionale. Una giornata che mise a fuoco molti importanti temi e che trova in questo volume una restituzione fedele degli interventi pronunciati, e al tempo stesso è una raccolta di testi redatta e impostata per un’agile lettura, con una sintetica appendice sulla cronologia dei sindaci della Val di Cornia dal 1993 ad oggi, un rimando bibliografico e una breve biografica dei relatori. Un volume dove la testimonianza di riflessioni su criticità e spunti per superare i limiti e partire con nuovi slanci può essere anche uno strumento utile per studenti, amministratori e studiosi che vogliano approfondire la conoscenza di un modello di gestione di beni culturali e ambientali che ha fatto e può ancora fare scuola.
A rappresentare la casa editrice alla presentazionec’era la dottoressa Claudia Napolitano, coordinatrice e responsabile organizzativa della Casa editrice Pisa University Press, che ha rilevato l’importanza del rapporto istituzionale con il Comune di Campiglia, rientrante in quella che viene definita la terza missione dell’università dopo quella didattica e quella della ricerca, creare una rete di rapporti sul territorio. Ha poi specificato che il libro è presente nel catalogo e che la casa editrice ha già avviato un intenso lavoro di diffusione e indicizzazione per cui sarà molto facile trovarlo sul web da tutti i motori di ricerca. La Coordinatrice ha quindi evidenziato gli aspetti del messaggio inviato dal Prof. Carlo Baroni, responsabile scientifico del Polo Editoriale – Pisa University Press: “La collaborazione con l’Amministrazione comunale di Campiglia Marittima per il volume ‘Un patrimonio condiviso’ conferma e rafforza il radicamento di Pisa University Press con il territorio che la circonda, un rapporto che – uscendo dall’ambito strettamente accademico – si sta facendo sempre più proficuo. La pubblicazione degli atti del convegno nazionale – che ha riunito allo stesso tavolo amministratori e personalità del mondo scientifico – è stata per la casa editrice d’ateneo un’occasione concreta per contribuire al dibattito e alla riflessione su un tema importante come il futuro del sistema dei Parchi della Val di Cornia, realtà di grandissimo valore per il bacino mediterraneo. Ringraziamo la sindaca Alberta Ticciati per l’opportunità, certi che questa prima esperienza sia la prima di un percorso da compiere insieme”.
La sindaca Alberta Ticciati si è detta soddisfatta della pubblicazione degli atti del convegno e della collaborazione con l’Università di Pisa che si inserisce in una tradizione di fiducia e attenzione al mondo accademico che caratterizza l’operato del comune di Campiglia Marittima ed ha poi aggiunto: “Con questo volume – ha detto Ticciati – manteniamo fede all’impegno preso con il convegno dando concretezza con un libro, un lavoro che rimane come punto di riflessione e conoscenza dell’esperienza della società dei Parchi, non nascondendo la convinzione e la volontà di recuperare il buono di un sistema che oggi mostra delle debolezze ma che, con una auspicabile rinnovata condivisione degli obiettivi da parte dei comuni soci, è non solo la strada giusta, ma anche l’unica che può dare una prospettiva seria di sviluppo, occupazione, tutela e valorizzazione del nostro territorio”.