L’assedio di Aquileia del 238 d.C., una riflessione sulla crisi del III secolo nel volume di Giacomo Caspar Guida. Il 6 marzo alla libreria L’Ora Blu (ore 18)
Tra confini porosi, regni ribelli e anarchia militare, il III secolo apre un processo di profonda ridefinizione dell’Impero. In questo contesto, il regno di Massimino il Trace (235-238) rappresenta un punto di torsione e di svolta. La libreria L’Ora Blu ospita la presentazione del volume “L’assedio di Aquileia del 238 d.C.” (Forum, 2022) di Giacomo Caspar Guida, dedicato all’assedio che portò alla fine dell’imperatore-soldato. Dialoga con l’autore Lorenzo Somigli, giornalista. Proprio Aquileia, che resistette eroicamente all’assedio, con la tetrarchia di Diocleziano, diventerà una delle città di riferimento in quell’area del Nord-Est naturalmente protesa verso l’Adriatico e i Balcani. Appuntamento lunedì 6 marzo ore 18:00 alla libreria L’Ora Blu di Campo di Marte (viale dei Mille 27r).
Introduzione
L’ottavo libro che conclude la Storia dell’Impero romano dopo Marco Aurelio di Erodiano è l’unico testo letterario coevo a informarci su Aquileia, sulla sua situazione e importanza economica e strategica nel III secolo d.C., sulla sua decisione di rimanere fedele nel 238 d.C. al Senato romano e di opporsi all’imperatore Massimino il Trace, dal cui duro assedio riuscì contro tutti i pronostici vittoriosa. L’opera di Erodiano, che copre gli anni dal 180 al 238 d.C., ebbe nel Rinascimento una grande fortuna anche grazie alla splendida traduzione latina di Poliziano, commissionata da papa Innocenzo VIII, a cui fu dedicata nel 1487. Fino ad oggi non esisteva un commento storico all’VIII libro, per il quale l’autore ha esaminato, oltre ai testi e alle fonti antiche rilevanti, una bibliografia di oltre cinquecento titoli. All’introduzione generale su Erodiano e la sua opera seguono il testo greco del libro VIII e quindi un commento continuo, dove ogni singola sezione è introdotta dalla traduzione del relativo passo erodianeo.
Profilo dell’autore
Giacomo Caspar Guida ha compiuto gli studi a Firenze, dove si è laureato in Filologia, Letteratura e Storia dell’Antichità con una tesi sul libro VIII di Erodiano. Attualmente è Wissenschaftlicher Mitarbeiter presso il Graduiertenkolleg “Dokument-Text-Edition” dell’Università di Wuppertal.
- Sopra il titolo: il Sarcofago di Portonaccio a Roma raffigurante le guerre germaniche di Marco Aurelio / ph. Lorenzo Somigli