Primanteprima: un 2022 da record per il vino toscano. Incassi per oltre 690 milioni dall’export delle DOP. Usa, Canada e Germania i migliori mercati, ma c’è anche la sorpresa della Francia. Bene il settore dell’esoterismo
Crescono valore ed esportazioni: Stati Uniti, Germania e Canada tra i maggiori amanti della Toscana del vino
Ma la sorpresa arriva dalla Francia (+31%). Sul piano nazionale calano i consumi in grande distribuzione
Aumenta il valore delle vigne e vola il bio: è il 20% della superficie italiana e il 15% della produzione
Vola l’enoturismo, Toscana tra le regioni più gettonate per le vacanze dei wine lovers
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Per il vino made in Tuscany il 2022 sarà un’annata da record, almeno dal punto di vista degli incassi riferibili all’export delle DOP: le stime parlano di oltre 690 milioni di euro (+7%), anche a fronte di una flessione in termini di volume (-3%), in linea con le altre DOP nazionali. I dati di ISMEA* sono stati presentati oggi alla stampa nazionale e internazionale in occasione di PrimAnteprima, la manifestazione che apre ufficialmente la Settimana delle Anteprime di Toscana, in occasione della quale i principali Consorzi vitivinicoli presentano le nuove annate. Tra i partecipanti a PrimAnteprima, sul palco del Cinema La Compagnia di Firenze, i vertici di Regione Toscana, Camera di Commercio di Firenze, Fondazione Sistema Toscana, ISMEA e A.VI.TO.
Presente in veste di ospite Dario Dainelli, ex calciatore di Fiorentina e Chievo Verona, ora viticoltore.
La mattinata ha visto anche l’intervento di Roberta Garibaldi, docente di Tourism Management all’Università di Bergamo sul tema dell’enoturismo e l’assegnazione del Premio Kyle Phillips da parte del presidente di ASET, Leonardo Tozzi al giornalista Fabio Rizzari. A moderare Tinto (Nicola Prudente) di Decanter – Rai Radio 2 e Camper – Rai 1. PrimAnteprima, insieme a BuyWine, la manifestazione BtoB che chiude oggi in Fortezza, sono promossi da Regione Toscana insieme a Camera di Commercio di Firenze e organizzati da PromoFirenze. Il coordinamento della comunicazione, l’ufficio stampa e i social, sono curati da Fondazione Sistema Toscana. (Sopra il titolo: ph. Ilaria Costanzo).
LA PRODUZIONE. Andando nel dettaglio del report ISMEA vediamo che nel ranking nazionale la Toscana è settima per vino prodotto, con una quota media pari al 5% del totale. La sua unicità, tuttavia, emerge nel poter vantare sul suo territorio 58 indicazioni geografiche riconosciute, di cui 52 DOP (11 DOCG e 41 DOC) e 6 IGT che presidiano la quasi totalità della superficie vitata toscana (95% contro una media nazionale che arriva al 62-64%). Nel 2021, ultimo dato disponibile a livello nazionale, con 2,1 milioni di hl e 1,2 miliardi di euro la Toscana rappresenta rispettivamente l’8% del volume e l’11% del valore nazionale di vini DOP. Secondo le prime elaborazioni, ancora provvisorie, nel 2022 sono stati imbottigliati 1,3 milioni di ettolitri di DOP, in flessione del 7% rispetto all’anno precedente, mentre l’IGP è scesa dell’8%, con 626 mila ettolitri.
EXPORT. La domanda di vini DOP toscani si concentra soprattutto nei Paesi extra Ue (67% e 72% rispettivamente in volume e in valore), con una forte concentrazione in tre direzioni: il 57% delle consegne viene effettuato in USA, Germania e Canada, con gli Stati Uniti che da soli rappresentano il 34% in volume e il 38% in valore. All’interno dei confini comunitari, la riduzione della domanda di vini DOP toscani è stata pari al 3,7% con una lieve riduzione anche dei corrispettivi monetari. Mentre la richiesta oltreoceano cresce del 17% in valore, la domanda tedesca è scesa sia in volume che in valore, così come quella del Regno Unito. Cresce del 10% il valore dell’export in Canada, a parità di volumi, mentre nel Vecchio Continente le migliori speranze arrivano – a sorpresa – dai cugini d’Oltralpe: la Francia fa segnare un +31% in termini di valore. Sulle luci dell’anno appena concluso, però, pesano le ombre delle incertezze dei mercati a livello globale e gli aumenti dei costi.
DOMANDA INTERNA. Qualche preoccupazione in più arriva dalla domanda interna: nell’ambito di un complessivo calo degli acquisti in grande distribuzione, il vino made in Tuscany non fa eccezione. Nel 2022 le DOP toscane hanno registrato una riduzione del 10,6% in termini di volume, a fronte di un calo di circa il 6% per il comparto vino nel complesso. In termini di spesa i vini IGT Toscani mostrano invece per il secondo anno consecutivo una dinamica positiva con un +2,8% dopo il +3,5% dello scorso anno. La nota negativa arriva dal fatto che gli attuali volumi acquistati sono inferiori al periodo pre-pandemia.
VIGNE PIU’ REDDITIZIE E BIO. Il 2022 ha segnato un sostanziale aumento del ricavo medio in vigna, arrivato oltre i 7mila euro ad ettaro, grazie a una positiva combinazione di aumento dei prezzi delle uve e delle rese rispetto ad uno scarso 2021. Nel mercato del vino sono stati soprattutto Chianti e Morellino a mostrare aumenti sopra la media nazionale, mentre gli altri grandi rossi sono cresciti ma a ritmi minori. Anche l’IGT Toscana nel 2022 ha visto crescere i listini del 20% su base annua a fronte di una crescita a livello nazionale appena del 3%. Negli ultimi anni è cresciuta anche la superficie vitata biologica. L’ultimo dato disponibile, del 2021, contava oltre 25 mila ettari in bio che rappresentano il 40% dell’intera superficie regionale e il 20% del totale della superficie a vite bio in Italia. La produzione stimata di vino biologico della regione è di circa 350mila ettolitri, il 15% dei 2,2 milioni di ettolitri a livello nazionale. Una produzione, quella bio, sempre più apprezzata dai consumatori più giovani.
IL CONSUMATORE TIPO. Provando a delineare un profilo del consumatore tipo di vino DOC toscano emerge la prevalenza di famiglie “non più giovani” (64% degli acquirenti è nella fascia over 60) con reddito medio-alto, residenti nel Centro Nord. Nel Nord Est si trovano i maggiori affezionati.
ENOTURISMO. Secondo il Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano di cui è autrice Roberta Garibaldi, la Toscana è pioniera sui temi dell’enoturismo ed è oggi la seconda regione più visitata dai turisti italiani che si muovono con il food ed il wine come motivazione primaria di viaggio. Vanta, inoltre, la prima posizione in classifica per numero di prenotazioni di esperienze enogastronomiche sul portale TripAdvisor ed è la terza regione italiana più presente nei pacchetti turistici dei Tour Operatori stranieri specializzati in food and wine.
La conferma dell’apprezzamento della Toscana come terra di enoturismo, driver di viaggio insieme all’ineguagliabile mix di arte, cultura, natura e artigianato, arriva anche dagli insights di Visittuscany.com, il sito ufficiale della destinazione Toscana gestito da Fondazione Sistema Toscana. Nel corso del 2022, infatti, i contenuti a tema enoturismo sono stati visti per più di 180mila volte, con una media di circa 500 visite al giorno, da un totale di quasi 160mila utenti. Il pubblico più interessato è italiano (+16% rispetto al 2021), seguito da americani (+124%), tedeschi (+184%), spagnoli (+182%) e inglesi (+297%). Tra i contenuti e le offerte più cliccate le proposte di visite e degustazioni in cantina, wine tasting tra le vigne e itinerari di relax con la vinoterapia. Ottimi numeri registrati anche dai canali social di BuyWine, di Anteprime e dal Portale ufficiale della Toscana, intoscana.it: nel corso del 2022 i contenuti a tema vino presenti su intoscana.it hanno ottenuto oltre 80.000 visualizzazioni mentre tutto il racconto enogastronomico sul portale ha generato oltre 200.000 sessioni utente. Tutti valori in crescita del +10% rispetto al 2021. Inoltre, i video sul vino hanno ottenuto 2 milioni di impression, con oltre 70mila visualizzazioni.
LA SETTIMANA DELLE ANTEPRIME. Chiusi BuyWine e PrimAnteprima, la settimana prosegue con un ricco calendario: domenica 12 febbraio Chianti Lovers & Rosso Morellino, lunedì 13 e martedì 14 febbraio Chianti Classico Collection, mercoledì 15 Anteprima Vino Nobile di Montepulciano, giovedì 16 febbraio Anteprima Vernaccia di San Gimignano, venerdì 17 febbraio Anteprima L’Altra Toscana (che riunisce i seguenti consorzi: Consorzio di Tutela dei Vini Carmignano, Consorzio Chianti Rufina, Consorzio Vini delle Colline Lucchesi, Consorzio Vini Cortona, Consorzio del Vino Orcia, Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana, Consorzio Tutela Vini Montecucco, Consorzio di Tutela Vini D.O.P. Suvereto e Val di Cornia Wine, Consorzio di Tutela Vini Terre di Casole, Consorzio Vini Terre di Pisa, Consorzio Vino Toscana, Consorzio Vini DOC Valdarno di Sopra). Parallelamente, fino al 19 febbraio, resterà visitabile la mostra fotografica inaugurata oggi a Firenze, nella Galleria delle Carrozze di Palazzo Medici Riccardi: “Nuove Cantine Italiane. Territori e Architetture”, a cura della rivista Casabella, con le immagini delle più scenografiche cantine d’autore del Paese sarà aperta l’11 febbraio dalle 14.30 alle 19 e dal 12 al 19 febbraio in orario 11 – 19 tranne il mercoledì, ingresso libero.
* Report “I NUMERI DEL VINO IN TOSCANA”, febbraio 2023 a cura di ISMEA – Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare.