Livorno, il 9 settembre seconda lezione di cinema al Museo di Storia Naturale del Mediterraneo. Il tema è “Pasolini 100. La ricotta di Pier Paolo Pasolini”

Seconda lezione venerdì 9 settembre 2022, del progetto Lezioni di Cinema, una rassegna di cinque appuntamenti (2 settembre – 22 ottobre 2022) organizzati in sinergia fra 50&Più Università di Livorno, Centro Studi Commedia all’italiana ed Erasmo Editore, che da anni promuovono la cultura del Cinema sul territorio locale. I temi affrontati in questa edizione riguarderanno l’intreccio tra cinema, arte e letteratura nel centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini e il legame fra il Cinema e la città di Livorno. 

E proprio su Pasolini verterà il secondo appuntamento della rassegna.

Alle ore 21,15, al Parco Platani Villa Henderson del Museo di storia naturale del Mediterraneo, si confrontano Paola Lago e Silvia Gullì su PASOLINI 100 – LA RICOTTA di Pier Paolo Pasolini”.  Moderatore Massimo Ghirlanda.

La ricotta di Pier Paolo Pasoliniprogettato per essere un nuovo lungometraggio, su proposta del produttore Alfredo Bini, si trasformò in un mediometraggio di trenta minuti per un film a episodi, RoGoPaG, uscito nel 1963 (nel titolo sono presenti le iniziali degli autori degli episodi, Rossellini, Godard, Pasolini, Gregoretti). Nel film ritroviamo le stesse ambientazioni che Pasolini già ci aveva raccontato con Accattone (1961) e, soprattutto, con Mamma Roma (1962): quelle periferie romane che sono già campagna, pianure e collinette formate da spazi brulli e desertici. Il protagonista è Stracci, un personaggio sottoproletario che lavora come comparsa per un film sulla passione e morte di Cristo, il quale morirà d’indigestione sulla croce dopo una scorpacciata di ricotta. Per mezzo della contaminazione stilistica tra alto e basso, il regista intende ‘sacralizzare’ le vicende del protagonista sottoproletario, come già aveva fatto con i personaggi di Accattone e Ettore, il figlio di Mamma Roma che muore in carcere su un lettino di contenzione rappresentato quasi come il Cristo morto del Mantegna. Inoltre, Pasolini, come farà anni dopo anche François Truffaut con Effetto notte (La nuit americaine, 1973), ci presenta un film la cui trama poggia sulla lavorazione di un altro film, un vero e proprio esempio di metacinema. Come contraltare del personaggio sottoproletario incontriamo il regista del film interpretato da Orson Welles (in cui si rispecchia lo stesso autore) il quale, doppiato da Giorgio Bassani, di fronte alle insistenze di un becero e volgare giornalista, reciterà proprio una poesia di Pasolini, Io sono una forza del Passato (da Poesia in forma di rosa). È interessante notare, poi, che dalla sceneggiatura de La ricotta, per mezzo di lievi modifiche, Pasolini trarrà un racconto autonomo, confluito poi nella raccolta Alì dagli occhi azzurri (1965).

Pontormo e Rosso FiorentinoNel film “La ricotta” di Pasolini si nota chiaramente che gli attori ricreano due opere rispettivamente di Rosso Fiorentino, la Deposizione, realizzata nel 1521 attualmente nella Pinacoteca Civica di Volterra e La Deposizione del Pontormo, realizzata dall’artista nel 1526-1528 per la cappella Barbadori nella chiesa di Santa Felicita a Firenze. I due artisti sono gli esponenti del Primo Manierismo Toscano, corrente pittorica che stravolge completamente i canoni stilistici del Primo Rinascimento.

Nel corso dell’intervento si spiegheranno le caratteristiche principali della nuova corrente pittorica al fine di analizzare le due opere riprodotte da Pasolini.

Con l’ausilio delle immagini, si analizzeranno i due dipinti per capire, in primis, le differenze fra i due artisti e, quindi, osservare i caratteri stilistici del Primo Manierismo.


Paolo Lago è dottore di ricerca in Letterature e scienze della letteratura all’università di Verona e in Scienze linguistiche, filologiche e letterarie all’università di Padova. Si occupa di ricezione dell’antico, di estetica del romanzo e di letteratura e cinema. Fra le pubblicazioni ricordiamo le monografie: “L’ombra corsara di Menippo. La linea culturale menippea, fra letteratura e cinema, da Pasolini a Arbasino e Fellini”, Le Monnier, 2007; “La nave, lo spazio e l’Altro. L’eterotopia della nave nella letteratura e nel cinema”, Mimesis, 2016; “Il vampiro, il mostro, il folle. Tre incontri con l’Altro in Herzog, Lynch, Tarkovskij”, Clinamen, 2019; “Lo spazio e il deserto nel cinema di Pasolini. Edipo re, Teorema, Porcile, Medea”, Mimesis, 2020.

Silvia Gullì, nata a Padova, Laureata presso l’Università degli Studi di Padova in Lettere Moderne con indirizzo artistico, Storia dell’Arte Medievale, lavora da sempre nel campo dell’arte. Nel corso degli anni ha approfondito lo studio della pittura dell’Ottocento, in particolare dei Macchiaioli, lavorando come guida all’interno di Palazzo Zabarella a Padova. Scrive articoli di storia dell’arte e sulle mostre di Palazzo Zabarella nella rivista locale Padova e il suo Territorio. Esperienza nel campo della ricerca storico-artistica, dove ha lavorato anche a contatto con un restauratore occupandosi di ricerca sul bene da restaurare. Numerose sono le conferenze svolte, il lavoro presso mostre e musei. Ultimamente conduce anche corsi online di Storia dell’Arte e del Costume. Nel 2009 ha conseguito anche l’abilitazione per esercitare la professione di Guida Turistica.

Informazioni e contatti: Le Lezioni si terranno presso il Museo di Storia Naturale del Mediterraneo a Livorno, in via Roma 234. È obbligatoria la prenotazione.

– Costo di ogni singola lezione: € 7,00 intero; € 5,00 ridotto per associati 50&Più e Centro Studi Commedia all’Italiana, giovani fino a 25 anni; studenti fino a 18 anni una lezione gratuita; 

– Costi Lezione maratona: per tutti € 7,00 sessione pomeridiana – € 5,00 sessione serale;

– Cumulativo per entrambe le sessioni € 10,00. 

Agli studenti partecipanti è previsto il rilascio di una certificazione per usufruire dell’eventuale credito scolastico. 

Info e prenotazioni: Associazione 50&Più Livorno
Via Serristori 15 tel. 0586 881128 – 3284121780; livornouniversita@gmail.com
Livorno 50&Più – www.spazio50.org/livorno.