Violino (di Marc Bouchov) e violoncello (di Narek Hakhnazaryan) per il “Doppio Concerto” di Brahms. Con Vassily Sinaisky sul podio della Filarmonica del TCBO. Il 23 maggio alle 20.30 all’Auditorium Manzoni di Bologna
Sono pensati come due strumenti fusi insieme, quasi fossero un unico solista, il violino e il violoncello nel “Doppio concerto” in la minore op. 102 di Johannes Brahms, che sarà interpretato lunedì 23 maggio alle 20.30 all’Auditorium Manzoni dal violinista belga di origini russo-ucraine Marc Bouchkov e dal violoncellista armeno Narek Hakhnazaryan, per la Stagione Sinfonica 2022 del Teatro Comunale di Bologna.
Sul podio della Filarmonica del TCBO il russo Vassily Sinaisky, Direttore musicale dell’Orchestra Filarmonica Janáček di Ostrava, oltre che Direttore emerito della BBC Philharmonic Orchestra e dell’Orchestra Sinfonica Nazionale Lettone e Direttore onorario dell’Orchestra Sinfonica di Malmö, il quale propone anche la Sinfonia n. 4 in do minore D 417 “Tragica” di Franz Schubert.
Vincitore del primo premio al concorso internazionale di violino di Montréal, Bouchkov collabora con compagini e direttori d’orchestra quali la HR-Sinfonieorchester e Christoph Eschenbach, la Royal Concertgebouw Orchestra e Mariss Jansons, i Münchner Philharmoniker e Philippe Jordan. Primo premio e Medaglia d’oro al XIV Concorso Internazionale Čajkovskij nel 2011, a soli 22 anni, Hakhnazaryan si è esibito con orchestre come la Chicago e la London Symphony e con bacchette quali Ton Koopman e Marin Alsop. In qualità di BBC New Generation Artist ha suonato con tutte le orchestre della BBC e ha debuttato ai Proms nel 2016 riscuotendo largo consenso.
Ultima delle composizioni sinfoniche di Brahms, scritta nell’estate del 1887, il Concerto per violino, violoncello e orchestra non convinse la critica dell’epoca e musicisti vicini a Brahms come Clara Schumann e Joseph Joachim, primo esecutore (accanto a Robert Haussmann) e dedicatario del “Doppio concerto”. Venne forse considerato troppo insolito – per l’epoca – il trattamento dei due strumenti (le cadenze dei solisti sono presentate in apertura) e l’assetto non virtuosistico, che era invece prerogativa dei concerti tardo-romantici.
Completa il programma una sinfonia giovanile di Schubert, la “Quarta”, scritta nel 1816 a diciannove anni e ribattezzata in un secondo momento dall’autore come “Tragica”. Con la scelta della tonalità di do minore, la stessa usata da Beethoven per la Quinta Sinfonia e per l’Ouverture Coriolano, Schuber t rivela di guardare al modello del grande compositore tedesco che aveva portato una ventata di innovazione nella musica strumentale.
Il concerto è realizzato grazie a Intesa Sanpaolo, Main Partner della Stagione Sinfonica 2022 del TCBO.
I biglietti – da 10 a 40 euro – sono in vendita online tramite Vivaticket e presso la biglietteria del Teatro Comunale (Piazza Verdi), dal martedì al venerdì dalle 12 alle 18 e il sabato dalle 11 alle 15; il giorno del concerto presso l’Auditorium Manzoni da 1 ora prima fino a 15 minuti dopo l’inizio dello spettacolo.
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