Festival d’Europa 2022: a Firenze il teatro della Toscana e il Théâtre de la Ville de Paris hanno proposto ai teatri europei una giornata di incontri e presentazione sul tema “Costruire il Teatro del 21° Secolo”
Nell’ambito del Festival d’Europa 2022, sabato 7 maggio 2022, a Firenze, il Teatro della Toscana e il Théâtre de la Ville di Parigi hanno proposto ai teatri di tutta Europa la giornata di incontri e presentazione di iniziative artistiche innovative intitolata Costruire il Teatro del 21° Secolo e volta a creare nuove forme di collaborazione, solidarietà e condivisione tra le arti, le scienze, la salute, l’ambiente e l’educazione. I valori della costruzione europea sono fondamentali per alimentare questa nuova visione del teatro e della cultura, in un momento in cui la guerra e i nazionalismi minacciano ancora una volta questa unione, costruita per preservare la pace. (Nelle foto nel testo del post le Consultazioni poetiche in piazza della Repubblica e a Palazzo Vecchio).
«La partnership Teatro della Toscana e Théâtre de la Ville di Parigi – ha affermato Stefano Accorsi, direttore artistico del Teatro della Toscana – si inserisce in una visione ampia dell’alleanza dei teatri europei e oggi coincide con i mesi di presidenza francese dell’Unione Europea. È un rapporto forte e coeso e si fonda su una comune visione del teatro del futuro, su una forte europeizzazione dell’agire artistico, sull’impegno costante nei confronti dei giovani».
«Il Teatro della Toscana e il Théâtre de la Ville con il suo direttore Emmanuel Demarcy-Mota da quattro anni hanno unito le forze per elaborare la visione di un teatro per il XXI secolo – ha affermato Marco Giorgetti, direttore generale del Teatro della Toscana – il nostro progetto è incentrato sulla volontà di costruire un nuovo modello di teatro aperto alla società e impegnato nelle sfide del presente, con uno sguardo rivolto alle nuove generazioni, grazie anche alla Carta 18-XXI, ideata dal Théâtre de la Ville».
«La difesa del progetto europeo – ha affermato Emmanuel Demarcy-Mota, direttore del Théâtre de la Ville di Parigi – è fondamentale per alimentare una nuova visione del teatro e della cultura, che si costruisce sulla ricchezza della cultura europea, su i suoi artisti, i suoi pensatori, i suoi ricercatori, sulla sua apertura al mondo. In un momento in cui i conflitti armati minacciano la pace europea e mondiale, il teatro e la cultura sono essenziali per stimolare il sentimento di appartenenza all’idea europea».
A partire dalle ore 10, fino alle 13, ci sono stati due panel istituzionali e aperti al pubblico presso il Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, che in questi giorni ospita eccezionalmente il dipinto Il Quarto Stato di Giuseppe Pellizza da Volpedo. Il primo incontro, Costruire il Teatro del 21° Secolo, dalle 10 alle 11:30, era sulle nuove forme di cooperazione culturale in Europa e sulla creazione di una nuova alleanza di teatri europei; il secondo incontro, Il Programma Cultura di Europa Creativa: finanziamenti e storie di diversità culturale e linguistica, dalle 11:30 alle 13, era con i rappresentanti delle istituzioni europee che presenteranno i nuovi modelli di finanziamento nel settore culturale, in connessione con i progetti presentati in mattinata.
A partire dalle 11, fino alla sera, a Palazzo Vecchio, in Piazza della Repubblica e al Museo Novecento, per l’occasione aperto tutto il giorno e a ingresso libero, c’erano le Consultazioni Poetiche.
NUOVA ALLEANZA DEI TEATRI EUROPEI
Forti della loro collaborazione, il Teatro della Toscana e il Théâtre de la Ville promuovono dunque una Nuova Alleanza dei Teatri Europei, il cui scopo è costruire, inventare, interrogare, attraverso la forza della cultura, dell’arte, un territorio comune, umano, per inserirsi pienamente nel XXI secolo e unire le generazioni. Le due istituzioni propongono valori comuni da cui creare nuove forme di collaborazione, unendo scienza, arte, cultura e istruzione.
Sul tema del coinvolgimento dei giovani, nel 2018 il Théâtre de la Ville ha pubblicato un testo fondativo di questa nuova filosofia culturale, scritto da un gruppo di artisti, scienziati e filosofi di tutte le generazioni: la Carta 18-XXI. Tradotta in sei lingue – inglese, francese, italiano, spagnolo, portoghese e rumeno – questo testo è un invito a immaginare e realizzare progetti con i giovani del XXI secolo.
Il Teatro della Toscana è stato uno dei primi partner europei a firmare la Carta 18-XXI, in risposta alla consapevolezza di un contesto globale condiviso, in particolare l’emergenza climatica, e l’ascesa dell’estremismo e del nazionalismo. Il testo è stato presentato a Palazzo Vecchio a Firenze nell’ottobre 2019 alla presenza di numerose personalità della cultura, della scienza, dell’istruzione e della politica. La Carta 18/XXI è un testo di pensiero condiviso, in continua evoluzione. È un appello alla fantasia di tutti, ai giovani, agli artisti, ai ricercatori, ai filosofi, alle istituzioni culturali, educative, scientifiche e universitarie.
Nell’aprile 2022 è stato proposta una nuova versione della Carta, per tenere conto dell’impatto della pandemia di Covid-19, che ha profondamente modificato i nostri rapporti con la salute e l’assistenza a chi si trova nel bisogno e ha messo in discussione le nostre comuni capacità di solidarietà. Ogni artista ha il dovere di pensare al futuro post Covid-19 e il teatro ha un ruolo fondamentale nella creazione della nuova società post-pandemia. La nuova versione della Carta solleva così l’urgenza di un Teatro che racconti l’attualità, che rifletta il presente e che parli dell’uomo di oggi.
LE CONSULTAZIONI POETICHE
Le Consultazioni, progetto ideato dal Théâtre de la Ville, dal suo direttore Emmanuel Demarcy-Mota e dall’autore Fabrice Melquiot nel gennaio 2020 con il coinvolgimento di artisti e istituzioni culturali in Europa e nel mondo, oggi mobilitano più di duecento artisti di venticinque nazionalità, uniti in un ensemble coordinato dal Théâtre de la Ville, la Troupe de l’Imaginaire. Diciassette sono i paesi partner dell’iniziativa con oltre 25.000 consultazioni all’attivo. Il Teatro della Toscana è il primo teatro internazionale a impegnarsi, a maggio 2020, e a oggi fanno parte della Troupe dieci artisti italiani. Sedici gli artisti della Troupe coinvolti il 7 maggio nelle consulenze poetiche, musicali e di danza in italiano, greco, estone, spagnolo, inglese, francese, portoghese e ucraino. Provenienti da Italia, Francia, Grecia, Estonia, Portogallo, Ucraina, gli artisti sono Maddalena Amorini, Giulia Bianchi, Thomas Brazete, Mattia Braghero, Jauris Casanova, Célia Cathalifaud, Dimitris Daskas, Letizia Fuochi, Francesco Gori, Dimitra Kontou, Irina Lytiak, Gérald Maillet, Claudia Marino, Maria Paiste, Carolina Pezzini.
Conclusione della giornata di Costruire il Teatro del 21° Secolo nel Cortile del Museo Novecento alle 18:30, con un momento poetico che ha visto il coinvolgimento di tutti gli artisti della Troupe de l’Imaginaire che presentano brani poetici e musicali sul tema dell’Europa, la sua diversità di lingue, culture.
Le Consultazioni poetiche hanno rappresentato un importante momento di ascolto per continuare a mantenere stretti i legami fra il pubblico e gli artisti, rinforzando le alleanze artistiche, instaurando un dialogo fra pensieri e individui di lingue e culture diverse. Una solidarietà “poetica” celebrata prima al telefono, nei mesi più difficili della pandemia, e poi in presenza, nei parchi, giardini e teatri d’Europa per inattesi momenti di scambio faccia a faccia.