Nove spettacoli in cartellone al Teatro De Filippo di Cecina. Inaugurazione il 23 gennaio con “Le tre verità di Cesira”, in scena Gennaro Cannavacciuolo
Nove spettacoli che scandiscono il 2022 all’insegna dell’essere e dell’apparire, delle relazioni sociali e familiari, dell’analisi del sé e degli altri tra facciate e ipocrisie borghesi, del valore dell’arte e come recupero di memoria e coscienza collettiva. È la nuova stagione del Teatro Eduardo De Filippo di Cecina, che dopo l’edizione autunnale della rassegna Sconfinamenti, propone al pubblico un cartellone di appuntamenti fino ad aprile con grandi artisti, riletture di classici ed opere senza tempo, sempre con uno sguardo rivolto alla loro attualizzazione. Un programma differenziato e di qualità che nasce dalla collaborazione fra l’Amministrazione Comunale di Cecina e la Fondazione Toscana Spettacolo onlus.
“Una nuova stagione che arricchisce l’attività di un teatro che non si è mai fermato e che ha saputo accogliere e abbracciare il proprio territorio in questi due anni difficili per la nostra socialità – sottolinea l’assessore alla Cultura del Comune di Cecina, Domenico Di Pietro – Il territorio si amplia grazie alla collaborazione con i Comuni confinanti, in particolare con il Comune di Bibbona che svilupperà con noi l’esperienza del teatro per le scuole, nella convinzione che la cultura sia quel legame che fa dei territori comunità che crescono e che si sperimentano nella costruzione di spazi di partecipazione. Un’importante funzione sociale della Cultura e del Teatro che il De Filippo ha saputo svolgere grazie alla collaborazione importante di tutti gli attori della compagnia: dalla gestione a cura di Teatro dell’Aglio e Nuova Giovanile, alle compagnie amatoriali, passando per le realtà associative del territorio, per i cantieri teatrali e i suoi formatori e con l’importante supporto di Fondazione Toscana Spettacolo.”
“Proseguiamo con emozione sulla strada della restituzione alla comunità dello spettacolo dal vivo. Iniziando il 2022 con una nuova stagione anche per il teatro De Filippo e il suo percorso di riflessione sociale ed artistica – afferma la presidente della Fondazione Toscana Spettacolo onlus, Cristina Scaletti – Incontro, confronto e occasione di crescita collettiva sono i parametri che animano questa programmazione e la scelta degli spettacoli e degli artisti che saliranno sul palco stimolando, ci auguriamo, la voglia di conoscere e conoscersi del pubblico”.
La stagione 2022 si apre domenica 23 gennaio 2022 (ore 17:00) con Gennaro Cannavacciuolo e LE TRE VERITÀ DI CESIRA di Manlio Santanelli per la regia di Angelo Savelli e la silente partecipazione di Pietro Grossi. Un monologo comico nel quale la protagonista – una venditrice di limonate nei vicoli della Napoli dei quartieri spagnoli – racconta a uso e consumo di un supposto cameraman del telegiornale tre diverse versioni a giustificazione della presenza di un folto paio di virilissimi baffi sul suo “corpo di donna, femminile”.
Venerdì 11 febbraio (ore 21:00) sul palco del De Filippo ci sarà Leo Gullotta in BARTLEBY. Lo scrivano, ispirato al racconto di Herman Melville. Adattamento di Francesco Niccolini, regia Emanuele Gamba. In
LE FERITE DEL VENTO di Juan Carlos Rubio arriva mercoledì 16 febbraio (ore 21:00) con Cochi Ponzoni e Matteo Taranto per la regia di Alessio Pizzech. Il giovane Davide, alla morte del padre Raffaele, si ritrova a dover sistemare le sue cose. Nel perfetto ordine degli oggetti, uno scrigno chiuso ermeticamente attira la sua attenzione. Al suo interno scopre una corrispondenza ingiallita nel tempo. La lettura di quei fogli, gelosamente conservati, lo porta a conoscenza di un segreto che mai avrebbe potuto immaginare: il padre aveva una relazione con il misterioso mittente di quelle lettere, Giovanni. Ne nasce così un duello teatrale in cui si ricostruiscono i tratti di un uomo che il figlio stenta a riconoscere come suo padre.
LA CLASSE di Vincenzo Manna in scena giovedì 24 febbraio (ore 21:00).
Giovedì 3 marzo (ore 21:00) sarà la volta di Luigi Pirandello con Pippo Pattavina e Marianella Bargilli in UNO, NESSUNO E CENTOMILA per la regia Antonello Capodici. L’ultimo romanzo del genio agrigentino è la summa del suo pensiero, della sua sterminata riflessione sull’essere e sull’apparire, sulla società e l’individuo, sulla natura e la forma. Un testo attualissimo, che descrive la perdita di senso che l’uomo contemporaneo subisce di fronte ai grandi sistemi antropologici e una Wall Street di più di un secolo fa, in una giornata qualunque nello studio di un avvocato, gentile e anonimo, in un ufficio popolato da due impiegati che si odiano, una segretaria civettuola e una donna delle pulizie molto attiva, un giorno viene assunto un nuovo scrivano, Bartleby. Ed è come se in quell’ufficio fosse entrato un vento che manda all’aria il senso normale delle cose e della vita.
ZIO VANJA di Anton Čechov, nell’adattamento e per la regia di Roberto Valerio, verrà rappresentato domenica 13 marzo (ore 17:00). All’interno del testo troviamo un continuo balenio di spunti burleschi. Ogni personaggio declama i propri sogni, le proprie sofferenze; ogni personaggio anela al bello, al riscatto, all’amore, attendendo invano la felicità e un futuro migliore.
Giovedì 24 marzo (ore 21:00) sarà Sebastiano Lo Monaco il protagonista dell’ENRICO IV di Luigi Pirandello con la regia di Yannis Kokkos.
Sabato 2 aprile (ore 21:00) con TRASCENDI E SALI di e con Alessandro Bergonzoni che scrive, allestisce ed interpreta il suo quindicesimo testo. L’artista prova a esibirsi negandosi, anzi, celandosi nei vuoti e nelle ombre non solo quelli materiali e visibili ma anche quelli creati sciamanicamente dalla sua scrittura. E in una scena da lui costruita e con una regia divisa con Riccardo Rodolfi intraprenderà un percorso arduo per scoprire se le immagini reali di questi anni possono essere modificate con la forza dell’arte.
Ultimo appuntamento della stagione dedicato alla danza, giovedì 21 aprile (ore 21:00) con DALL’ANTIGONE (foto sopra il titolo), ideazione e coreografia Roberto Lori con consulenza alla regia e alla drammaturgia di Gianfranco Pedullà. Lo spettacolo è una rilettura, in chiave contemporanea, della tragedia di Sofocle e si concentra sulla contrapposizione delle due figure femminili, Ismene e Antigone. Da una parte c’è Ismene: rinunciataria e rispettosa delle regole, un personaggio che segue le correnti di pensiero vigente, abbandonando le proprie idee e scegliendo il compromesso meno rischioso; dall’altra la sorella Antigone: passionale, pronta a sacrificare la propria vita per amore e inseguire il principio divino.
Inizio spettacoli:
infrasettimanali e sabato, ore 21:00 domenicali, ore 17:00
Campagna abbonamenti: fino al 15 gennaio
presso il teatro De Filippo, via G. B. Vico 1, Cecina (LI)
orario segreteria: dal lunedì al venerdì, 8:30-10:30/16:00-19:00 sabato (solo i giorni di spettacolo), 16:00-19:0
abbonamenti
9 spettacoli intero € 90 / ridotto € 75 disabile € 60
disabile + accompagnatore € 120
4 spettacoli
(La Classe, Uno Nessuno Centomila, Zio Vanja, dall’Antigone) € 20 riservato agli studenti delle scuole secondarie di primo e
secondo grado e agli iscritti ai Cantieri Teatrali
biglietti
intero € 12/ridotto € 10
ridotto € 8 (riservato agli studenti dell’Università in possesso della carta “Studente della Toscana” e Biglietto Futuro Under 35 in collaborazione con Unicoop Firenze)
disabile € 7.50
disabile + accompagnatore €15
riduzioni
over 65, carta dello spettatore FTS, Scuola di Musica Comunale Sarabanda, iscritti ai Cantieri teatrali, educatori della prima infanzia 0 – 6 anni e possessori della Carta della Biblioteca
Teatro Comunale Eduardo De Filippo / via G. B. Vico 1, Cecina
Info
Ufficio Cultura
tel. 0586 611606 cultura@comune.cecina.li.it Facebook @teatrocomunaledefilippo
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