Uno speciale Premio Puccini per Patti Smith che racconta: “Avevo dieci anni quando fui colpita dalla musica del Maestro”. Da New York City un video-messaggio di ringraziamento
Vera icona, la “sacerdotessa” del rock, nella sua carriera di oltre quaranta anni ha attraversato la scena musicale internazionale diventandone l’icona, analizzato il mondo in tutte le sue forme d’arte, attraverso la musica, la fotografia, la poesia, i romanzi, la pittura e la scultura, lasciando un segno indelebile in ogni sua espressione. Amata, discussa, potente ed idealista, Patti Smith è un vero e proprio mito del rock per tutte le generazioni e, senza dubbio alcuno, tra gli artisti più influenti di sempre.
Cantautrice e poetessa Patricia Lee Smith, in arte Patti Smith (nella foto da YouTube), nella classifica delle quaranta canzoni che, più di tutte, hanno contribuito a creare la colonna sonora della sua vita mette al primo posto “Un bel dì vedremo” da Madama Butterfly di Giacomo Puccini, brano che ha ascoltato la prima volta a 10 anni e da allora non ha mai smesso di ascoltare.
Patti Smith ha aperto la tournée italiana della scorsa estate a Torre del lago Puccini e proprio in quella occasione ha voluto testimoniare l’amore che ha per il grande compositore Giacomo Puccini, emozionandosi nel provare il pianoforte sul quale Puccini ha composto e offrendo al pubblico un fuori programma ovvero la sua interpretazione dell’aria Vecchia Zimarra.
Una testimonianza di grande valore che la Città di Viareggio e la Fondazione Festival Pucciniano hanno inteso ricambiare attribuendo a Patti Smith uno speciale Premio Puccini che l’artista ritirerà la prossima primavera a Torre del Lago, impossibilitata a raggiungere l’Italia nel mese di dicembre. Patti Smith ha affidato ad un video messaggio la sua gratitudine per la Città di Viareggio che ha voluto conferirle questo riconoscimento.
Questo il testo del video messaggio di Patti Smith:
Ciao a tutti, mando un saluto a Viareggio da New York City. Voglio ringraziare tutti, prima di tutto, per tutta la gentilezza che mi è stata concessa nella mia ultima visita e ora con il ricevimento del bellissimo onore del Premio Puccini.
Non so dirvi quanto questo significhi per me, visto che non ho mai ricevuto alcuna formazione musicale formale, ma che ho amato Puccini per tutta la mia vita. Avevo forse 10 anni quando ho sentito la sua musica per la prima volta, ero molto malata con la febbre e l’ho sentito alla radio, ho sentito la sua musica che era così bella e che mi sollevava così tanto lo spirito che ci ho messo tutta la mia energia per stare meglio. Così, ho sempre segretamente pensato che Puccini mi abbia aiutato a guarire. E ora, decenni dopo, quando ero di nuovo un po’ malata, questa meravigliosa notizia mi ha illuminato ancora una volta. Puccini alla riscossa! Quindi grazie, grazie a tutti.
Non vedo l’ora di tornare a Viareggio, non vedo l’ora di tornare a Casa Puccini. Ricorderò sempre tutti voi e l’onore di aver messo le mani sui tasti del pianoforte del grande Maestro.
Ho tanta voglia di tornare a cantare per voi, di ringraziarvi di persona e di vedere quale sarà la nostra prossima avventura. Quindi, ancora una volta, grazie per aver conferito il Premio Puccini a chi è sempre stato fedele al Grande Maestro, e un saluto a lui, a Puccini con amore e gratitudine.
Arrivederci.